Degrado e pericoli al “Parco delle Carrozze”: serve una bonifica per la sicurezza del quartiere
Il rischio per chi si avventura nei pressi del casale è concreto, tanto che i funzionari del NAE hanno sollecitato l’installazione di cartelli per avvisare del pericolo di crolloTra via Pelizzi, via Messina, largo Masia e via Quinto Pubblicio si trova un’area verde che i residenti più anziani del quartiere Lamaro chiamano “Parco delle Carrozze”.
Il nome richiama i fasti di un tempo, quando un casale al suo interno ospitava cavalli e carrozze utilizzati nelle produzioni cinematografiche di Cinecittà.
Ma oggi di quel passato glorioso resta solo un ricordo sbiadito e uno scheletro di edificio abbandonato e pericolante.
Il Degrado del casale: storia di un declino
Il vecchio casale, ormai ridotto a un rudere, ha subito negli anni occupazioni e modifiche abusive che ne hanno stravolto l’aspetto originario.
“Abbiamo trovato addirittura delle porte blindate al suo interno, elementi che certamente non appartenevano alla struttura originale”, hanno spiegato i funzionari del NAE (Nucleo Ambiente e Decoro) durante una commissione ambiente dedicata al futuro del manufatto e del parco circostante.
La “commissione stabili pericolanti” ha certificato il rischio di crollo, e nel 2023 l’edificio è stato sgomberato. Le baracche che erano sorte intorno al casale sono state demolite nel febbraio 2024.
Tuttavia, il parco resta un’area dimenticata, intrappolata in una condizione di abbandono che preoccupa i residenti.
Una pericolosa zona oscura:
Il degrado del casale e dell’area verde circostante ha reso il parco un luogo di insicurezza. I residenti lo percepiscono come una zona oscura, lasciata alla mercé di atti vandalici e degrado.
Il rischio per chi si avventura nei pressi del casale è concreto, tanto che i funzionari del NAE hanno sollecitato l’installazione di cartelli per avvisare del pericolo di crollo.
Ma la sicurezza dell’area non può limitarsi a interventi tampone. Per restituire dignità al “Parco delle Carrozze” è necessario un progetto che ne favorisca il recupero e la fruibilità da parte della comunità.
Il Futuro del Parco:
“L’area verde vicino all’impianto Piscine di Torre Spaccata ha subito per troppo tempo le conseguenze dell’abbandono”, sottolineano i cittadini.
La riqualificazione dell’area rappresenterebbe un’opportunità per restituire al quartiere uno spazio sicuro e vivibile.
Il primo passo è la bonifica del parco. Rimuovere i detriti, ripulire il terreno e mettere in sicurezza l’edificio abbandonato sono interventi fondamentali per creare le basi di una trasformazione.
Ma serve anche una visione a lungo termine, che includa la creazione di spazi per attività ricreative, aree gioco e percorsi pedonali.
I vincoli su l’ immobile:
L’Ama è già informata sulla vicenda e, come ha ribadito Giammarco Palmieri, il presidente della commissione ambiente, “i fondi sono già stati stanziati nella proposta di variazione di bilancio”. Perché possano essere attivati però occorre una delibera di giunta.
Una sorta di “garanzia” è stato spiegato, che venga rispettato il progetto ed il cronoprogramma per cui le risorse, di origine ministeriale, vengano impiegate.
Il progetto include l’abbattimento del casale. L’immobile però é inserito nella “Carta della qualità” ed ha più di settant’anni.
Nonostante sia quindi diroccato, con il tetto diruto ed a rischio crollo, è tutelato e come prima cosa vanno quindi rimossi i vincoli.
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