Parere favorevole del IV Municipio sulla delibera sullo stadio della Roma
Disco verde dell’aula consiliare nella discussione sulla manifestazione di pubblico interesseUn solo punto all’ordine del giorno nella discussione di oggi, 7 marzo 2023, ma di quelli decisamente pesanti. Si votava infatti in merito alla manifestazione di pubblico interesse in merito alla costruzione dello stadio della AS Roma.
Tale passaggio non prevedeva l’approvazione di un progetto tecnico, ma ne era propedeutico, dal momento che il Comune di Roma aveva chiesto – in merito al pubblico interesse – un parere obbligatorio (ma non vincolante) al Municipio in cui ricade la futura realizzazione dell’opera.
L’approvazione del parere ha aperto così il percorso che porterà alla votazione in Assemblea Capitolina ed alla successiva redazione del progetto definitivo dell’opera, in base a quanto emergerà dalla futura conferenza dei servizi decisoria che dovrà approvare il progetto definitivo ed esecutivo, passaggio dopo il quale sarà possibile l’avvio dei lavori.
La seduta si è aperta con il ricordo da parte del presidente Umberti del Senatore Bruno Astorre. Nel suo commosso ricordo personale ha voluto porre una riflessione sul fatto che spesso i cittadini possono pensare che chi fa politica viva una vita a sé stante, mentre il gesto del Senatore testimonia tutta la fragilità e proprio perché avvenuto nei palazzi della politica evidenzia come spesso anche all’interno di questi luoghi ci sia molta fragilità e la speranza espressa da Umberti è che questa in futuro la si possa leggere in anticipo, “affinché si possa intervenire ed anticipare un gesto del genere, leggendo ed interpretando la fragilità del momento vissuto”.
Dopo il minuto di silenzio la seduta ha avuto inizio.
Le osservazioni delle Commissioni
La seduta è quindi iniziata con la presentazione preliminare dei quattro pareri forniti dalle Commissioni che hanno esaminato la dichiarazione di pubblico interesse, le quali hanno tutte approvato la dichiarazione presentando al tempo stesso delle osservazioni da inviare al Comune di Roma.
La delibera è stata illustrata dal Presidente della Commissione Assetto del Territorio Adriano Brescia (PD) il quale ha ripercorso cronologicamente i passaggi che hanno portato al documento odierno, dallo studio di fattibilità di ottobre 2022, alla conferenza di servizi indetta dal Comune per concludersi con la delibera del 7 febbraio 2023 che ne riconosceva il pubblico interesse. Tale percorso prevedeva quindi l’interessamento del IV Municipio quale ente di prossimità.
Brescia ha evidenziato come in base alla documentazione analizzata fino ad oggi l’area funga da cerniera tra due centralità urbane, quella di Pietralata e quella della Stazione Tiburtina, e che la sua realizzazione si snodi lungo tre livelli: l’infrastruttura dello stadio, gli spazi esterni a disposizione dei cittadini ed il parco dell’area stadio.
L’investimento di circa 528 milioni di euro prevede una quota di 100 milioni per i parcheggi e 20 milioni per le opere di urbanizzazione.
“La realizzazione dello stadio” ha proseguito Brescia “costituirà un sicuro volano per l’economia dell’area, consentendo l’utilizzo di un’ampia porzione di territorio fino ad ora non utilizzata”. Brescia ha ricordato come in questi due mesi la Commissione Assetto abbia fatto diverse considerazioni, che hanno tutte spinto a reputare che il progetto non potrà che essere di impulso per riqualificare un territorio che è vittima di cantieri eterni. E proprio in questo quadro si inseriscono le osservazioni presentate, che si sostanziano da un lato nel ricalcolo dei parcheggi pubblici e del potenziamento della mobilità intermodale, dall’altro nella progettazione e realizzazione di una apposita viabilità di emergenza nell’ambito dell’accesso all’ospedale Pertini.
Brescia ha inoltre sottolineato come la Commissione richieda al Comune una adeguata rappresentanza del IV Municipio per monitorare puntualmente la progettazione, al fine di richiedere un potenziamento della Linea Metro B ed il suo proseguimento fino alla zona di Casal Monastero, nonché per la creazione di percorsi ciclopedonali da integrare con l’attuale assetto urbano e ciclopedonale esistente. “Questo progetto è una grande opportunità per il territorio” ha concluso Brescia “ma le osservazioni che abbiamo presentato sono strategiche per migliorarlo, rendendolo quindi il miglior progetto attuabile”.
