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Roma-Inter 4-2, i giallorossi calano il poker

Continua la corsa giallorossa verso la vetta che rimane a 3 punti

È un ‘botta e risposta’ la sfida disputata all’Olimpico ieri sera 30 novembre. Un botta e risposta in campo con l’Inter che dopo essere andato sotto ha recuperato ben due volte replicando prima a Gervinho con Ranocchia, poi ad Holebas con l’ex Osvaldo arrendendosi sul finale ad un Pjanic finalmente ritrovato. Ma soprattutto un botta e risposta a distanza tra Roma e Juve: alla perla di Pirlo, che regala alla Juventus al 93′ minuto la vittoria di un equilibrato derby di Torino, risponde, più o meno nello stesso minuto di gioco, a qualche ora di distanza, Miralem Pjanic, che con una prodezza su punizione sigla nel recupero una vittoria che pochi minuti prima i suoi stessi piedi avevano propiziato.

pjanica-roma-Garcia affronta Mancini con il suo 4-3-3 classico: ritrova finalmente sulla fascia destra Maicon, ex della sfida, al quale affianca la coppia di centrali che a Mosca avevano disputato una buona gara: Manolas e Astori, e Holebas, preferito a Cole. A centrocampo non c’è De Rossi che parte dalla panchina: spazio quindi a Pjanic, Keita e Nainggolan. In attacco la scelta ricade ancora una volta su Ljajic e Gervinho che accompagnano l’inamovibile Totti.

Mancini risponde con un impavido 4-2-3-1 con Medel e M’Vila mediani, e sulla trequarti il trio Guarin Palacio Kuzmanovic a sostegno dell’unica punta Osvaldo.

I giallorossi partono forte e sono, subito, pericolosi con un’iniziativa di Maicon sulla destra che non raggiunge Gervinho per una buona chiusura difensiva nerazzurra e un’azione personale di Nainggolan che conclude in modo impreciso.

L’occasione migliore capita sui piedi di Ljajic al 19′, che si fa respingere da Handanovic un destro dal limite a seguito di una buona ripartenza romanista. Il gol arriva due minuti dopo quando il solito Ljaijc mette dentro uno splendido pallone dalla sinistra che Gervinho appoggia in rete ritrovando il gol dopo mesi di digiuno.

L’Inter si rende pericolosa con Kuzmanovic al 25′ ma De Sanctis, attento, mette in angolo. Ma il pareggio arriva al 36′: calcio d’angolo dalla sinistra e colpo di testa di Ranocchia che va altissimo e insacca alle spalle del 26 giallorosso. Occasione sul finale di primo tempo per Gervinho che non concretizza l’ennesimo assist del compagno serbo; si va all’intervallo sull’uno a uno.

Il secondo tempo è ancora più entusiasmante. Non sono passati nemmeno due minuti quando una percussione di Holebas, che salta Campagnaro e Ranocchia, si conclude con un sinistro a incrociare che fulmina Handanovic e fa due a uno. Si tratta del primo gol del terzino sinistro in maglia giallorossa.

L’Inter reagisce e si rende pericolosa con una semi rovesciata del fischiatissimo Osvaldo che si spegne sul fondo. È lo stesso ex però a firmare il pareggio qualche minuto più tardi: l’altro ex Dodô mette al centro un buon pallone che il centravanti spinge in rete col mancino sotto gli occhi dei propri tifosi. Corsa sotto il settore ospiti ed esultanza provocatoria nei confronti di un Olimpico che gli risponde per le rime e non gli darà pace fino al termine del match.

Ma la gioia nerazzurra si esaurisce presto. Tre minuti dopo per l’esattezza, mischia in area e gol di Pjanic che mette dentro il gol del tre a due tra le proteste interiste per un presunto fallo di Holebas su Guarin, che culminano con l’espulsione di Mancini.

Le occasioni continuano a fioccare, sotto la pioggia incessante che bagna l’Olimpico. Prima Nainggolan sfiora l’eurogol, poi Kovacic prova a farsi pericoloso, infine Iturbe, che ha preso sul finale il posto del capitano, va vicino al 4-2 per ben due volte.

A mettere il sigillo sui tre punti però ci pensa Pjanic, in pieno recupero, con una punizione magistrale che fa esplodere l’Olimpico e ‘regala’ a Mancini la sua prima sconfitta alla guida dell’Inter-bis.

ROMA-INTER 4-2
MARCATORI: Gervinho (R) al 21′, Ranocchia (I) al 36′ p.t.; Holebas (R) al 2′, Osvaldo (I) al 12′, Pjanic (R) al 15′ e 47′ s.t..
ROMA (4-3-3): De Sanctis; Maicon, Manolas, Astori, Holebas; Pjanic, Keita (dal 18′ s.t. De Rossi), Nainggolan; Gervinho, Totti (dal 39′ s.t. Iturbe), Ljajic (dal 18′ s.t. Florenzi). (Skorupski, Somma, Yanga-Mbiwa, Strootman, Emanuelson, Cole, Paredes, Destro, Borriello). All. Garcia.
INTER (4-3-3): Handanovic; Campagnaro, Ranocchia, Juan Jesus, Dodò (dal 37′ s.t. Icardi); Medel (dal 37′ s.t. Obi), M’Vila (dal 22′ s.t. Kovacic); Guarin, Palacio, Kuzmanovic; Osvaldo (Carrizo, Berni, Andreolli, Mbaye, D’Ambrosio, Khrin, Donkor, Bonazzoli). All. Mancini.
ARBITRO: Mazzoleni di Bergamo.
NOTE: Espulso Mancini al 17′ s.t.. Ammoniti: Ranocchia (I), Keita (R) e Palacio (I) per gioco scorretto, Guarin (I) per proteste. Angoli: 7-4. Recuperi: 2′ p.t., 3′ s.t..

