Manutenzione stradale, rivoluzione in vista: al timone Risorse per Roma

Fino a oggi, la gestione delle strade era distribuita tra dipartimenti, municipi e agenzie varie

Dopo anni di competenze spezzettate, responsabilità confuse e cantieri eterni, il Campidoglio si prepara a riscrivere le regole del gioco.

La giunta Gualtieri ha approvato le linee guida per affidare a Risorse per Roma – la partecipata al 100% del Comune – la gestione integrata della manutenzione stradale cittadina.

Un passo che promette di rivoluzionare la macchina amministrativa capitolina e, si spera, di voltare pagina rispetto alle inefficienze croniche che da anni lasciano i romani a convivere con buche, asfalti sbriciolati e segnaletiche inesistenti.

Dalla teoria alla strada

Tutto è iniziato mesi fa, con una precisa richiesta dell’Ansfisa (Agenzia per la sicurezza delle infrastrutture), che ha chiesto al Comune di individuare un solo interlocutore per la gestione della rete viaria.

A quel punto l’assessora ai Lavori Pubblici Ornella Segnalini ha messo in moto la macchina: una società specializzata ha studiato il sistema e ha dato il suo responso. La soluzione? “Serve un soggetto unico, stabile e competente“, hanno scritto nella relazione finale. E quel soggetto è proprio Risorse per Roma.

immagine di repertorio

Una partecipata sempre più centrale

Già impegnata in ambiti come urbanistica, verde pubblico, scuole e patrimonio, Risorse per Roma si avvia ora ad assumere un ruolo centrale anche sulla manutenzione delle strade, prendendo in carico appalti sia ordinari che straordinari.

“In pochi giorni inizieranno i confronti con i sindacati,” ha spiegato Antonio Stampete, presidente della commissione Lavori Pubblici, “e si lavorerà al cambio di statuto della società, inserendo la nuova competenza tra quelle ufficiali”. Poi, sarà la volta del contratto di servizio. Due passaggi politici e amministrativi che apriranno una nuova fase.

Fine della giungla di competenze

Fino a oggi, la gestione delle strade era distribuita tra dipartimenti, municipi e agenzie varie. Un sistema che spesso portava più confusione che efficienza. “Troppi soggetti, troppe sovrapposizioni”, ammette Stampete. Con la nuova organizzazione, Roma sarà divisa in 15 lotti territoriali, uno per ogni municipio. Ogni lotto includerà la manutenzione del manto stradale, della segnaletica, dei semafori e degli attraversamenti pedonali. In sintesi: un solo referente, una sola responsabilità, e – si spera – più risultati concreti.

Più soldi in busta paga (e forse più entusiasmo)

Cambia anche la vita dei dipendenti: chi lavora oggi negli uffici strade – sia al dipartimento centrale che nei municipi – potrà scegliere di passare a Risorse per Roma. Con una finestra biennale per eventuali ripensamenti. Ma sarà difficile che in molti decidano di tornare indietro: le retribuzioni nella partecipata sono in media il 25% più alte di quelle comunali.

L’obiettivo: cantieri più veloci e strade più sicure

La posta in gioco è alta: migliorare la qualità della rete stradale, rendere i cantieri più efficienti, evitare i ritardi e gli sprechi denunciati troppo spesso dalla cronaca.


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