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Case Rosse, il TAR accoglie il ricorso dei cittadini contro la BASF s.r.l.

Soddisfazione del Comitato Case Rosse

Il 31 ottobre 2014, il TAR del lazio ha accolto il ricorso del Comitato Case Rosse e Raggio Verde, annullando l’aumento dei rifiuti pericolosi bruciati dalla BASF, la società tedesca operante nel settore chimico e dei materiali sintetici, sita in via di Salone 245, in IV Municipio.

Il 20 novembre 2013, la BASF era stata autorizzata, dalla Provincia di Roma ad incrementare la quantità di rifiuti pericolosi (catalizzatori esausti) da bruciare.
Basf-via-di-SaloneProblema risentito a livello sociale visto che la zona è diventata area residenziale, ed a pochi metri è presente un asilo nido. Il Comitato Case Rosse, composto da numerosi cittadini residenti nel quartiere, ha impugnato questa discutibile autorizzazione ed oggi riescono a tirare un sospiro di sollievo.

Nella sentenza si legge: “Nel merito il ricorso è fondato nel punto in cui era stato disposto l’incremento della quantità autorizzata di catalizzatori esausti da trattare per eccesso di potere sotto i concorrenti profili del difetto di istruttoria e di motivazione.
b1In particolare si tengono in considerazione i rilievi dell’ARPA (Agenzia Regionale Protezione Ambientale) a seguito di vigilanza e controllo.”

Il Comitato di quartiere Case Rosse ha accolto con viva soddisfazione la sentenza del TAR, ed il loro auspicio è che ci sia un’attenta ponderazione dei delicati interessi in gioco, soprattutto un operato più attento nel rispetto e nella garanzia della salute e della cittadinanza.


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