L’inquilina del piano di sopra inaugura con successo la stagione del Teatro Golden
Sold out per lo spettacolo d’apertura il 27 settembre 2016 in via TarantoGrande successo all’inaugurazione della stagione teatrale al Teatro Golden di Roma in via Taranto il 27 settembre 2016. Sold out per lo spettacolo d’apertura, L’inquilina del piano di sopra di Pierre Chesnot, con la regia di Stefano Artisunch.
Due volti noti della televisione e del teatro italiano, Gaia de Laurentis e Ugo Dighero, hanno vestito i panni di Sophie e Bertrand, i protagonisti della nota commedia francese.
Con grande umorismo ed ironia, la piecè di Chesnot punta l’attenzione sulla condizione esistenziale di due quarantenni, anzi di tre se consideriamo anche la figura intermittente dell’ amica di Sofie interpretata da Laura Graziosi. In una Parigi desolata a ferragosto, quello tra Bertrand e Sophie è l’incontro tra due solitudini, ognuna con le proprie caratteristiche e con il proprio mondo di nevrosi. Ed è qui che inizia il bello. Lei vuole entrare prepotentemente nella vita di lui per dare un senso alla sua vita che sente fallimentare dopo molteplici rapporti finiti male. Pensando di essere ormai una donna “datata”, si prefigge l’obiettivo di conquistare a tutti i costi Bertrand. Lui, refrattario ad ogni tipo di relazione umana ad eccezione della madre e preso solo dal suo lavoro, rifiuta gli inviti e i tentativi di approccio di Sophie. In un vivace susseguirsi di eventi a tratti grotteschi, in un tira e molla a cui Sophie non si arrende, i due si scoprono molto simili incontrandosi davvero nel confronto delle loro vite in cui il tempo sembra si sia fermato da un po’ e in cui manca il calore di autentici rapporti umani. Da questo momento inizieranno a camminare insieme, affrontando tutti i problemi e gli scontri quotidiani di un rapporto che ci condurrà in un finale a sorpresa…
Frizzante, vivace e movimentata, la commedia di Chesnot si rivela di una sorprendente attualità. Traccia uno spaccato del mondo emotivo e delle relazioni umane del mondo contemporaneo in cui il lettore non fatica ad identificarsi. Solitudine, rapporti sentimentali fugaci, inquietudine esistenziale sono i temi centrali trattati con esilarante ironia e leggerezza. Il lieto fine lascia aperta una speranza di comunicazione e di superamento di questa realtà odierna.
I due interpreti, ben diretti, si sono rivelati all’altezza del compito, dando vita a personaggi ben caratterizzati. Ottimo il lavoro della regia, di cui risultano apprezzabili le scelte registiche nella gestione degli spazi, dei costumi e del gioco di luci. Pubblico in sala soddisfatto, coinvolto e divertito durante lo spettacolo. Da vedere per una serata all’insegna del buon umore, con spunti di riflessione.
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