

Le iniziative per la “Memoria” non saranno tagliate. Ad assicurarlo, in vista delle iniziative previste per la “Giornata della Memoria” celebrata il 27 gennaio in ricordo delle vittime della Shoah è Alessandra Cattoi, assessora alla Scuola, Infanzia, Giovani e Pari Opportunità. La polemica era scoppiata in seguito alle dichiarazione dell’opposizione secondo cui il Campidoglio non si era speso abbastanza per le iniziative della Memoria. L’ultima riguardava il dimezzamento dei fondi per il viaggio ad Auschwitz per il 2014.
Notizia smentita da Cattoi. “Lo scorso ottobre – spiega l’assessora in una nota – nonostante i problemi di bilancio ereditati, abbiamo fatto un grande sforzo per portare gli studenti e le studentesse di 24 scuole romane a visitare i campi di sterminio polacchi perché la memoria è, e deve continuare a essere, parte della formazione delle nuove generazioni.
Il ridimensionamento del budget è stato una scelta obbligata: abbiamo risparmiato sul volo e sulla delegazione, ottenendo un costo per studente molto più basso rispetto agli anni precedenti. Ma le risorse erano e restano poche, vista la situazione economica delle casse del Comune che tutti i consiglieri conoscono bene.
Riguardo l’intenzione dell’Amministrazione di onorare il ricordo della tragedia delle foibe e l’esodo degli istriani, fiumani e dalmati, vanno sottolineate le parole del sindaco Marino “La tragedia delle Foibe e quello che hanno dovuto subire gli esuli e i cittadini rimasti in Istria, Fiume e Dalmazia, è patrimonio di tutti, dell’Italia e degli Italiani a qualunque credo politico appartengano. E la memoria di quanto accadde va per questo onorata. E Roma la onora e la onorerà sempre”.
Impegno espresso anche nella Memoria di Giunta approvata lo scorso 1° agosto per far conoscere agli studenti e alle studentesse delle scuole della nostra città le pagine più drammatiche della storia del XX secolo, fra le quali anche il dramma delle foibe e l’esodo di migliaia fra istriani, fiumani e dalmati.
Per attuare quanto annunciato in quel documento ho da tempo provveduto a incontrare la Società di Studi Fiumani con cui stiamo riflettendo sulle modalità più opportune sia per celebrare con le scuole romane il Giorno del Ricordo sia per avviare percorsi di formazione inerenti le questioni storiche a esso connesse. Inoltre ho confermato, con piacere, la mia presenza al tavolo tecnico istituito presso il Dipartimento cultura di Roma Capitale per seguire le fasi di attivazione della Casa del Ricordo».
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