

“Cabine blindate subito o bloccheremo Roma”. Gli autisti Atac reclamano più sicurezza, dopo i recenti episodi di aggressione ai danni di due donne avvenuti nelle scorse settimane a Corcolle, e per far sentire la loro voce forte e chiara al sindaco di Roma hanno deciso di riunirsi in protesta sotto il Campidoglio.
In testa alla manifestazione, giovedì 2 ottobre, la presidente del sindacato “Cambia-Menti M410” Micaela Quintavalle che ha annunciato: “Da lunedì e per una settimana daremo vita ad uno sciopero bianco. Gli autisti non faranno turni straordinari e tutti andranno ad una velocità che non supererà i 15-20 chilometri all’ora”.
Chiare le richieste della Quintavalle che si fa portavoce del malcontento dei colleghi, spiegando: “Siamo venuti sotto al Campidoglio per due motivi fondamentali. Vogliamo più sicurezza sul lavoro, non è possibile essere aggrediti per svolgere il proprio compito. Chiediamo immediatamente delle vetture blindate, più personale viaggiante e più autobus.
Non avendo ottenuto un incontro con il sindaco Marino, i manifestanti si sono spostati in piazza dell’Ara Coeli – a due passi da piazza Venezia – dove hanno iniziato a fare su e giù sulle strisce pedonali allo scopo di rallentare il traffico dell’area. Durante la protesta un autista è stato investito da un taxi che non si è fermato ed è scattata un’aggressione da parte dei colleghi all’auto bianca che è stata presa a calci e pugni.
Placati gli animi dei protestanti, la sindacalista indignata – riferendosi alle istituzioni – ha ribadito: “Vogliono far passare la falsità che se veniamo aggrediti è perché gli autisti non si fermano alle fermate o perché c’è un problema di immigrazione, quando questa è assolutamente un’altra tematica, dal momento che siamo aggrediti tanto da persone straniere che da italiani”.
Per il Pd Roma la sicurezza degli autisti Atac «è una priorità» ma i dem avvertono «Con una protesta clamorosa come quella annunciata a pagare sarebbero ancora una volta i cittadini».
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