Borghetto degli Artigiani: approvata la delibera per demolizioni e messa in sicurezza dell’area
Tra la fine del 2024 e l'inizio del nuovo anno è prevista la pre-cantierizzazioneDopo anni e anni di rinvii, difficoltà burocratiche e un cronoprogramma continuamente modificato, il Borghetto degli Artigiani di via dell’Acqua Bullicante 234 a Roma è finalmente a un passo dalla riqualificazione definitiva.
La giunta capitolina ha recentemente approvato una delibera fondamentale, che permette di procedere alla demolizione degli edifici confiscati e di avviare la messa in sicurezza dell’intera area, destinata a trasformarsi in un parco pubblico.
Questo passo avanti rappresenta una vittoria simbolica per il quartiere Prenestino-Labicano e per tutti coloro che, negli anni, hanno lottato per riqualificare questa zona.
La decisione è stata resa nota durante una riunione di aggiornamento il 5 novembre, che ha coinvolto il Dipartimento Lavori Pubblici, Patrimonio, Urbanistica, Sicurezza Urbana e il consulente per la legalità del sindaco, Francesco Greco.
“Ci sono stati significativi passi avanti”, hanno dichiarato il presidente del Municipio V, Mauro Caliste, e l’assessore all’Ambiente, Edoardo Annucci. I due hanno spiegato che, grazie all’approvazione della delibera, la Direzione Rigenerazione Urbana ha potuto ultimare l’analisi urbanistica e vincolistica dell’area, autorizzando finalmente la demolizione delle strutture esistenti.
Il piano prevede ora un passaggio cruciale: l’approvazione del progetto esecutivo da parte della giunta capitolina. Una volta ottenuto questo via libera, sarà possibile firmare il contratto e avviare ufficialmente i lavori.
Il cronoprogramma, aggiornato di recente, prevede che tra dicembre e gennaio inizi la fase di pre-cantierizzazione, con i primi interventi di indagine del terreno e la messa in sicurezza dell’area, attività indispensabili per preparare il sito alle demolizioni vere e proprie.
Un parco per il quartiere: un simbolo di riscatto
Il progetto non è solo una questione urbanistica: il nuovo parco rappresenta una vittoria della legalità sulla criminalità organizzata. “La trasformazione di quest’area confiscata in un parco pubblico è un atto simbolico”, hanno sottolineato Caliste e Annucci, spiegando l’importanza dell’intervento.
“Come Municipio, ci siamo impegnati a fare tutto il possibile per rendere questa visione una realtà. Stiamo anche lavorando per inserire il progetto nel Programma Triennale delle Opere Pubbliche, per garantirne la realizzazione in tempi rapidi”.
La notizia è particolarmente significativa, soprattutto alla luce dei numerosi ostacoli incontrati nel tempo. Solo a settembre, infatti, durante una commissione capitolina congiunta Ambiente-Patrimonio, era emerso che il cronoprogramma stilato a luglio per le demolizioni non sarebbe stato rispettato a causa di vari intoppi.
Questo aveva suscitato la forte reazione del presidente Caliste: “Abbiamo fatto tutto ciò che era in nostro potere”, aveva dichiarato, chiedendo a tutti gli enti coinvolti di assumersi le proprie responsabilità. La perseveranza delle autorità municipali, unita alla pressione dei residenti e delle associazioni locali, ha però portato a questo risultato storico.
Lavori imminenti e prospettive future
Con l’avvio dei lavori di demolizione, previsto per l’inizio del prossimo anno, si aprirà la fase finale di un lungo processo di riqualificazione.
Le aspettative dei cittadini sono alte: oltre a un nuovo parco pubblico, si spera in un miglioramento dell’intera zona di via dell’Acqua Bullicante, che ha sofferto per anni di problemi legati al degrado urbano.
“Siamo fiduciosi che, lavorando in un’ottica di partecipazione pubblica e con un’attenzione particolare all’ambiente, il progetto finale sarà all’altezza delle aspettative”, hanno concluso Caliste e Annucci. “Stiamo creando un nuovo spazio verde per i residenti, un luogo che porterà un importante contributo alla qualità della vita nel quartiere”.
Per il Municipio e i suoi abitanti, il progetto del Borghetto degli Artigiani è molto più di un intervento urbanistico: è un simbolo di riscatto e una promessa di rinnovamento, in grado di offrire finalmente a questo quartiere un luogo di aggregazione e di svago che mancava da troppo tempo.
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