Roma, cocciniglia sui pini, Benvenuti: “Ancora interventi sperimentali su pochi alberi e solito rimpallo Comune-Regione
“Ormai nella Capitale vi è una presenza fuori controllo della “cocciniglia tartarugata”, nome scientifico è Toumeyella parvicornis, sugli alberi più caratteristici, il Pinus pinea, il pino comune. Una presenza iniziata dal 2018 quando vi erano solamente una limitata presenza tra Mostacciano e la Laurentina, mentre oggi, grazie alla mancanza di adeguati trattamenti fitoterapici si è passati ad una larga diffusione nell’intera città, diventando una vera e propria emergenza con l’80% dei pini colpiti. Se consideriamo poi che i pini sono 120.000 di fatto si sta mettendo a rischio ben un terzo del totale delle alberature presenti a Roma”.
E’ quanto dichiara in una nota Piergiorgio Benvenuti, responsabile della Consulta Ambiente di Forza Italia a Roma e Presidente del Movimento Ecologista Ecoitaliasolidale.
“Attualmente – prosegue Benvenuti – vi sarebbe solamente un programma sperimentale del Comune di Roma su 200 pini in zona Aventino – Circo Massimo con 4 diverse tipologie di interventi: endoterapia, lavaggio della chioma, potatura di rimonda e bioattivazione del suolo, di fatto si sta navigando nel buio ed i pini continuano a morire. Di ben altra efficacia gli interventi , sempre a Roma, nel territorio del Vaticano dove sono stati realizzati trattamenti di endoterapia che hanno prodotto esiti estremamente positivi e risolutivi.
Ora ci si domanda come mai il Servizio Fitosanitario regionale non ha emanato le linee guida e come mai l’amministrazione capitolina guidata dalla Sindaca Raggi è rimasta inerte sino ad oggi rispetto a tale diffusione.”
“C’è di più, è a rischio anche il patrimonio arboreo della storica Villa Borghese, non solamente per il Pino, ora anche per i lecci colpiti dalla presenza di un coleottero, il Cerambyx cerdo che di fatto crea delle cavità nel tronco sino a far morire le piante. Anche in questo caso –ricorda Benvenuti- servirebbe un adeguato e tempestivo monitoraggio per verificare costantemente il diffondersi dell’insetto.”
“Ai nostri appelli che da tempo stiamo lanciando l’unica cosa che è evidente – conclude Benvenuti – l’inerzia ed il silenzio da parte dell’amministrazione guidata dalla Sindaca Raggi
Ggfmorelli@alice.it
1 Dicembre 2020 alle 10:31
Carissimo se la Raggi non sente gli appelli… Prova ad aumentare il volume degli “appelli” se non sente ancora e ha problemi di udito e allora sarebbe bene andare in Campidoglio con le trombe, se non sentira’ancora vada a casa. A Roma di sordi… Gia’ce ne sono troppi!!!