Le pagelle di Gianluigi Polcaro

ROMA 
De Sanctis 7: Un miracolo sul colpo di testa di Kusmanovic, poi un’altra bella parata nella ripresa. Sui gol non è colpevole. Ritorna sui suoi livelli e fa una buona gara;
Maicon 6,5: Grande intensità, i compagni lo cercano e gli avversari lo temono. Primo tempo molto avanzato, crea grandi difficoltà alla difesa nerazzurra. Nella ripresa si vede che è sofferente, ma stringe i denti e, come suole dire lui, gioca con la faccia, ovvero da fermo, con la sua tecnica e con la personalità riuscendo a tenere in scacco sempre due tre avversari alla volta;
Manolas 6,5: Dalle sue parti non si passa, sempre puntuale negli interventi di pulizia dell’area;
Astori 5,5: Gioca un calcio di buona tecnica, ma troppo compassato. Non sembra molto brillante. Si fa sorprendere sul gol di testa di Ranocchia;
Holebas 7: Parte un po’ imbarazzato, badando più a conservare la posizione che a spingere e gli interisti provano spesso a giocare sulle sue; titubanze. Poi nella ripresa prende coraggio e si inventa un’azione ubriacante coronata da un gol potente e tecnico, imparabile per Handanovic;
Pjanic 8,5: L’eroe della giornata con due gol vincenti e bellissimi. Prestazione impeccabile, è il solito protagonista del fitto fraseggio dei centrocampisti giallorossi. Non sbaglia un appoggio. Poi nella seconda metà della ripresa si inventa i due gol, il primo a chiudere l’azione iniziata da Gervinho, il secondo con una punizione magistrale;
Keita 6,5: Il professore si prende il centrocampo dettando i tempi di gioco. Qualche difficoltà sui contropiedi dei nerazzurri, ma ci mette la giusta esperienza. Cala nella ripresa e DDR lo rimpiazza;
(63′ De Rossi) 6: Nella consueta posizione da tappo davanti alla difesa toglie non poche grane al reparto arretrato un po’ in sofferenza;
Nainggolan 7,5: Per ora è un giocatore insostituibile. Corre per tutti e dà la spinta per far ripartire la squadra. Sfortunato sotto porta, ma ha la capacità di svolgere a tutta forza entrambe le fasi di gioco. Imbattibile anche nelle azioni individuali;
Gervinho 8: Oltre al gol, le sue galoppate ritornano a essere determinanti. Si porta a spasso l’intera difesa avversaria sfiancandola. Sempre pericoloso è l’ideatore del gol del 3-2;
Totti 7: Grande gara sia dal punto di vista tecnico che atletico. Corre ovunque dando una mano a tutti i reparti. I suoi cambi di gioco, con lanci da quaranta metri, sono una manna per i compagni. È il direttore d’orchestra, che permette ai tanti solisti della squadra di fare un gioco corale. Il Capitano è ancora il numero uno;
(86′ Iturbe) 6,5: Pochi minuti ma due azioni ficcanti che mettono in seria difficoltà la difesa interista, sfiorando il gol nella seconda azione;
Ljajic 6,5: Terza buona partita consecutiva. La continuità gli fa acquisire sicurezza. Bravo anche a difendere, come ha sempre fatto, ma ormai sembra essersi sbloccato anche nelle azioni d’attacco. Assistman del gol di Gervinho, ottimo il fraseggio di grande tecnica con Pjanic e compagni;
(63′ Florenzi) 6: Meno preciso nelle azioni individuali, ma contributo prezioso in copertura e in ripartenza a sostegno di Maicon.

All: Garcia 7: Non solo schiera la migliore formazione, dando continuità agli stessi interpreti, primo fra tutti Holebas, ma azzecca i cambi al momento giusto riequilibrando una squadra un po’ in sofferenza. I problemi ci sono, ma Garcia sa mascherarli bene, pur sapendo che ci vorrà un po’ per lavorarci sopra, infortuni permettendo.

INTER

Handanovic 6; Campagnaro 5,5, Ranocchia 6,5, J. Jesus 5, Dodò 6 (82′ Icardi s.v.); Medel 6 (82′ Obi s.v.), M’Vila 5 (67′ Kovacic), Kuzmanovic 6; Guarin 6; Palacio 5, Osvaldo 6,5. All: Mancini 6,5.

Arbitro – Mazzoleni di Bergamo 6: Forse un rigore per parte non concesso, ma alla fine una direzione non invasiva che asseconda la vivacità della gara. Generosa l’espulsione di Mancini.


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