

Il sistema Haccp
Le normative comunitarie europee, recepite in Italia, prevedono la formazione del personale addetto alla manipolazione, confezionamento, deposito e distribuzione degli alimenti.
Gli alimentaristi dovranno quindi frequentare corsi di formazione obbligatori sull’igiene degli alimenti, in sintonia con quanto previsto dalla metodologia dell’autocontrollo Haccp.
Per Haccp (Hazard Analysis and Critical Control Points, in italiano «Analisi del Pericolo e Controllo dei Punti Critici») s’intende un sistema che previene i rischi di contaminazione alimentare.
Il sistema Haccp venne introdotto negli anni sessanta negli Stati Uniti con l’intento di assicurare che i cibi forniti agli astronauti della NASA non avessero conseguenze negative sulla salute e che potessero mettere a repentaglio missioni nello spazio.
Il suddetto sistema si basa sul controllo dei punti della lavorazione degli alimenti in cui si prospetta un pericolo di contaminazione di natura biologica, chimica o fisica. L’obiettivo dell’Haccp consiste nell’individuazione e l’analisi dei pericoli di contaminazione alimentare.
Precedentemente all’adozione del sistema Haccp, le analisi venivano eseguite a valle del processo produttivo, con verifiche della salubrità del prodotto finito, pronto per la vendita al consumatore, e spesso il prodotto era consumato prima d’individuare l’irregolarità.
L’introduzione in Italia del sistema HACCP promuove il concetto di prevenzione, analizza i possibili pericoli verificabili in ogni fase del processo produttivo e nelle attività successive, quali lo stoccaggio, il trasporto, la conservazione e la vendita al consumatore. Il suddetto controllo, quindi, stabilisce il monitoraggio di tutta la filiera del processo di produzione e distribuzione alimentare.
Lo scopo di questo sistema è quello di identificare le fasi del processo che possono rappresentare un punto critico.
Per autocontrollo s’intende la responsabilizzazione dell’Operatore del settore alimentare in merito all’igiene e sicurezza alimentare e corrisponde all’obbligo di tenere sotto controllo le proprie produzioni.
Tutti gli operatori che sono coinvolti nella filiera della produzione alimentare sono obbligati all’autocontrollo.
Il sistema HACCP è quindi uno strumento volto ad aiutare gli operatori che manipolano alimenti ad ottenere un livello più elevato di sicurezza alimentare.
I principi su cui si basa l’elaborazione di un piano HACCP sono i seguenti:
Sono obbligati a redigere il piano di autocontrollo tutti i responsabili delle lavorazioni alimentari, dalla produzione primaria di un alimento (raccolta, mungitura, allevamento), alla sua preparazione, trasformazione, fabbricazione, impacchettamento, deposito, trasporto, distribuzione, manipolazione, vendita o fornitura, compresa la somministrazione al consumatore.
La Regione Lazio, con la Deliberazione 825 del 3 novembre 2009, ha decretato gli obblighi formativi degli addetti alla manipolazione degli alimenti, prevedendo corsi formativi della durata minima di 6 ore – e successivi aggiornamenti periodici (ogni tre anni).
Le ASL hanno l’obbligo di valutare la correttezza non solo formale – documentale, chiedendo di visionare gli attestati di frequenza ai corsi, ma anche sostanziale, con interviste al personale addetto finalizzate alla verifica del livello di conoscenze individuali in materia di igiene alimentare.
I contravventori all’obbligo di formazione ed aggiornamento sono puniti ai sensi dall’art. 6 comma 5 del D. Lgs. 193/07 con una sanzione amministrativa da euro 500,00 a euro 3.000,00.
La Labor Security srl, azienda sita in zona Colli Aniene nel IV municipio (Roma), è accreditata dalla Regione Lazio per le attività di formazione sulla sicurezza del lavoro ed organizza corsi Haccp per addetti alla manipolazione degli alimenti e corsi Haccp per Responsabile della Procedura Haccp presso la sede didattica di viale Sacco e Vanzetti 141.
Al termine del percorso formativo verrà rilasciato ai corsisti un regolare Attestato di Frequenza a firma congiunta con gli organismi paritetici.
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