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Roma ricorda Aldo Tozzetti nel decennale della morte

Protagonista di tante battaglie per la casa ed il diritto di residenza. Tanti i cittadini intervenuti alla cerimonia del 19 gennaio a Colli Aniene

1- la Sala Convegni del Centro Sacro Cuore; 2- Carpaneto e Borgna; 3- l’intervento di Rodolfo Carpaneto; 4- l’intervento di Gianni Borgna.

Venerdì 19 gennaio, in un tiepido e sereno pomeriggio quasi primaverile, sono stati in tanti a gremire la Sala Convegni del Centro Sacro Cuore in via Bardanzellu 83 a Colli Aniene. C’erano Gianni Borgna (ex Assessore alla Cultura e ora presidente della Fondazione “Musica per Roma”) e Giulio Bencini (presidente del Consorzio AIC), c’erano Rodolfo Carpaneto (presidente dell’Associazione Tozzetti) e Vincenzo Luciani (direttore di Abitare A), c’erano sindacalisti e consiglieri provenienti dal Campidoglio e dai Municipi di periferia, ma soprattutto c’erano tanti, semplici, commossi cittadini, non solo over 50, ma anche giovani, che hanno voluto omaggiare l’indimenticato Aldo Tozzetti.

Scomparso il 7 gennaio 1997, storico leader delle lotte per il diritto alla casa e alla cittadinanza, Tozzetti rimane nell’immaginario collettivo il difensore dei baraccati, il principale artefice dell’eliminazione delle baracche. Ex consigliere comunale capitolino, poi eletto deputato in Parlamento, da sempre militante del P.C.I. e segretario generale del Sunia, a Tozzetti vanno attribuiti l’approvazione da parte del Consiglio comunale nel Piano regolatore generale della legge 167, che prevedeva interventi nelle aree di 82 borgate, permettendo così di dotare quelle aree di servizi pubblici e zone verdi, l’approvazione della legge 10 (norme per l’edificabilità dei suoli), la legge 392 sulla disciplina delle locazioni degli immobili urbani (equo canone), la legge 457 “piano decennale per l’edilizia residenziale pubblica”.

"Grazie a Luigi Petroselli – ha affermato Gianni Borgna –  ho avuto modo di conoscere personalità come Aldo Tozzetti, capipopolo che avevano condotto tante battaglie di massa, per la casa e per le periferie. Per noi giovani, preparati ma con poca esperienza, entrare in contatto con queste persone fu una grande scuola. Purtroppo oggi ci sono poche persone come Tozzetti, sono cambiati i tempi".
“Le battaglie di Tozzetti furono lungimiranti – ha detto Rodolfo Carpaneto – e mai come oggi risultano attuali, perché gli immigrati suburbani e meridionali di ieri, con i loro drammi e le risorse e la voglia di riscatto, sono le migliaia di cittadini rumeni, indiani, arabi di oggi”.


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