Antonio Raso, l’ultramaratoneta del Parco Tor Tre Teste, ci ha lasciati
Abbiamo ricevuto la triste notizia questa mattina. Siamo tristi e addolorati, ma ti vogliamo “raccontare” per come sei stato.
Ci hai onorato, rallegrato, arricchito con la tua amicizia e la tua compagnia.
La tua è stata un’amicizia e una compagnia fatta di entusiasmo generoso, di grande e disinteressata disponibilità, di appassionata condivisione, di serietà, di un affetto schietto e senza inutili fronzoli.
Naturalmente ci uniamo al grande dolore della tua famiglia.
Ti vogliamo però anche ricordare cosi’ come eri, e alleghiamo, a questo proposito il link dell’articolo/intervista pubblicato su Abitare A del 14 ottobre 2023.
https://abitarearoma.it/antonio-raso-lultramaratoneta-del-parco-tor-tre-teste/
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Antonio Raso, il caro amico mio. Rimpiango l’allontanamento che ci siamo dati per colpa di una grande incomprensione dovuta da terze persone. Nonostante ciò, l’amicizia, magari a distanza è rimasta. E non poteva essere altrimenti. Perché oltre la nostra amicizia, tutte e due le famiglie si sono trovate coinvolte. Per 2 stagioni siamo andati in villeggiatura insieme. Senza contare le varie cene e pranzi fatti goliardigamennte. Ma i nostri momenti migliori li abbiamo passati nel correre insieme. Le caricature che facevi. Le prese per il c..o che inventavi, gli scherzi e le barzellette erano uno spasso. Insieme a te macinavamo decine e decine di kilometri correndo senza sentire la fatica. Mi manchi, CI MANCHI. Troppo presto sei andato via. Non ci hai lasciato neanche il tempo di abituarci alla tua infame malattia. Ma forse per te, ma solo per te, è stato meglio, anziché ridurti come un vegetale, ed essere dipendente al 100 x 100 anche se dai tuoi stessi familiari. Loro per il bene che ti vogliono ti avrebbero accudito a vita. Ma non credo sia lo stesso per te. Non nego che mi sono immedesimato. Riposa in pace amico mio. Non ti dimenticherò mai. Ciao.