Arriva “Shira”: la prima delle quattro talpe che scaveranno le gallerie della Metro C
Da Bassano del Grappa a Giardinetti per scavare in direzione Alessandrino
Il 13 dicembre presso lo stabilimento della società tedesca Herrenknecht a Bassano del Grappa è stato effettuato il collaudo della prima delle quattro TBM (Tunnel Boring Machine), ossia le "talpe meccaniche" che scaveranno e in contemporanea costruiranno i tunnel della Metro C.
Alla consegna, di “Shira” –così ribattezzata la prima talpa capitolina- oltre all’Assessore alla Mobilità del Comune di Roma Mauro Calamante, erano presenti anche i vertici di Met.Ro. soddisfatti in particolar modo del rispetto dei tempi previsti.
Ora Shira verrà smontata e quindi trasportata – con l’utilizzo di un convoglio di ben 30 tir- a Roma. I pezzi saranno quindi introdotti nell’apposito pozzo vicino alla futura stazione di Giardinetti – Torrenova, oltre il Raccordo Anulare, lungo la via Casilina. Qui avverrà l’assemblaggio definitivo –con un termine di montaggio di due mesi- di questa prima talpa che avanzerà in direzione Alessandrino ad una profondità di 30 metri.
La talpa misura circa 100 metri per 750 tonnellate e ha una testa fresante (la parte che scava la roccia) di 6,71 m di diametro. Per funzionare ha bisogno di 3000 kw, ossia il fabbisogno medio di 1000 famiglie.
Le TBM sono veri e propri cantieri mobili che avanzano nel sottosuolo, portando con sé tutte le attrezzature necessarie allo scavo, allo smaltimento dei detriti e alla realizzazione del rivestimento della galleria. Questo metodo costruttivo garantisce inoltre la massima sicurezza del personale impegnato nella costruzione.
Sono macchine totalmente automatiche e guidate dal computer. Con una "sala regia" che terrà costantemente sotto controllo il suo lavoro e gli eventuali effetti sulle fondamenta dei palazzi limitrofi. Sugli spigoli degli edifici dell’area di scavo saranno infatti collocati degli inclinometri elettronici per segnalare in tempo reale eventuali movimenti (anche insignificanti).
Ed ecco come Funziona la Talpa
La testa fresante circolare della talpa è protetta da uno scudo, ed è munita di artigli d’acciaio e dischi rotanti che frantumano la roccia.
Agganciati allo scudo ci sono diversi carri che ospitano il nastro per il trasporto del materiale scavato, i gruppi elettrici e idraulici e tutte le apparecchiature di supporto.
Dentro allo scudo, un braccio meccanico installa il rivestimento definitivo costituito da conci, elementi prefabbricati in calcestruzzo sagomati ad arco, che assemblati fra loro formano gli anelli di sostegno della galleria.
La “talpa”, avanza di circa 8/20 metri al giorno e può lavorare 24 ore su 24 per sette giorni alla settimana. Dopo il suo passaggio la galleria è sostanzialmente finita: scava e crea in contemporanea il rivestimento del tunnel, pronto per essere attrezzata con i binari e tutti gli impianti tecnologici indispensabili per il controllo e la gestione della metro.
Ogni TBM viene assistita da una squadra di circa 15 persone in sotterraneo e ulteriori 10 in superficie per ogni turno.