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Più poteri per Roma: la strategia di Gualtieri tra riforma costituzionale e azioni immediate

L'audizione alla commissione Affari costituzionali della Camera del sindaco Roberto Gualtieri

Roma chiede più poteri, e lo fa con urgenza. Il sindaco Roberto Gualtieri ha delineato la sua strategia per dotare la Capitale di strumenti amministrativi più efficaci, puntando su due percorsi paralleli: da un lato, avviare l’iter della riforma costituzionale per attribuirle poteri simili a quelli di una regione; dall’altro, sfruttare le leggi già esistenti per concederle competenze aggiuntive nell’immediato.

Il primo cittadino lo ha ribadito con forza nel pomeriggio di mercoledì 5 marzo, durante un’audizione alla commissione Affari costituzionali della Camera.

Poco dopo, lo ha sottolineato anche nel corso di un dibattito a cui ha preso parte il deputato di Forza Italia Paolo Barelli, firmatario di una delle proposte per trasformare Roma in un ente con maggiori autonomie.

La preferenza per il testo Morassut

Tra le varie proposte di legge depositate negli ultimi anni, Gualtieri ha espresso una chiara preferenza per quella firmata da Roberto Morassut (Pd) e Italia Viva, definendola “la più convincente”, perché riprende un testo già approvato all’unanimità nella scorsa legislatura.

Apprezzo la volontà del Parlamento di riavviare il percorso per garantire a Roma un ordinamento adeguato al suo ruolo di Capitale” ha dichiarato il sindaco.

Ma l’iter della riforma costituzionale è lungo e complesso. Nel frattempo, Gualtieri chiede azioni concrete e immediate.

Potenziare Roma subito: trasporti, rifiuti e il Tevere

Secondo il primo cittadino, non serve aspettare la riforma per garantire a Roma maggiori poteri.

Già oggi, attraverso la legge del 2009 (articolo 24), si potrebbero trasferire alla Capitale competenze su settori strategici come:

Trasporti, per una gestione più autonoma ed efficiente della mobilità cittadina

Rifiuti, per migliorare la raccolta e lo smaltimento, evitando le emergenze croniche

Gestione del Tevere, per riqualificare il fiume e la sua area circostante

Roma ha il diritto di esercitare subito i poteri che la Costituzione le riconosce. Non ha senso aspettare se possiamo già intervenire ora su temi fondamentali per la città” ha sottolineato Gualtieri.

Un finanziamento adeguato per la Capitale d’Italia

Oltre ai poteri, c’è un’altra questione centrale: le risorse economiche. Roma, secondo Gualtieri, soffre di un sottofinanziamento cronico, persino rispetto alla sua popolazione ufficiale di 2,8 milioni di abitanti.

Ma la realtà è ancora più complessa. I domiciliati effettivi a Roma sono circa 3,4 milioni, che salgono fino a 4,7 milioni se si considerano pendolari, turisti e utenti temporanei. Numeri enormi, che richiederebbero un adeguato sistema di finanziamento.

Roma è la Capitale d’Italia, ha un ruolo unico e straordinario e ha bisogno di risorse adeguate per gestirlo” ha ribadito il sindaco.

Un doppio binario per il futuro della città

In sintesi, Gualtieri punta su un doppio binario: lavorare per la riforma costituzionale, ma senza perdere tempo nel dare a Roma più strumenti amministrativi subito.

Se esiste la volontà politica di rafforzare i poteri di Roma con una riforma costituzionale, perché non partire subito utilizzando tutte le possibilità già disponibili?” ha concluso.

Ora la palla passa al Parlamento. Roma attende risposte.


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