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Roma-Inter 1-3, le pagelle

Icardi mattatore, seguito da Perisic. Nainggolan il migliore della Roma seguito da Perotti. Male la difesa giallorossa dopo il crollo della squadra

ROMA-INTER 1-3
ROMA:
Alisson 6: un intervento prodigioso su tiro di Icardi con la palla vista solo all’ultimo, ma sulla prima rete dell’Inter ha delle responsabilità
Jesus 5: parte molto bene difendendo con le unghie e i denti la sua zona. Si arrangia come può quando viene pressato, ma nel crollo del finale, senza più la protezione di Defrel, diventa una facile preda di Perisic e va in bambola
Fazio 5: anche lui parte molto bene, giocando alla perfezione sugli anticipi e disimpegnosi ottimamente grazie ai suoi piedi educati. Purtroppo gli ultimi venti minuti sono una debacle totale
Manolas 5: si perde Icardi in occasione del primo gol e a parte qualche bel recupero palla sembra quello meno edotto dagli insegnamenti di Di Francesco
Kolarov 5,5: la sua esperienza e tecnica gli permettono una certa esuberanza nel gioco. Un suo tiro da fuori area prende il palo a portiere battuto. Poi c’è il calo graduale ma consistente  nella ripresa
Strootman 6: onnipresente per 70 min, la macchina del centrocampo, poi anche lui nel finale crolla abbandonando il filtro sulla mediana
De Rossi 5,5: prestazione un po’ oscura, troppo schiacciato sulla difesa. Stremato nel finale
(83′ Ünder) s.v. qualche spunto interessante
Nainggolan 7: non molla mai, l’unico fino alla fine. Regala nel primo tempo l’assist per il gol di Dzeko, poi abile e gagliardo a giocare a tutto campo e a essere pericoloso fino all’ultimo, nonostante i compagni avessero già mollato. Un suo gran tiro da fuori area prende palo gridando vendetta
Defrel 6: il suo è più un lavoro di copertura sulla fascia che fa bene e che permette al Ninja di sganciarsi con più libertà. Esce un po’ malconcio non demeritando
(62′ El Shaarawy) 5: perde l’occasione per segnare il raddoppio romanista. Poi nulla più non garantendo nemmeno il lavoro di sacrificio che svolgeva Defrel
Dzeko 6: segna un gol stupendo che gela Spalletti e compagni. Ma poi cala lentamente e inesorabilmente scomparendo quasi nel finale
Perotti 6,5: inarrestabile sulla sinistra, è la vera chiave di volta del match, soprattutto se quel suo tiro magico fosse finito in rete anziché prendere l’incrocio dei pali, e soprattutto se l’arbitro o la Var gli avessero concesso il meritato rigore per atterramento in area. Alla fine boccheggia e non riesce a recuperare a centrocampo per fermare le ripartenze interiste
(91′ Tumminello) s.v.
Allenatore: Di Francesco 5: per 70 minuti vince tatticamente e ai punti contro il collega e predecessore sulla panchina giallorossa. La sua squadra è sfortunata a prendere tre pali e a incappare nell’incompetenza di Irrati e di Orsato di Schio, ma non ha scuse quando non capisce il momento del dopo rigore negato, con una squadra che da circa vent’anni non subiva una rimonta e una sconfitta del genere. La difesa dispersa a 40 metri dalla porta con il resto della squadra non più in grado di fare filtro. Sostituire Defrel con El Shaarawy e non con Pellegrini è stato un errore e Spalletti sornione ringrazia

INTER: Handanovic 6; D’Ambrosio 5,5, Miranda 6, Skriniar 5, Nagatomo 6 (56′ Dalbert 6,5); Vecino 7, Gagliardini 5 (46′ Joao Mario 6); Candreva 5,5 (84′ Cancelo s.v.), Borja Valero 6,5, Perisic 7,5; Icardi 8,5. All: Spalletti 6,5

Arbitro: Irrati 4,5: l’arbitro e Orsato, direttore della Var, la combinano grossa, il primo non vedendo il rigore e chiedendo l’intervento dell’altro e il secondo non intervenendo quando il nuovo strumento tecnologico deve essere usato proprio in questi casi

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