Il Presidente della Commissione Ambiente Gianluigi Bardini (Roma Futura) è entrato subito nel merito delle osservazioni presentate dalla sua Commissione.
Al centro del lavoro della Commissione ambiente, la richiesta che la manutenzione ordinaria e straordinaria delle aree verdi sia a carico del proponente per tutto il periodo di concessione dell’area e la tutela delle alberature di pregio preesistenti nell’area, con conseguente cura e tutela della biodiversità e la tutela in merito al previsto impatto acustico.
“Il nostro territorio è caratterizzato dalla presenza di molte aree verdi” ha detto Bardini “perciò le osservazioni che presentiamo non solo riflettono la discussione specifica che abbiamo affrontato, ma sintetizzano la natura dei principi cardine di cui ci troviamo spesso a discutere, che ruotano sempre attorno alla necessaria salvaguardia della biodiversità”.
La Presidente della Commissione Sport e Cultura Nori Gallucci (PD) ha preliminarmente evidenziato come le preesistenze archeologiche dell’area (come ad esempio le cisterne ed i tracciati viari) debbano necessariamente essere inseriti nel progetto al fine di consentirne una tutela ed una valorizzazione.
Nel merito degli spazi sportivi inclusi nel progetto (campi da tennis, da padel e da basket) questi secondo la Commissione dovranno essere fruibili da parte di tutti, in particolare dalle fasce più deboli.
“Se le strutture sportive saranno fruibili da parte di tutti” ha detto Gallucci “allora ci sarà un vero valore aggiunto per il territorio”.
Da ultimo la Presidente della Commissione Affari Generali Annalisa Garofalo, la quale ha sottolineato da un lato la necessità che i contributi di costruzione da parte del privato dovuti per la realizzazione siano impegnati per intero nell’ambito municipale, dall’altro ha auspicato che via sia una costante e massima pubblicità nelle varie fasi di esecuzione dell’opera.
Le posizioni di Fratelli d’Italia
La fase di dibattito, cui hanno preso parte tutti i consiglieri di opposizione, si è aperta con le dichiarazioni del Presidente della Commissione Trasparenza Roberto Santoro, il quale ha dichiarato di essere in linea di massima sempre favorevole all’intervento dei privati, sottolineando che – dal suo punto di vista – nel IV Municipio tale intervento sia stato in alcuni casi eccessivo.
La paura espressa da Santoro è quella che le opere collegate al progetto centrale non vengano portate a termine, come successo in altri casi del passato da lui riportati a titolo di esempio (a Casal Bianco o a Casale Caletto) dove il costruttore non ha completato le opere previste a suo carico.
“Ho paura che a nessuno importerà dei nostri pareri e delle nostre osservazioni” ha aggiunto Santoro “Mi auguro che una volta dato il parere sull’interesse pubblico il nostro Municipio possa realmente contare nella realizzazione e nel superamento delle criticità”.
Matteo Mariani ha ricordato all’aula che pochi giorni fa si è tenuto un sopralluogo della Commissione Capitolina sul luogo previsto per la realizzazione, ma che in quell’occasione non c’è stata presenza alcuna dei consiglieri municipali che sarebbe invece stata doverosa.
Mariani ha ricordato che, visto il tema delicato e vista la maestosità dell’opera, sarebbe necessario incontrare i cittadini in una assemblea pubblica, poiché con tale progetto si va a modificare un intero quadrante della città.
Infine Mariani si è interrogato sul fatto che il parere in oggetto sia stato discusso solo dal Consiglio del IV Municipio, mentre in realtà anche II e III Municipio sono direttamente toccati dalla realizzazione dell’opera.
Costanza Onofri si è soffermata principalmente sulle criticità relative al problema del trasporto pubblico, dal momento che – secondo le analisi del Dipartimento mobilità che conteggia circa 1000 passeggeri per metro – se la metà dei 60.000 teorici tifosi utilizzasse i mezzi pubblici, la capacità attuale dei treni della linea metropolitana non sarebbe sufficiente e ci sarebbe bisogno di un numero di treni attualmente non disponibili, dal momento che in un tempo di smaltimento di circa 3 ore dovrebbero passare 30 metropolitane.
