Tiburtino III, 21 giugno 2023, I have a dream
Festa della musica nelle strade del quartiere dedicate a musicisti celebriNoi poeti siamo degli inguaribili sognatori. Ed ecco il sogno che coltivo da tempo e che ricorre in prossimità del 21 giugno, ad ogni festa della Musica. Perciò “io nel pensier mi fingo” come direbbe Leopardi (il poeta è un fingitore, dice giustamente Pessoa) di vedere realizzata una Festa della Musica, di livello europeo, a Tiburtino III. Sì a Tiburtino III, dove ci sono vie dedicate a grandi Musicisti e che Musicisti.
Ecco l’elenco
Bach Johann Sebastian largo via – Tra via Mozart a via del Badile
Bartok Béla via – da via Mozart senza uscita
Borodin Aleksandr piazza – collegata con via Schubert senza uscita.
Brahms Joannes piazza – da via Claude Debussy senza uscita
Debussy Claude via – da piazza Santa Maria del Soccorso strada senza uscita.
Mozart Wolfgang Amadeus via – da via della Vanga a largo Johann Sebastian Bach.
Schubert Franz Seraph Peter via – da via Wolfgang Amadeus Mozart, strada senza uscita.
Sibelius Jean via – da via Wolfgang Amadeus Mozart, strada senza uscita.
Wagner Richard via – da via Claude Debussy a largo JohannSebastian Bach
Ebbene, vi descriverò sinteticamente in termini decrescenti alcuni di questi sogni che coltivo da lunghissimi anni.
Innanzitutto ecco il sogno più ambizioso
Con il patrocinio e il il contributo della Comunità europea, delle ambasciate di riferimento dei musicisti appena citati, della Regione Lazio, del Comune di Roma, del Municipio IV e di numerosi sponsor danarosi, organizzare un concerto con alcune delle migliori orchestre italiane e con brani dei suddetti Musicisti per l’intera giornata del 21 giugno nelle vie di Tiburtino III. Previsti anche approfondimenti di divulgatori musicali e video dei Musicisti proiettati. Ho sognato anche interventi atti a restituire, nella festosa circostanza, decoro alle vie sopra indicate, almeno come quando il papa si avventura a visitare quartieri periferici. E ancora, istituzione permanente in uno dei fabbricati vuoti dell’edilizia popolare, ma ristrutturati a tale scopo, di una Casa della Musica gestita dall’associazione locale Anton Rubinstein. Apposizione sule targhe stradali di un Qrcode (ad opera di Sogester) con biografie, anzi BiograVie dei Musicisti e il link di un brano significativo di ognuno di loro.
Vi risparmio i sogni intermedi e precipito in quello più micragnoso
Con la consulenza degli amici Luigi e Sara Matteo, Francesco Sirleto, Henos Palmisano realizzare gratuitamente da parte di volontari di un DVD con incisi i brani dei Musicisti di cui sopra e, in assenza di finanziamenti di Regione, Comune, Municipio IV, farsi prestare macchina munita di altoparlanti e girare e sostare per le vie del quartiere Tiburtino III, facendo risuonare le musiche dei celebri autori e consegnare agli eventuali ascoltatori incuriositi, un opuscoletto con le biografie dei celebri musicisti ai quali sono state dedicate alcune vie del Tiburtino III
I musicisti delle vie di Tiburtino III
In attesa di quanto sopra, per ora, grazie a BiograVie di Sogester ecco qualche sintetica notizia sui nostri amati musicisti, abbandonati e negletti, come e più degli abitanti di Tiburtino III.
Johan Sebastian Bach
Bach Johann Sebastian largo via – Tra via Mozart a via del Badile
Largo dedicato al grande compositore tedesco Sebastian Johann Bach nato a Einsenach il 14 marzo 1685 e deceduto a Lipsia il 28 luglio 1750. Avviato alla musica dal fratello maggiore inizia a studiare in tenera età l’organo e il clavicembalo. Nel 1700 si trasferisce a Luneburg, dove entra a far parte del coro della Michaeliskirche (Chiesa di San Michele) come soprano. Dopo essere stato per poco tempo violinista presso la corte di Sassonia-Weimar, nel 1703 diviene organista titolare di S. Bonifacio ad Arnstadt e, in breve tempo, diventa famoso. Bach si stabilisce a Weimar e qui compone un gran numero di pezzi per organo e le Cantate, poco apprezzate dai contemporanei, che lo stimano moltissimo come organista, seguendo in massa i concerti che tiene dal 1713 al 1717 a Dresda, Halle, Lipsia e in altri centri.
