Open call: La Madonna di Foligno, il meteorite e il punctum. Come rileggere un capolavoro

Finalisti 17 artisti e mostra collettiva presso il Museo Capitolare Diocesano della cittadina umbra
Eleonora Perilli e Patrizia Miracco - 10 Maggio 2021

Proclamati 17 artisti su 114 candidature e 150 progetti presentati per la mostra collettiva presso il Museo Capitolare Diocesano di Foligno. Il bando del concorso indetto a fine ottobre 2020 ha raccolto con entusiasmo l’invito a rileggere e interpretare in chiave contemporanea la Madonna di Foligno di Raffaello.

L’inaspettato numero di candidature ricevute ha portato la commissione a riunirsi a più riprese per giungere al risultato conclusivo e annunciare i nomi dei finalisti. Durante la votazione finale si è registrata la presenza di diversi ex aequo tale da portare l’ammissione di 17 nomi anziché i 10 originariamente previsti. Gli artisti selezionati saranno invitati a prendere prossimamente parte alla mostra collettiva che raccoglierà le opere proposte presso il Museo Capitolare Diocesano di Foligno. L’opera vincitrice verrà acquistata dal Comune di Foligno per un valore di tremila euro entrando a far parte della collezione permanente di arte contemporanea del Comune.

I finalisti sono: Dario Agati, Feliciano Benci, Beatrice Caruso, Giuseppe De Mattia, Stefano Emili, Fabio Giorgi Alberti, Giovanni Kronenberg, Meletios Meletiou, Leonardo Petrucci, Sofia Ricciardi, Massimo Ricciardo, Guendalina Salini & Delphine Valli, Alessandro Scarabello, Karin Schmuck, Danilo Sciorilli, Caterina Silva, Cosimo Veneziano.

Presenti in commissione: Emanuele De Donno, fondatore di VIAINDUSTRIAE e docente presso l’Accademia di Belle Arti di Perugia, Fabio Massimo Mattoni, direttore aggiunto dell’archivio storico presso la Diocesi di Foligno, Marta Onali, storica d’arte e curatrice della mostra “Raffaello e la Madonna di Foligno. La fortuna di un modello”, Andrea Pinchi, artista visivo. L’Open Call è stata curata e coordinata da Marta Silvi, critica d’arte. docente e curatrice indipendente che, a nome dell’intera commissione, ringrazia “tutti gli artisti che da ogni parte d’Italia – e non solo – hanno partecipato con grande impegno e interesse al bando”.

Il dipinto La Madonna di Foligno, eseguita da Raffaello tra il 1511 e il 1512, ha una storia ricca di alterne vicende, rimase nella Basilica di Santa Maria in Aracoeli almeno fino al 1565, portata poi a Foligno, lì rimase esposta per oltre due secoli sull’altare maggiore della chiesa. Nel 1797 fu requisita dai francesi ed esposta al Musée du Louvre a Parigi. Solo nel 1816 il dipinto fece ritorno in Italia, entrando a far parte delle raccolte dei Musei Vaticani con l’appellativo con cui ancora oggi è noto: la Madonna di Foligno.

Interessante è la storia narrata nella Legenda Aurea sull’iconografia del dipinto. Nel giorno di Natale, la Vergine e il Bambino sarebbero apparsi ad Augusto davanti al disco solare, circondati da angeli, e l’imperatore, rinunciando a farsi venerare come dio, avrebbe riconosciuto la grandezza del Bambino e consacrato il luogo della visione alla Madonna.

Nell’ottobre dello scorso anno il Comune di Foligno, in collaborazione con la Diocesi di Foligno – Museo Capitolare Diocesano, ha pubblicato l’avviso pubblico “Open call: La Madonna di Foligno, il meteorite e il punctum. Come rileggere un capolavoro” rafforzando così le intenzioni e le risorse dedicate al contemporaneo: una open call aperta a differenti media e linguaggi rivolta ad artisti senza limite di età. L’idea alla base dell’iniziativa è stata quella di sollecitare una risposta concreta a sostegno dell’arte contemporanea, inducendo a riflettere sul mezzo pittorico e sulla simbologia iconografica che ancora oggi ammanta il quadro del maestro urbinate Madonna di Foligno rendendola immortale e sempre attuale.

Attraverso una reinterpretazione originale del quadro noto rielaborandolo e traducendolo in un testo visivo è possibile così far emergere ulteriori significati in una chiave moderna. docente e curatrice indipendente che, a nome dell’intera commissione, ringrazia “tutti gli artisti che da ogni parte d’Italia – e non solo – hanno partecipato con grande impegno e interesse al bando”.

Dar Ciriola

Il dipinto La Madonna di Foligno, eseguito da Raffaello tra il 1511 e il 1512, ha una storia ricca di alterne vicende, rimase nella Basilica di Santa Maria in Aracoeli almeno fino al 1565, portata poi a Foligno, lì rimase esposta per oltre due secoli sull’altare maggiore della chiesa. Nel 1797 fu requisita dai francesi ed esposta al Musée du Louvre a Parigi. Solo nel 1816 il dipinto fece ritorno in Italia, entrando a far parte delle raccolte dei Musei Vaticani con l’appellativo con cui ancora oggi è noto: la Madonna di Foligno.

Interessante è la storia narrata nella Legenda Aurea sull’iconografia del dipinto. Nel giorno di Natale, la Vergine e il Bambino sarebbero apparsi ad Augusto davanti al disco solare, circondati da angeli, e l’imperatore, rinunciando a farsi venerare come dio, avrebbe riconosciuto la grandezza del Bambino e consacrato il luogo della visione alla Madonna.

Nell’ottobre dello scorso anno il Comune di Foligno, in collaborazione con la Diocesi di Foligno – Museo Capitolare Diocesano, ha pubblicato l’avviso pubblico “Open call: La Madonna di Foligno, il meteorite e il punctum. Come rileggere un capolavoro” rafforzando così le intenzioni e le risorse dedicate al contemporaneo: una open call aperta a differenti media e linguaggi rivolta ad artisti senza limite di età. L’idea alla base dell’iniziativa è stata quella di sollecitare una risposta concreta a sostegno dell’arte contemporanea, inducendo a riflettere sul mezzo pittorico e sulla simbologia iconografica che ancora oggi ammanta il quadro del maestro urbinate Madonna di Foligno rendendola immortale e sempre attuale.

Attraverso una reinterpretazione originale del quadro noto, rielaborandolo e traducendolo in un testo visivo, è possibile così far emergere ulteriori significati in una chiave moderna.


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