Inoltre, Onofri ha tenuto a precisare che è del tutto fuori luogo fare paragoni con la situazione dell’Olimpico che insiste sulla zona Flaminio, dal momento che la condizione di strade e viabilità generale di Pietralata risulta essere del tutto differente, per cui qualsiasi tipo di paragone sarebbe del tutto fuori luogo e non contestuale.
Giorgio Sperandio è intervenuto in maniera polemica rispetto alle amministrazioni passate, esprimendo soddisfazione per il fatto che finalmente, a differenza delle vecchie giunte di centrosinistra, si dedica attenzione al rinnovamento di Pietralata, che fino ad oggi sembrava dimenticata nei piani di sviluppo.
“I nostri pareri purtroppo non saranno vincolanti” ha concluso “quindi sappiamo che non saranno impattanti.
Il progetto è un’opportunità da non perdere, ma dovremo vigilare costantemente”.
A concludere le posizioni di FDI, il capogruppo Luca Scerbo che ha lamentato una scarsa forbice temporale per l’analisi dei documenti e, al contempo, una scarsa partecipazione dei cittadini che invece dovrebbero (e dovranno essere) attori fondamentali nel cammino condiviso del progetto.
Scerbo inoltre ha evidenziato una differenza di vedute tra la Giunta Capitolina e quella Municipale, motivo per cui ha chiesto al Presidente Umberti una presa di posizione chiara in merito al modo in cui il Municipio intenderà mettere mano alle criticità espresse.
Le posizioni del Movimento 5 Stelle
Molto critico il Movimento 5 Stelle, che con la Consigliera Roberta Della Casa ha ricordato come la progettazione delle opere a Roma registri sempre una contentezza dei cittadini che vivono lontano dalle zone prescelte, mentre tale positività decresce con l’avvicinarsi alle zone scelte per la realizzazione delle opere.
“Sono favorevole allo Stadio” ha proseguito “ma lo stadio deve essere fatto bene e non devastare un territorio”.
La Della Casa ha inoltre fatto riferimento al problema degli espropri abitativi previsti, all’attuale insufficienza viaria (sia per i tifosi che per i cittadini dell’area) ed alla carenza dei parcheggi previsti, con rischi di forti problemi nei giorni previsti per le partite.
Ribadita anche dalla Della Casa la preoccupazione in merito alla realizzazione delle opere pubbliche collegate, che andrebbero realizzate prima dell’opera privata, a rischio di mancata realizzazione successiva.
“La contrarietà mia e del mio gruppo è dovuta al fatto che la zona in questione avrebbe bisogno della realizzazione di bisogni essenziali e non invece di un’opera accessoria che rischia di toccare pesantemente le vite dei residenti”.
Per Stefano Rosati ci troviamo di fronte ad un’area che ha solo tre vie che la delimitano, Pietralata, Monti Tiburtini e Monti di Pietralata, con la presenza oltretutto di due strutture in ambito sanitario, ossia l’Ospedale Pertini e la Clinica Nuova Itor. Nell’area sono attualmente previsti inoltre uno studentato, due centri accoglienza per il Giubileo nonché i Rome Technopole, quindi si rischia di creare una vera e propria gabbia per i cittadini dell’area. Motivo per cui, secondo Rosati, bisogna considerare non solo i vantaggi dell’opera ma anche i potenziali svantaggi per la vivibilità, tema che rende quindi necessari diversi sopralluoghi nell’area in questione.
“E’ nostro dovere salvaguardare l’area” ha concluso Rosati “ed informare i cittadini su quali sono le profonde modifiche che toccheranno il territorio”.
Le posizioni della Lega
Fabrizio Montanini ha precisato di essere sempre contrario ai “No pregiudiziali” ma che al tempo steso vanno rappresentati tutti i cittadini, senza fare l’errore di pesare quanti cittadini siano a favore e quanti siano contro.
“Oggi ci dobbiamo esprimere sull’interesse pubblico e non si può essere pregiudizialmente contrari” ha proseguito “ma il voto andrebbe dato sul progetto completo”.
