Il Campidoglio prosegue verso le dismissioni del patrimonio pubblico

I Municipi chiedono al Sindaco di essere coinvolti
Redazioni - 11 Febbraio 2015

Il Campidoglio sta entrando nel vivo la procedura di alienazione del Patrimonio Pubblico. La delibera prevede la vendita di circa 600 immobili comunali. Dall’operazione, come annunciato nei giorni scorsi dal sindaco Ignazio Marino, Roma Capitale conta di ottenere “circa 300 milioni di euro”.

marinoSulla questione è intervenuto il Presidente del Municipio Roma VIII, Andrea Catarci che chiede al Sindaco un coinvolgimento dei Municipi. “Ai Municipi – commenta polemico – non è ancora stato trasmesso ufficialmente l’elenco dei beni interessati, ma non si è rassegnati a fare da spettatori.

Già in passato da ultimo in occasione dell’insediamento dell’Assessora Cattoi al Patrimonio, il Municipio Roma VIII ha formalmente richiesto l’assegnazione di un elenco di beni presenti sul territorio e ad oggi inutilizzati. Infatti, l’articolo 68 del Regolamento Comunale prevede che gli immobili di “rilevanza municipale” siano gestiti in maniera decentrata, per procedere ad una valorizzazione sociale e culturale.

Inoltre, vanno rese effettive quelle garanzie di tutela per i redditi bassi, tanto per il residenziale che per il non residenziale, per le attività artigianali e comunque per tutte quelle meritevoli di sostegno, già previste nelle linee guida, perché Roma Capitale non può permettersi di aggravare ulteriormente la crisi cittadina influendo negativamente sui destini di famiglie e piccole imprese già in stato precario.” – dichiara il Presidente del Municipio Roma VIII, Andrea Catarci.

Anche Emanuele Gisci e Assunta Santoriello assessori del Municipio II, non perdono l’occasione di esprimersi in merito alla delibera e esporre le esigenze del loro territorio.

“ Non possiamo perdere l’opportunità di avere uno spazio pubblico a via dei Dalmati a San Lorenzo. Un immobile che ricade in un ambito di valorizzazione e che dovrebbe essere destinato ad attività al servizio del territorio impegnato nella definizione del Progetto Urbano del quartiere.

la delibera – aggiungono – mostra aspetti interessanti anche in riferimento all’utilizzo delle risorse che deriveranno dalla dismissione del patrimonio e che saranno finalizzate ad investimenti per riqualificazioni urbane. Occorre però prevedere un’attenta analisi di alcuni beni di concerto con i Municipi competenti che, insieme alla cittadinanza, hanno progetti da realizzare. “ Auspichiamo – concludono – che l’Assemblea Capitolina tenga conto di queste considerazioni e che si apra un confronto mettendo fortemente al centro l’interesse pubblico del
provvedimento “.


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