Il nuovo ponte della Scafa: dopo 20 anni di attesa, arriva l’ok

I lavori dureranno tre anni e comporteranno un investimento complessivo di 111 milioni di euro

Due decenni di rinvii, idee improbabili e promesse mai mantenute: prima si è parlato di “navi romane”, poi di piste ciclabili irrealizzabili.

Sembrava che il progetto del nuovo ponte della Scafa, cruciale per unire Ostia a Fiumicino, fosse condannato a rimanere un miraggio. Ma finalmente arriva una svolta concreta.

La conferenza di servizi si è chiusa con un sì al progetto aggiornato, e il Comune ha deciso di premere sull’acceleratore. L’assessore ai Lavori pubblici, Ornella Segnalini, ha illustrato tutti i passaggi compiuti per arrivare all’imminente apertura dei cantieri.

Il piano: un cronoprogramma serrato

Per Natale sarà pubblicato il bando per individuare l’azienda incaricata di verificare il progetto definitivo ed esecutivo, attualmente in elaborazione per recepire le indicazioni emerse durante la conferenza di servizi.

Secondo la tabella di marcia, entro la primavera o l’inizio dell’estate sarà pronto il progetto esecutivo, mentre l’apertura dei cantieri è prevista entro la fine del prossimo anno.

I lavori dureranno tre anni e comporteranno un investimento complessivo di 111 milioni di euro: di questi, circa 60 milioni sono già disponibili, mentre il resto sarà incluso nel bilancio del Comune.

Ponte della Scafa progetto bocciato 2005

Un’opera di rilievo:

La vicenda che ha portato alla progettazione del nuovo ponte sono state descritte, insieme alle caratteristiche tecniche e paesaggistiche, nel corso dalla commissione lavori pubblici svoltasi il 25 novembre. “Il nuovo ponte rappresenta un’opera di portata nazionale, arrivata quasi alla conclusione dopo mille peripezie. Ormai – ha commentato Antonio Stampete, il presidente della commissione – manca solo il progetto esecutivo ma per l’opera sono già stati trovati tutti i fondi necessari”.

L’accelerazione in vista del Giubileo:

La questione del nuovo ponte della Scafa è stata tra le prime affrontate, appena insediati e cioè nel dicembre del 2021. Benché fosse un’opera appaltata aveva subito dei ritardi spaventosi. Era stata infatti riaperta la conferenza dei servizi dopo le modifiche apportate durante l’amministrazione Raggi – ha spiegato Segnalini – ricordo che i primi tre pareri arrivati erano tutti negativi e che sembrava un’operazione per niente facile da chiudere. Poi ho avuto l’idea di inserirla tra le opere giubilari”.

Un futuro più vicino:

Dopo vent’anni di attese, finalmente si intravede la fine di un percorso travagliato. Il ponte della Scafa non sarà più solo un sogno o una promessa elettorale, ma un’infrastruttura reale e strategica per la mobilità del litorale romano. La luce in fondo al tunnel, stavolta, non sembra più un’illusione.


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