Montanini ha quindi detto di essere favorevole ad uno stadio a Pietralata, ma che il suo voto sarà positivo solo nel momento in cui non ci sarà alcun aspetto negativo per i cittadini della zona.
Il punto di vista della maggioranza
Intervenuto per primo a sostegno del parere, Filippo Iacomini (PD) ha invece auspicato che da oggi sia finalmente terminata la stagione dei progetti aperti e chiusi per gli stadi, in un’ottica che mette insieme i legittimi interessi privati di un’impresa con gli interessi pubblici dei cittadini.
Nella zona, poiché si va a realizzare una variante rispetto ai vecchi progetti esistenti, non si vanno a creare cubature ulteriori rispetto a quelle già previste in precedenza.
“Con le osservazioni che abbiamo presentato” ha concluso Iacomini “non vogliamo far passare il progetto così com’è, proprio perché siamo consapevoli che delle criticità esistano, ma chiediamo anzi un passo ulteriore ai nostri interlocutori.
Motivo per il quale sarà nostro dovere seguire tutto il percorso in ogni suo passaggio”.
Cercando di fare una considerazione generale sui dubbi portati dalle opposizioni, il capogruppo PD Federico Proietti ha cercato di dare alcuni chiarimenti, innanzitutto in merito al tema trattato nella seduta odierna.
“Pubblico interesse” ha detto “non è pubblica utilità. Il pubblico interesse c’è perché si va a riqualificare un’area attualmente in degrado e non utilizzata”.
Proietti ha ricordato come, dal punto di vista ambientale, non sia previsto alcun consumo di suolo poiché ci si trova di fronte ad una variante a saldo zero, ossia senza alcun consumo di suolo ulteriore rispetto a quanto previsto in precedenza.
“Il ruolo del Municipio è quello di migliorare la proposta progettuale, un progetto che ad oggi presenta ancora molte criticità, tra le quali una maglia viaria ancora insufficiente per il flusso, così come un’attuale insufficienza del sistema TPL per il trasporto passeggeri. Ed è proprio la presenza delle criticità che deve impegnare il Municipio ad essere presente attivamente nei vari passaggi”.
Secondo Danila Fruci (PD), inoltre, proprio perché le criticità sono in alcuni casi evidenti, la maggioranza si è fatta carico dello studio che ha prodotto le diverse osservazioni dal momento che l’amministrazione ha il dovere di risolvere le problematiche e non può esimersi dall’esprimersi.
“Il nostro impegno nel realizzare il miglior progetto possibile sarà massimo, perché un’opera del genere” ha concluso Fruci “può essere un’occasione ma al tempo stesso un’occasione persa”.
La capogruppo di Sinistra Civica Carla Corciulo ha ricordato le varie perplessità emerse in questi mesi per un progetto oggettivamente molto complesso, perplessità che si sommano al mancato sopralluogo assieme alla Commissione Capitolina.
“Per questo” ha detto “oggi il nostro voto deve essere interpretato come un grido per chiedere di essere coinvolti in prima persona in ogni criticità affrontata, e non solo per manifestare il pubblico interesse”.
Secondo Corciulo, inoltre, nei futuri passaggi va tenuta attenzione massima sulla questione della viabilità di accesso al Pertini.
“Quello che non dobbiamo fare oggi è avere pregiudizi ideologici e populisti sul progetto in esame. Dobbiamo però capire cosa porterà questo progetto in termini di riqualificazione del territorio, in una zona che è in totale stato di abbandono.
È inoltre importante la ricaduta occupazionale sul territorio, poiché questo consentirebbe di non avere sempre un dito puntato contro a ricordare questo territorio come Municipio del degrado e dell’abbandono scolastico”.
Fulvio Pastorelli (Lista Civica) ha ricordato come l’interesse pubblico si incentri soprattutto sulla riqualificazione delle aree, portando come esempio delle grandi manifestazioni internazionali che hanno consentito un intero rinnovamento riqualificativo delle città, come ad esempio la zona di Barceloneta in occasione delle Olimpiadi di Barcellona del 1992 o dell’intera zona dell’East End londinese in occasione delle olimpiadi di Londra 2012, dove entrambi gli interventi hanno assunto natura di riqualificazione di lungo termine.
