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Elena Arvigo porta in scena Anna Politkovskaja al Teatro Brancaccino

Memorandum teatrale sulla giornalista russa, "Donna non rieducabile", assassinata il 7 ottobre 2006, nell’ascensore del suo palazzo a Mosca

Tre serate – 13, 14 e 15 febbraio – al Teatro Brancaccino. In scena un monologo di forte attualità, nato dalla penna di Stefano Massini: Donna non rieducabile.

Memorandum immaginario ispirato ai reportage di Anna Politkovskaja, la giornalista russa uccisa il 7 ottobre 2006, nel vano ascensore del suo palazzo a Mosca.

Elena Arvigo
Elena Arvigo

La Politkovskaja era nota per il suo impegno sul fronte dei diritti umani, per i suoi reportage dalla Cecenia e per le sue critiche al Presidente della Federazione Russa, Vladimir Putin.

Stefano Massimi, drammaturgo fiorentino, apprezzato in Italia e all’estero, ha adattato in forma teatrale brani autobiografici e articoli della giornalista russa, dando vita a una serie di istantanee, un album di immagini – definiti dallo stesso autore “quadri” – che propongono esperienze, situazioni, atmosfere e stati d’animo che accompagnano il pubblico in un viaggio nelle terre russe e cecene, attraverso gli occhi di Anna Politkovskaja. A darle voce ci sarà Elena Arvigo, interprete intensa e poliedrica, divisa tra teatro, cinema e televisione, conosciuta per i suoi numerosi ruoli femminili nel teatro indipendente e in produzioni stabili. Allieva di Giorgio Strehler, la Arvigo è stata diretta, tra gli altri, da Paolo Virzì, il grande cineasta britannico Peter Greenaway, Luca Zingaretti, Alvis Hermanis – fondatore del Nuovo Teatro di Riga – e il tormentato Ryan Murphy, della serie The Following.

Donna non rieducabile è un testo in grado di stimolare il pubblico e fa riflettere sul tema della libertà di stampa e la responsabilità del sapere.

Note di regia: Elena Arvigo.

Appena ho letto “Donna non rieducabile”  mi è sembrato subito evidente  che non si trattava  di  un testo  semplicemente da “mettere in scena” ma piuttosto di  un “progetto di studio “, un cammino per cercare di rimanere fedeli allo spirito sia di Anna P. sia di Stefano Massini che  ha scritto il testo ispirandosi a questi “appunti disordinati ai margini della vita in Russia “.  Ho iniziato dunque raccogliendo quanto più materiale possibile su Anna P. e sugli argomenti di cui si occupava per cercare di capire meglio, di andare a toccare con mano, vedere – Ed è proprio questo progetto di studio che mi piacerebbe portare  in scena, non “commuovere” ma “muovere” e stimolare nello spettatore la sua responsabilità di testimone , stimolare  la curiosità , la necessità di informarsi , di non fermarsi, di non avere “pregiudizi” ma andare a toccare con mano e cercare le proprie domande prima di abbandonarsi alle facili soluzioni e risposte che ci vengono date. E’ davvero un cammino ed è una goccia nell’oceano che diventa una riflessione assieme e con il pubblico sulla libertà di stampa , sul mestiere di giornalista, sulla responsabilità di sapere e continuare a farsi domande.

Note dell’autore, Stefano Massini.

Ho scritto Donna non rieducabile adattando in forma teatrale brani autobiografici ed articoli di Anna Politkovskaja. La mia idea era trasformare drammaturgicamente questi materiali lavorando sullo scatto d’istantanea, ovvero sulla sequenza immediata, sul flash che coglie un dettaglio e dalla somma di dettagli ricava l’insieme. Non ho voluto raccontare la ‘storia di Anna’: non mi interessava. E neppure mi interessava farla raccontare ad altri personaggi eventuali. Il mio unico obiettivo era restituire dignità teatrale ad una sensazione che mi aveva colpito nel primo avvicinamento ai testi della Politkovskaja: la loro feroce immediatezza. La loro portata fotografica. Ho tentato così di costruire un album di immagini, una carrellata di esperienze in presa diretta, una galleria di zoom su precise situazioni, atmosfere, solo talvolta stati d’animo. Ne è nato un collage di quasi 20 quadri. Ogni volta che il quadro inizia il pubblico non sa niente: viene brutalmente scaraventato dalle parole in un determinato contesto che non conosce e che sta a lui ricostruire dai particolari. È come se per 20 volte gli occhi si riaprissero e si richiudessero su temi e luoghi diversi, sempre da intuire. Direi che non si tratta di un testo “su Anna Politkovskaja”, bensì un viaggio “negli occhi di Anna Politkovskaja”. Visione in soggettiva degli abissi russo-ceceni.

Teatro Brancaccino, via Mecenate 2

13-15 febbraio: Donna non rieducabile

Memorandum teatrale su Anna Politkovskaja, di Stefano Massini

a cura di Rosario Tedesco

con: Elena Arvigo

progetto e regia: Elena Arvigo

luci e video: Andrea Basti

grafica: Serena Carminati

Produzione Compagnia Gank

In collaborazione con Santa Rita Teatro e AssExLavanderia

Ringraziamenti: Damiano D’Innocenzo, Andrea Ermanno Riscassi, Rialto Sant’Ambrogio, Associazione AnnaViva

Spettacoli: 13-14 febbraio ore 21.30; 15 febbraio ore 17.30

Biglietti: 15 euro

INFO: 06.80687231


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