Campo sportivo di via degli Alberini, emesso un nuovo bando per la concessione

Dopo la fumata nera di gennaio, il Municipio cerca nuovamente un soggetto titolato per la gestione dell'impianto

Il IV Municipio ci riprova e rimette a bando la gestione dell’impianto sportivo di via degli Alberini a Colli Aniene, dopo che a gennaio la precedente gara era andata deserta. Anzi, tecnicamente era stata presentata una sola candidatura da parte di un raggruppamento temporaneo di imprese guidato da ASD Mar.Na Calcio ma “la documentazione amministrativa presentata è risultata essere inappropriata”, come era stato riportato nella determina dirigenziale del 10 gennaio 2025.

Il bando presentato è sostanzialmente identico al precedente, che quindi non crea maggior interesse nei confronti dei potenziali partecipanti, ossia una durata di 15 anni ed un costo di concessione di oltre 6 milioni di euro. Inoltre, nel precedente bando potevano partecipare solo realtà che avevano fatto registrare, negli ultimi 3 anni, un fatturato globale non inferiore a 1 milione e 225 mila euro. Tutte caratteristiche tecniche riconfermate anche nella attuale procedura.

Il prospetto economico fornito all’interno del sito del comune di Roma nella pagina “tutto gare presenta delle proiezioni di costi e ricavi per un periodo di 15 anni, durata prevista della concessione. Si va da un utile previsto di 18.700 per il primo anno fino ad un utile di 47.700 euro per l’ultimo anno, con valori di utile medio che vanno dai 20 ai 30 mila euro annui nell’arco del quindicennio.

Per costruire tale prospetto, si è tenuto conto sia delle entrate derivanti dalle varie voci, che dei costi ordinari di gestione cui si aggiunge il canone annuale.

Per quanto riguarda le entrate, si presume che il campo, a pieno regime, possa accogliere 350 iscritti, con entrate per circa 155.000 euro. A questi andrebbero aggiunti circa 97.000 euro derivanti dall’affitto dei campi, 36.000 per eventuali centri estivi e poco più di 80.000 euro come proventi per l’attività del bar interno, che porterebbe a un totale di circa 380.000 euro annui.

Per le uscite, invece, vanno calcolati i costi di personale, guardiania, varie spese per la gestione delle attività più le spese costanti di 24.000 euro per il canone annuale, per un totale di circa 273.000 euro. Sono inoltre escluse le spese di manutenzione.

A ciò va aggiunto che il centro sportivo è chiuso da circa un anno, quindi oltre ai costi di gestione ordinaria sarà necessario ripristinare le normali condizioni di utilizzo dell’impianto, che prevedrà ovviamente dei costi di riadeguamento della struttura. L’importo complessivo degli investimenti stimati per rendere idonea la struttura sono abbastanza elevati ed ammontano a circa 500 mila euro, il che significa che solo il primo anno, il concessionario dovrà sostenere circa 800 mila euro di spese complessive. Da tale computo, inoltre, sono escluse le spese di manutenzione straordinaria, che potrebbero quindi far diminuire sensibilmente l’utile prospettico.

La speranza per il territorio (e anche per l’amministrazione) è che stavolta si possa presentare un soggetto – o un insieme di soggetti – in grado di soddisfare tutte le esigenze normative e finanziarie per l’assegnazione della concessione. E per far finalmente tornare a vivere un impianto da troppo tempo inutilizzato.


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