Non si costruirà più lungo il “lago” di Largo Preneste

Palmieri: Comune e Municipio sono contrari a nuovi progetti di edilizia residenziale nella zona
Redazione - 12 Dicembre 2013

In molti non conoscono l’esistenza di quello che è stato ribattezzato “il lago di Largo Preneste”, sorto tra le macerie dell’ex fabbrica Snia Viscosa. Si tratta di uno specchio d’acqua di 10 mila mq situato a due passi dal Pigneto, creatosi circa vent’anni fa nel corso di imponenti (e poco regolari) lavori di edilizia.

Tutto ha inizio nei primi anni novanta e il nome da ricordare è quello di Antonio Pulcini, noto costruttore romano e proprietario dell’area dell’Ex Snia Viscosa, terreno sul quale ha intenzione di edificare un mega centro commerciale. Durante gli scavi per costruire i parcheggi interrati accade l’imponderabile: a causa del danneggiamento di alcune tubature una gran quantità di acqua affiora in superfice sommergendo anche parte della fabbrica dismessa. Nasce così il laghetto dell’ex Snia che, rigenerato regolarmente dalla falda sotterranea, fa rinascere a nuova vita la flora e la fauna circostanti.

Dopo un oblio di due decenni alcune associazioni attive nel quartiere (Csoa ex Snia, Wwf, Cdq Pigneto-Prenestino) vengono a conoscenza di un nuovo progetto edilizio e temendo il peggio si mobilitano per salvare l’area verde. Complice il passaparola sul web, la notizia fa il giro del quartiere e non solo.

In seguito alle ripetute proteste dei comitati il Presidente del V Municipio Giammarco Palmieri ha chiesto lumi in Campidoglio. “Ho incontrato la settimana scorsa l’Assessore alle Periferie Paolo Masini e mi ha confermato che il bando relitti urbani è definitivamente nel cassetto” ci spiega, aggiungendo poi che Comune e Municipio sono contrari a nuovi progetti di edilizia residenziale nella zona.

Macelleria Colasanti

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  1. Ma???? Scusate l’ex snia sorge vicino a via “dell’acqua bullicante” che in origine era via dell’acuq BRULICANTE ossia acqua non ftatica ma in movimento; questa strada in direzione di Torpignattara si unisce con “La Maranella” in origine marrana ossia fossato pieno d’acqua. Ora, che i lavori citati nell’articolo abbiano aggravato la situazione, è possibile, ma che nel sottosuolo di tutta la zona ci fosse il passaggio di acqua abbondante lo sanno pure i bambini!!!! Mo che ci sia un “lago” sorto dalle macerie di recente significa davvero insultare l’intelligenza dei tanti anziani del quartiere e di tanti giovani che, nonostante l’età, magari grazie a nonni e genitori sono ampiamente consapevoli che l’acqua lì c’è sempre stata e non è una cosa di adesso.

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