Partita della Pace, Totti e Maradona regalano spettacolo all’Olimpico

Marco Mikhail - 13 Ottobre 2016

Totti, Maradona, Ronaldinho. Erano tutti in campo, ieri sera, per sostenere i cittadini di Amatrice nella Partita della Pace promossa da papa Francesco allo stadio Olimpico. Con l’incasso della gara che verrà devoluto proprio alle popolazioni colpite dal terremoto.

‘Grazie a Bergoglio mi sono riavvicinato alla chiesa’- aveva affermato il Pibe de Oro prima dell’inizio del match. Il giocatore più forte del mondo ha subito accettato l’invito del Pontefice a scendere in campo ed è rimasto sul terreno di gioco 90 minuti, dando spettacolo e facendo emozionare i tifosi presenti sugli spalti. Una cornice di pubblico non delle grandi occasioni in realtà, con gli organizzatori dell’evento che hanno fatto sapere come fossero circa 8mila le persone giunte allo stadio.

Nel rettangolo verde, invece, Totti e Maradona hanno ammaliato i presenti con tocchi di fino e scambi di prima intenzione. A sfidare i due numeri 10 la formazione guidata da Ronaldinho e Veron, che ha vinto la partita 4-3 grazie al gol a pochi minuti dal termine della gara di Cavenaghi. Proprio Veron e Maradona sono stati protagonisti, in negativo, di un battibecco sul terreno di gioco che ha spinto Cafù ad allontanare l’ex asso partenopeo dall’ex centrocampista della Lazio. A margine del mach, alla domanda dei cronisti, il Pibe de Oro ha glissato, rispondendo ‘sono cose nostre’.

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Simpatico, invece, il siparietto al termine della gara tra Maradona e Totti, con il primo che ha invitato il capitano giallorosso a giocare fino a 50 anni perché altrimenti non si divertirebbe più a guardare la Serie A, e il secondo che ha risposto che non gli era giunta voce che l’argentino fosse diventato il nuovo presidente della Roma. Il capitano della Roma ha anche aggiunto:’Dopo aver giocato con Maradona posso anche appendere gli scarpini al chiodo’.

La partita della pace non ha visto solo Totti e Maradona. Assieme a loro, nella squadra blu, c’erano Candela, Cafu, Aldair, che hanno ricomposto la difesa impenetrabile che portò lo scudetto a Roma nella stagione 2000-2001. Ma anche Di Natale, Mauri, Burdisso e il figlio di Maradona Diego Armando. Anche la squadra bianca non era da meno. Rui Costa, Veron, Davids, Abidal. Zambrotta, Bojan, autore dello splendido cucchiaio per il momentaneo 2-2.


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