Artigogolo e D.O.I.T. all’Ar.Ma Teatro di Prati

Presentata l’edizione 2016 della miscellanea teatrale

Nella cornice del piccolo e accogliente teatro Ar. MaTeatro, nell’elegante quartiere Prati in via Ruggiero da Lauria, sabato 26 novembre 2016 è stata presentata l’edizione 2016 della miscellanea teatrale L’Artigogolo.

Laddove fino al 2014 risiedeva il gioiellino culturale del Teatro Millelire, chiuso dopo la prematura scomparsa del direttore artistico Lorenzo De Feo, ora sorge Ar. MaTeatro, che prosegue l’eredità culturale del Millelire con la nuova direzione artistica di Daria Veronese.

14600861_389134744807387_2181254749010900584_nLa scelta della location non è casuale. L’ Artigogolo, infatti, è un’antologia di testi teatrali, punto d’ arrivo del Concorso di drammaturgia contemporanea suo omonimo,  sia del DOIT Festival – Drammaturgie Oltre Il Teatro– in cui avviene una selezione internazionale di testi scritti per il teatro.  Nelle stagioni passate, il DOIT è stato ospitato dal Teatro Due e dal Teatro Planet, quest’ anno sarà il Teatro Ar.Ma ad essere la sede prescelta. L’associazione culturale Chi più ne Art, sia casa editrice della collana teatrale “Le Nebulose” che pubblica i testi vincitori dell’Artigogolo, sia promotrice del DOIT festival con direzione artistica di Angela Telesca e Cecilia Bernabe, è la “regia” dei due eventi culturali, strettamente connessi tra di loro.

Sabato 26 novembre 2016, Adele Costanzo, la direttrice editoriale di Chi più ne art, Antonio Mazzucca, caporedattore della sezione teatro di Gufetto Magazine e Cecilia Bernabei hanno presentato la miscellanea teatrale L’Artigogolo da cui sono stati estrapolati alcuni reading. Alessandro Izzi ci ha letto un estratto del suo testo Perché la guerra, liberamente ispirato al carteggio tra Albert Einstein e Sigmund Freud. Amalia Bonagura ci ha dato un saggio di Neime, che affronta la problematica del pregiudizio verso ogni forma di diversità. Michela Giudici ha messo in scena uno dei passaggi fondamentali di Nascondigli, scritto a 4 mani con Alessandro Veronese, drammatica storia di abuso sessuale in cui però non tutto è perduto. Infine Daria Veronese, ci ha presentato Il Dono di Hitler, tratto dalla reale vicenda avvenuta ad Auschwitz e Birkenau, in cui è stato possibile dare spazio all’ arte per propagandare all’ esterno un’ immagine positivamente falsa dei lager.

Dinanzi alle rappresentazioni, il pubblico ha potuto assaporare momenti di teatro civile e impegnato con Perché la guerra e Neime, mentre viene rapito dalla potenza dell’ arte che riesce, per un attimo, a scongelare il cuore delle S.S. nella pièce Il dono di Hiltler. Un’ agghiacciante pugnalata al cuore, invece, viene inferta dalla brillante performance attoriale di Michela Giudici, che riesce in pochi minuti di scena a rendere tutto l’orrore subito dalla protagonista di Nascondigli e a lasciarci intuire, nel contempo, i risvolti surreali che prenderà la sua vita.

Come ci hanno ricordato Angela Telesca e Cecilia Bernabei, l’obiettivo di Artigogolo e del DOIT festival è dare spazio a nuove espressioni della drammaturgia contemporanea, superando i confini della Capitale. È un tentativo di sprovincializzare il teatro, selezionando testi originali che possano apportare un loro contributo alla ricerca sperimentale di questa forma d’arte. È possibile, così, dar voce anche talenti emergenti o a compagnie meno note, che nonostante la grande abilità creatività e la sapienza attoriale, resterebbero nell’ombra.


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