Stadio Flaminio, il progetto di Roma Nuoto passa la Conferenza dei Servizi: ma la sfida con la Lazio continua

Passo in avanti per il progetto alternativo a quello di Lotito. Ora il club biancoceleste spera in una accelerazione significativa dopo la richiesta ufficiale di far partire l’iter burocratico

La riqualificazione dello Stadio Flaminio di Roma prende una forma concreta. Dopo mesi di discussioni e analisi, il progetto della società Roma Nuoto ha ricevuto il via libera dalla Conferenza dei Servizi, un passo fondamentale per trasformare l’impianto storico in un centro all’avanguardia per lo sport, con un forte accento sulla promozione dello sport femminile.

L’iniziativa, supportata dalle società Costruzioni Civili e Commerciali S.p.A. e Rubner Holzbau S.r.l., ha finalmente visto il suo esito positivo, ma con alcune condizioni che ora dovranno essere verificate dal dipartimento competente.

Con un investimento di circa 55 milioni di euro, la proposta punta a dotare il Flaminio di strutture moderne e funzionali, tra cui una piscina olimpionica da 50 metri, campi da padel, una pista per il pattinaggio e un impianto per l’hockey su ghiaccio.

Il progetto, che si propone di diventare un vero e proprio punto di riferimento per gli sportivi di tutte le età e, in particolare, per le donne, segna un passo importante verso una completa riqualificazione di uno degli stadi storici della Capitale.

La “concorrenza” della Lazio: la sfida per il futuro del Flaminio

Tuttavia, a pochi giorni dall’approvazione del progetto di Roma Nuoto, il destino del Flaminio è ancora incerto. La proposta presentata dalla SS Lazio per trasformare lo stadio nel proprio impianto ufficiale ha sollevato più di qualche perplessità tra i tifosi biancocelesti.

Il club, che ha recentemente presentato un ambizioso piano di ristrutturazione da 400 milioni di euro, teme che l’approvazione del progetto di Roma Nuoto possa ostacolare i suoi sogni di avere un nuovo stadio a casa propria.

Nonostante ciò, il progetto della Lazio non ha ancora intrapreso l’iter formale di valutazione, anche se il club ha richiesto al Comune di avviare il processo proprio durante un incontro tenutosi il 13 dicembre tra il sindaco Gualtieri, il patron Claudio Lotito e gli assessori comunali.

Il rischio per la Lazio è che la strada per ottenere il via libera per il proprio stadio si complichi ulteriormente a causa della decisione favorevole riguardo il progetto di Roma Nuoto.

Le prospettive per il Flaminio: sport e patrimonio in equilibrio

Il progetto di Roma Nuoto, seppur più mirato alla creazione di un centro sportivo multifunzionale, potrebbe rappresentare una risorsa importante per il quartiere e per tutta la città, offrendo opportunità per la pratica sportiva a tutti, con un’attenzione particolare alla parità di genere.

La riqualificazione dello stadio risponderebbe non solo alle esigenze sportive, ma anche a quelle sociali ed economiche, contribuendo a migliorare l’offerta di impianti e a rispondere alle crescenti richieste di spazi per attività ricreative.

Per ora, la proposta di Roma Nuoto ha avuto il via libera della Conferenza dei Servizi, ma rimangono da risolvere alcune questioni pratiche: il progetto richiederà una variante urbanistica e sarà necessario un approfondimento sul possibile impatto archeologico, vista la storicità dell’area.

Inoltre, non mancheranno le verifiche su come la riqualificazione influenzerà la mobilità, i trasporti e l’accessibilità dell’area circostante.

Nel frattempo, la Capitale continua a interrogarsi sul futuro dello Stadio Flaminio. Un’area che, negli ultimi anni, è stata al centro di progetti e idee diverse, ma che ora sembra finalmente avviarsi verso una nuova vita, seppure con molteplici visioni in competizione.

Che sia con la creazione di un nuovo polo sportivo femminile, come previsto da Roma Nuoto, o con la trasformazione dello stadio in casa della Lazio, quello che è certo è che lo Stadio Flaminio sta per vivere una nuova fase della sua lunga storia.


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Un commento su “Stadio Flaminio, il progetto di Roma Nuoto passa la Conferenza dei Servizi: ma la sfida con la Lazio continua

  1. IL PROGETTO ROMA NUOTO È PERFETTO E NON 100.000 PERSONE E 30MILA AUTO DI TIFOSI E NON PER PARTITE DI SERIE A IN QUARTIERI COMPLETI GIÀ. GLI STADI SI FANNO IN PERIFERIA COME MASSIMINA, CORVIALE DANDO L’OCCASIONE DI FARE STRUTTURE PER QUESTE ZONE A INIZIARE DI LINEE METROPOLITANE. FOLLIA L’INIZIATIVA DELLO STADIO PER LAZIO IN UN QUARTIERE GIÀ COMPLETO CON LA CITTÀ DELLA MUSICA. A ROMA I COMITATI DI QUARTIERE E ASSOCIAZIONI AMBIENTILISTE SPINGESSERO PER NUOVE LINEE METRO E NON SU TRACCIATI GIÀ ESISTENTI O ARGOMENTAZIONI CONCRETE. IL COMUNE FA MOLTO MA DI CONTRO HA DI INIZIATIVE COME UNO STADIO DA SERIE A 1KM DA VIA DEL CORSO O RETTORATI CONTRO METRO LEGGERE, INCREDIBILE A ROMA IL PARTITO DELLA LAMIERA AUTOMOBILISTICA È VERAMENTE TRASVERSALE.

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