Protestano i professionisti dei Beni Culturali

Due manifestazioni il 27 e il 29 novembre per affermare la propria professionalità

Le file degli scontenti aumentano e dopo tanto tribolare anche i professionisti dei Beni Culturali hanno deciso di scendere in piazza e far sentire le loro ragioni.

Ad inasprire gli animi un diritto negato dietro ad un altro: non essere pagati, vincere concorsi e non essere assunti, non essere tutelati, non essere…Infatti in Italia è come se questa professione non esistesse!

Ben due le manifestazioni per far sentire la propria voce, la prima giovedì 27 novembre in Campidoglio organizzata dalla CIA- Confederazione italiana archeologi, a cui hanno aderito varie associazioni di settore nonché la Fillea CGIL Restauro e Archeologia e la seconda in programma sabato 29 novembre al Pantheon indetta dall’ANA – Associazione Nazionale Archeologi.

Circa trecento i professionisti che con striscioni come “Non siamo a costo zero” , “Prendi l’arte e non metterci da parte” hanno gridato il loro sdegno. La scintilla, anzi le scintille che hanno fatto innescare questo fuoco sono state due: il bando per l’affidamento ad associazioni di volontariato della gestione di alcune sedi museali ed aree archeologiche di competenza della Sovrintendenza
Capitolina ai Beni Culturali e il progetto The Hidden Treasure of Rome, che ha previsto la spedizione di reperti archeologici di Roma in America.

manifestazione Campidoglio

E questo per quanto riguarda Roma, perché la lista delle criticità sarebbe molto più lunga se alziamo il nostro sguardo su tutta la penisola. Ci si accorge che si parla di Beni Culturali solo quando c’è un’emergenza del tipo “Crolla una villa a Pompei”, perchè è questa la sorte che toccherà al nostro patrimonio se si continua a non inserire gli addetti ai lavori ai loro posti.

Da un comunicato diffuso dai concorsisti del Comune di Roma (ricordiamo che le selezioni si sono concluse ormai da quasi due anni) il fabbisogno 2013-2015 nella sovrintendenza capitolina, nelle figure di archeologo, curatore storico dell’arte, funzionario biblioteche, istruttore servizi culturali è superiore ai posti che sono stati banditi e tra l’altro proprio questi profili, per quanto sia necessaria la loro professionalità, ancora non sono stati assunti.

professionisti beni culturali in CampidoglioA gran voce i professionisti della Famiglia Cultura del concorso del comune di Roma chiedono dunque che vengano confermati i numeri previsti nella bozza di piano assunzionale 2014 per Archeologi, Storici dell’Arte e Restauratori; che nei piani 2014 e 2015 venga inserito un numero di Funzionari Biblioteche congruo, indispensabile al funzionamento di decine di biblioteche che diversamente dovranno chiudere o ridurre i servizi alla cittadinanza.

Inoltre, che venga previsto, nel piano assunzionale degli anni 2014, 2015 e 2016, un numero consistente di Istruttori Servizi Culturali anche al fine di tenere aperte e rivitalizzare le tante strutture presenti sul territorio e ancora una programmazione delle graduatorie di scorrimento e che venga valorizzato il personale già in servizio e quello di prossima assunzione coinvolgendolo in iniziative di studio, conoscenza e valorizzazione del patrimonio culturale di Roma Capitale.

Mentre da un lato ci sono i vincitori, dall’altro ci sono tantissimi giovani che hanno intrapreso l’amara strada della professione in ambito culturale e che si vedono strappare via la possibilità di studiare nel proprio Paese la storia di quel Paese o che pur di rimanere ancorati a questa professione si vedono costretti a forme di lavoro non retribuito.

A questo proposito anche una delle più rinomate associazioni di volontariato di Roma, attiva sul territorio dal 1963, Il Gruppo Archeologico Romano, costituito sin da sempre da volontari, ha dichiarato offensivo il bando del Comune di Roma che prevedeva l’affidamento di alcuni Musei a volontari, dichiarando altresì che il Volontariato è necessario, ma dovrà essere sempre complementare e mai sostitutivo dell’organico fisso. Questi messaggi saranno arrivati, lassù, ai piani alti del potere?


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