Mussolini (FI), fermare strage di alberi, abbattimenti non sono serviti ad evitare cadute
Lo dichiara Rachele Mussolini, Capogruppo di Forza Italia in Campidoglio«Sono ormai anni che si discute a Roma di come prevenire la caduta dei grandi alberi della Capitale, che rappresentano un patrimonio naturale straordinario, l’anima verde della nostra città. Apprendiamo dalla stampa di una grande indagine che coinvolge funzionari e dirigenti del Dipartimento tutela dell’ambiente, dei Municipi e delle ditte incaricate degli interventi di manutenzione.
L’indagine farà il suo corso, ma occorre precisare che, come sostengono illustri esperti botanici, non è vero che gli alberi cadono perché troppo vecchi. Gli alberi cadono, come segnalano ovunque cittadini e associazioni, per i danni prodotti dai cantieri, per le potature eccessive e spesso fuori stagione, per le ferite da motosega che causano gravi patologie su grandi alberi come pini e lecci.
Su questo tema Forza Italia non arretra: chiederemo a breve la convocazione della Commissione Ambiente, continueremo a chiedere trasparenza sui numeri della strage di alberi di pregio abbattuti e sui soldi spesi per ripiantare alberi in numero insufficiente e spesso in modo inefficace.
Inoltre, chiediamo l’assunzione di giardinieri professionisti e tavoli partecipati con botanici che si siano distinti per le azioni di conservazione del patrimonio arboreo storico italiano». Così Rachele Mussolini, Capogruppo di Forza Italia in Campidoglio.
«La presunta anzianità degli alberi crollati a Roma nell’ultimo anno e mezzo rischia di essere solo un pretesto che non corrisponde alla verità dei fatti. In epoca di emergenza climatica far passare il messaggio che gli alberi di pregio sarebbero da rottamare, in una sorta di consumismo applicato agli alberi, è pericoloso.
L’Assessore all’Ambiente Sabrina Alfonsi nel 2023 aveva assicurato che tutti gli abbattimenti sarebbero serviti a evitare il triste primato della caduta di alberi registrato durante l’amministrazione Raggi: nonostante i numerosi abbattimenti della giunta Gualtieri, oltre 20mila in due anni, quest’anno anche in periodo proibito tra aprile e settembre, quel primato è stato tristemente e ampiamente superato nei numeri. Se continua così, Roma rischia di diventare una lunga distesa di cemento, senza alberi, senza natura, invivibile con il caldo estivo. Non è questa la città che vogliamo» conclude Mussolini.
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