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Nato un piccolo falco pellegrino alla Sapienza

Una webcam puntata sul nido ha seguito il lieto evento

È nato un piccolo falco dalla coppia di pellegrini, Aria e Vento, che dopo 30 anni, per il secondo anno consecutivo, ha deciso di nidificare in città, su un alto cornicione della facoltà di Economia dell’Università “La Sapienza” di Roma.

Una webcam puntata sul nido ha permesso a molti tra curiosi e veri esperti di ornitologia di osservare in diretta 24 ore su 24, tramite il portale www.birdcam.it, la deposizione delle tre uova, il 7 marzo scorso, la covata, la schiusa e ora segue la crescita del piccolo, l’unico nato, fino all’involo.

Il sito, nato dalla collaborazione tra Terna (la società proprietaria della rete elettrica nazionale) e Ornisitalica (un’associazione di ricercatori ornitologi) contiene, oltre a quella di Aria e Vento, “birdcam” puntate su altri falchi pellegrini (Aisha e Felix a Bologna e Fulmine e Saetta nella riserva del Tevere Farfa) e sui nidi di falchi più piccoli, i gheppi, che da poco hanno cominciato l’incubazione delle uova.

“Il pullo, come si dice in gergo, è probabilmente una femmina, poiché i tarsi sono già molto grossi e questo può essere utilizzato come carattere discriminante già a questa età. Pesa 600 grammi e ha le ali lunghe 10 centimetri” ha spiegato l’ornitologo Giacomo Dell’Omo, presidente di Ornisitalica. “La nascita di un solo piccolo, di un figlio unico, ci dà qualche preoccupazione, – ha detto Dell’Omo – ci domandiamo quindi perché le altre uova non si sono schiuse, da cosa può essere dipeso. Le ipotesi sono varie, – conclude il presidente di Ornisitalica – dal maltempo all’inquinamento urbano. Stiamo aspettando i risultati delle prime analisi sulle uova non schiuse, che rileveranno la presenza di eventuali contaminanti, per poter formulare un’ipotesi”.

Il pullo di Aria e Vento, che è stato appena inanellato, sarà presto “battezzato” con il nome in cima alla classifica di un concorso pubblico. Per partecipare a “Il gioco dei nomi”, che sceglierà anche in nomi degli altri falchetti, pellegrini e gheppi, basta andare nel sito www.birdcam.it. Lo stesso portale contiene anche un ampio archivio di immagini catturate dai fan dei falchi che frequentano il forum del portale. “Il sito è molto seguito”, ha sottolineato Giacomo Dell’Omo. “Dal 18 aprile ad oggi, ha avuto 170.000 accessi con una media giornaliera di circa 14.000 visite. Le nostre birdcam sono seguite anche fuori dall’Italia. In cima alla classifica degli accessi dall’estero abbiamo gli Stati Uniti, la Germania, la Polonia, la Svezia, la Finlandia, la Francia, l’Ungheria e il Regno Unito”.


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