L’esempio di Londra è stato portato da Pastorelli anche in relazione alla costruzione – negli anni successivi – dello stadio del Tottenham, che ha consentito al contempo una totale riqualificazione di una zona all’epoca del tutto degradata, costruzione che ha consentito al tempo stesso l’utilizzo di nuove tecnologie innovative di alta limitazione dell’impatto acustico.
In merito alle osservazioni poste dall’opposizione sullo stretto lasso temporale per esprimere il parere, Adriano Brescia (PD) ha informato l’aula che era stata richiesta una proroga nei tempi, ma il segretariato generale ha negato la possibilità di tale proroga, il che avrebbe reso inutili le osservazioni poste dalle Commissioni, visto che non sarebbero più state prese in considerazione per decorrenza dei termini fissati.
A chiudere gli interventi di maggioranza il Presidente Umberti, che ha tenuto a ringraziare tutti coloro che in questo periodo hanno lavorato sui documenti, dai membri di commissione agli uffici tecnici, e che grazie al loro lavoro hanno prodotto le osservazioni analizzate, che se accolte saranno parte integrante della delibera.
Umberti ha ricordato come l’area in questione sia nella condizione attuale fin dal lontano 1960, motivo per cui la zona potrà crescere e diventare fruibile solo con il progetto dello stadio
“Abbiamo tutti molto chiari i problemi esistenti, che vanno dai parcheggi, alla viabilità generale fino all’accesso di emergenza al Pertini, proprio per questo abbiamo prospettato soluzioni che possano portare al superamento delle suddette difficoltà.
La soluzione prospettata dei parcheggi multipiano alle fermate della metro, ad esempio, consentirebbe un blocco del flusso veicolare in provenienza da Guidonia”.
Umberti ha proseguito insistendo sul fatto che i 40 milioni di oneri dovranno necessariamente essere investiti tutti nel IV Municipio, motivo per cui la Giunta lavorerà in tal senso nella seconda fase del progetto.
“Il lavoro del Municipio non terminerà oggi con questa approvazione” ha concluso Umberti “ma da oggi le diverse osservazioni saranno motivo di insistenza continua sui tavoli preposti”.
Prima del voto finale sul parere, il gruppo di Fratelli d’Italia ha presentato un ordine del giorno collegato con il quale si chiedeva al Presidente Umberti di farsi carico di una serie di questioni, tra le quali la programmazione di un’assemblea pubblica, l’istituzione di un tavolo permanente, la previsione di nuove opere compensative e lo spostamento di una centrale elettrica insistente sull’area. Il documento supplementare è stato bocciato dalla maggioranza poiché, secondo il capogruppo PD Proietti un documento simile avrebbe previsto l’interruzione di un processo già avviato, con una conseguente programmazione di una nuova conferenza di servizi, senza oltretutto l’approvazione delle osservazioni presentate in merito alle criticità illustrate.
In conclusione della giornata, al momento del voto sul parere di pubblico interesse, diverse sono state le posizioni delle opposizioni: Fratelli d’Italia, per bocca di Mariani, ha dichiarato la propria astensione in virtù del fatto che non c’era contrarietà ad un progetto che avrebbe comunque dato un valore aggiunto al territorio; Mariani ha comunque annunciato un controllo vigile nella seconda fase del procedimento, quando cioè arriverà una risposta concreta alle osservazioni presentate.
Sulla stessa linea la Lega, il cui capogruppo Montanini ha annunciato un’astensione costruttiva in vista di una seconda fase di analisi progettuale.
Di altro tenore il M5S che si è invece schierato contro il parere, dal momento che secondo Della Casa le paure e le perplessità attuali non vengono cancellate con un atto di fiducia nei confronti del Comune.
Umberti, nel dichiarare il voto favorevole di tutta la maggioranza, ha parlato di occasione irripetibile per il territorio.
“Non siamo per il “no a tutti i costi” o per il “si a tutti i costi”. Siamo per il “Si fatto bene”.
Se realizzato con le nostre osservazioni, lo stadio si farà e sarà un valore aggiunto per tutti, altrimenti non si farà. Abbiamo il dovere di amministrare attraverso atti concreti, e vogliamo che questa opportunità rappresenti un futuro roseo per il territorio”.