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Invasione topi 2016. Come prima e più di prima a Ponte Mammolo

Via delle Messi d’Oro, l'emblema più vicino e noto dell’incuria, dell’abbandono in cui versano a Roma molte situazioni analoghe

Il più diffuso quotidiano cittadino titola un recente articolo “Roma, la stazione di Ponte Mammolo invasa dai topi”. Questa dell’invasione di topi non è nuova, anzi.

ponte mammolo dopo sgombero baraccheNoi comunque siamo tornati  a fare un giro per Via delle Messi d’Oro, che consideriamo l’esemplificazione più vicina e nota dell’incuria, dell’abbandono in cui versano in Città molte situazioni analoghe. Volevamo vedere se e quali provvedimenti sono stati adottati per bonificare l’area della baraccopoli abbattuta dal Comune di Roma il 12 maggio 2015 e che i nostri articoli avrebbero dovuto promuovere.  Purtroppo abbiamo constatato che non è accaduto nulla: le macerie – otto mesi dopo – sono sempre lì; il Comune, è evidente, deve essersene lavate le mani e fatto scarica barile, perché il fondo l’area è di proprietà del Demanio, quindi …

Quindi, niente meraviglie se Roma è sempre più invasa dai topi e che non c’è zona della città che non ne sia infestata. La stazione Metro di Ponte Mammolo, dista poco da Via delle Messi d’Oro e quindi, viste le condizioni del piazzale dove scorrazzano i topi, è più che naturale che abbia richiamato, con i rifiuti giacenti, frotte di approfittatori.

Questi, è doveroso ricordarlo, esercitano onestamente e tranquillamente il loro compito, compreso ciò che ciascun essere vivente deve necessariamente fare, cioè alimentarsi. Poi, quando ha la pancia piena… si moltiplica.  Spiacenti per chi transita sul piazzale ed anche in altre zone: finché a Roma ci saranno tante Via delle Messi d’Oro, con le relative condizioni ideali per far proliferare questi indesiderati nostri coabitanti, lo spettacolo “raccapricciante” continuerà e si propagherà se possibile ancora di più.

Ne consegue che  i passanti, non solo del piazzale della Metro di Ponte Mammolo, dovranno abituarsi ed evitare di disturbare i roditori intenti ad alimentarsi e fare il loro mestiere.  E di questo passo, i roditori che oggi sono frotte, possono diventare falangi ed eserciti, visto che l’AMA non riesce ad espletare il suo compito, per vari motivi dipendenti anche dagli abusi  che si praticano sul territorio.

Con il nostro articolo “Via delle Messi d’Oro e l’eredità di Marino: un’invasione record di topi”,  il 9 novembre 2015 avevamo già evidenziato lo stato dell’area abbandonata e all’oltraggio non solo alle case vicine ma a tutta la città. Un oltraggio alla Città – abbiamo scritto – che inizia proprio da queste macerie, e prosegue per gli accampamenti abusivi, tollerati ed appositamente allestiti, per comprendere le discariche occasionali ed altre situazioni di degrado come le immondizie non raccolte prontamente dall’AMA e quella parte notevole di territorio abbandonato”.

Di come funziona Il Comune di Roma, questo è un esempio lampante. La stampa, in generale, da tempo ha denunciato di una nuova e vera emergenza  costituita dall’invasione contemporanea di gabbiani e topi, associandoli al degrado e l’abbandono del territorio.

Ma il Colle sembra sordo e cieco: nulla sembra percepire da tutte le fonti di informazione. La riprovazione generale che simili situazioni abbiano da sussistere durante un evento così importante quale un Giubileo, non sembra averlo smosso.

Anche se si è previsto che i topi, tra quello domestico, quello nero e il rattus norvegicus il supertopo delle rive del Tevere e dell’Aniene, possano giungere a  superare in numero visitatori e pellegrini.  Il Comune, per ostacolare questa colonizzazione del territorio, aveva detto di far assegnamento sull’AMA e che questa avrebbe mobilitato almeno 130 ditte private.

Gli effetti però non si sono ancora percepiti ed è più che evidente.


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