

Dopo una gara drammatica, nei minuti supplementari il Var decide su due episodi ugualmente controversi in modo differente, consegnando la qualificazione al Porto.
La Roma dopo 120 minuti tiratissimi in casa del Porto, viene eliminata dalla tecnologia, che nel giro di 5 minuti applica il suo protocollo in maniera opposta nelle rispettive aree di rigore. L’ingenuità di Florenzi infatti, che al 115′ strattona Fernandes nella propria area e viene punito dopo un consulto al Var, non trova lo stesso metro di giudizio al 119′, quando Marega in ripiego difensivo su Schick, lo sgambetta in area, provocandogli una caduta che ha la stessa valenza di quella provocata poco prima da Florenzi.
Inspiegabilmente il conciliabolo tra Fakir e Marciniak non è sufficiente per mandare l’arbitro a rivedere l’azione al monitor e la Roma viene eliminata agli ottavi della Champions League 2018/2019 tra la rabbia e la delusione dei suoi tifosi.
Di Francesco si gioca la gara con un inedito 3-5-3 e la Roma, che capisce l’importanza della gara, nel primo tempo è più attenta a non prenderle che a darle.
Nonostante il modulo difensivo però il solito errore in uscita di palla, stavolta commesso da Manolas al 27′, concede al Porto una ripartenza letale, che dà il vantaggio ai lusitani.
La Roma si scuote e comincia a macinare gioco offensivo e dopo dieci minuti un’incursione di Perotti sulla sinistra viene fermata con un fallo in area. L’arbitro non ha dubbi e concede il rigore che un implacabile De Rossi trasforma.
Si va all’intervallo sulla parità ed il risultato rende ancora incerta la qualificazione.
Nella ripresa il Porto torna a premere con decisione, ma la Roma rispetto al primo tempo sembra poter ribattere con più pericolosità.
Al 52′ però si contempla la seconda ingenuità difensiva che inizia Karsdorp, sbagliando un’altra uscita di palla, e finisce Juan Jesus perdendosi Marega in area. L’accaduto punisce i giallorossi, consegnando ai padroni di casa il secondo vantaggio.
Il 2-1 però non è sufficiente a decretare chi potrà passare il turno e la gara è costretta a protrarsi fino ai tempi supplementari.
I giocatori sono esausti, ma danno tutto quello che hanno e nei minuti extra time è la Roma che sembra averne di più. Nonostante i tre infortuni muscolari che durante la gara, costringono De Rossi, Pellegrini e Marcano a dover abbandonare la contesa, i romani cercano con insistenza il gol qualificazione e nel secondo tempo supplementare, Dzeko ha due occasioni nitidissime per superare il portiere. Il bosniaco sbaglia clamorosamente ed i compagni si disperano.
Quando poi ormai tutti cominciano a pensare alla lotteria dei rigori, accadono i due episodi, che giudicati in modo diverso, gettano la Roma all’Inferno e mandano il Porto in Paradiso.
Porto (4-3-3): Casillas 6; Militao 5,5 (102′ Max Pereira 6), Felipe 6, Pepe 5,5, Telles 6,5; Danilo 6, Herrera 6, Ovario 5,5 (92′ Hernani 6); Corona 6,5 (69′ Brahimi 6), Marega 7,5, Soares 6,5 (78′ Fernando 5,5). Panchina: Vanà, Oliver Torres, Adrian Lopez. Allenatore: Conceiçao.
Roma (3-4-3): Olsen 6,5; Marcano 5,5 (74′ Cristante 6), Manolas 5,5, Jesus 6,5; Karsdorp 5 (56′ Florenzi 5), Nzonzi 5, De Rossi 7 (46′ Pellegrini 5,5 (95′ Schick 6)), Kolarov 6; Zaniolo 6, Dzeko 5,5, Perotti 6,5. Panchina: Mirante, Santon, El Shaarawy. Allenatore: Di Francesco.
Marcatori: Tiquinho Soares (P), rig. De Rossi (R), Marega (P), rig. Alex Telles (P)
Ammoniti: Zaniolo (R), Herrera (P), Danilo (P), Florenzi (R)“
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