Nel 1717 assume la carica di maestro di cappella alla corte riformata del principe Leopoldo di Anhalt-Cothen a Kothen, con l’incarico di comporre Cantate d’occasione e musiche concertistiche. Nel 1723 si trasferisce a Lipsia e accetta il posto di Kantor nella chiesa di S. Tommaso, compone un gran numero di Cantate Sacre e le celeberrime Grandi Passioni, ritornando alla musica strumentale solo verso il 1726. Dal 1729 al 1740 Bach è direttore del Collegium Musicum universitario per il quale continua la sua opera di compositore di musica per clavicembali e musica strumentale varia.
Béla Bartok
Bartok Béla via – da via Mozart senza uscita
Béla Viktor János Bartók nato a Nagyszentmiklós il 25 marzo 1881, deceduto a New York il 26 settembre 1945, fu un compositore, pianista ed etnomusicologo ungherese. Studioso della musica popolare dell’Europa orientale e del Medio Oriente, fu uno dei pionieri dell’etnomusicologia. Attraverso la sua collezione e lo studio analitico della musica popolare, è stato uno dei fondatori della musicologia comparata, che in seguito divenne etnomusicologia. Venne educato alla musica dalla madre sin dall’età di cinque anni, a dodici anni fu seguito dal maestro L. Erkel per poi studiare pianoforte e composizione all’Accademia Reale della Musica di Budapest. Scrisse un grande lavoro orchestrale “Kossuth” in onore dell’eroe della rivoluzione ungherese del 1848.
Aleksandr Borodin
Borodin Aleksandr piazza – collegata con via Schubert senza uscita.
Strada dedicata ad Aleksandr Porfir’evič Borodin erudito e significativo compositore, medico e chimico russo, nato a San Pietroburgo il 12 novembre 1833 e deceduto il 27 febbraio 1887 nella stessa città. Borodin cresce con sua madre a San Pietroburgo, dove riceve una buona istruzione generale e si rivela da subito eccezionalmente dotato imparando oltre che diverse lingue, come il tedesco, il francese, l’italiano e l’inglese, anche a suonare il pianoforte, il flauto e il violoncello già a nove anni. A sedici anni si iscrive alla facoltà universitaria di medicina di San Pietroburgo e si laurea nel 1856. Nel 1870 compone la sua opera più importante Il principe Igor, passando ben diciassette anni a lavorare alla sua stesura, ciò nonostante al momento della sua morte rimase incompiuta.
Il Principe Igor che include le famose “danze poloviciane”, viene considerato uno dei migliori libretti operistici russi. Borodin scrisse anche numerosi testi poetici delle sue romanze, riusciva ad esprimere sentimenti ed emozioni anche con una sola frase musicale.
Johannes Brahms
Brahms Joannes piazza – da via Claude Debussy senza uscita
La piazza è dedicata al compositore tedesco, autore di sinfonie, concerti e lieder, nato il 7maggio 1833 ad Amburgo e deceduto il 3 aprile a Vienna. Si avvicina alla musica grazie al padre Johann Jakob musicista popolare polistrumentista (flauto, corno, violino, contrabbasso), sin da piccolo dimostra di avere un grande talento. Il suo primo concerto pubblico risale al 1843, quando ha solo dieci anni. I dieci anni seguenti vedono Brahms intento ad approfondire i problemi compositivi, impegnandosi nel frattempo, prima a Detmold e poi ad Amburgo come maestro di coro. L’attività concertistica di Brahms continua per circa un ventennio parallelamente all’attività di compositore e direttore d’orchestra. Nel 1854 si cimenta nel concerto per pianoforte ed orchestra, successivamente inizia le composizioni corali e per organo oltre a serenate. Tra il 1857 e il 1859 diviene maestro di cappella presso la corte del principe Lippe-Detmold. Tra il 1859 e il 1862 compone musica da camera e composizioni sinfonico-corali. Nel 1862 si trasferisce a Vienna dove diviene direttore d’orchestra. Brahms può essere considerato il continuatore di Schuman e di Beethoven.
Claude Debussy
Debussy Claude via – da piazza Santa Maria del Soccorso strada senza uscita.
Strada dedicata a Claude Debussy compositore e pianista francese, nato a il 22 agosto 1862 a Saint-Germain en Laye.
Figlio di modesti commercianti, all’età di 8 anni incontra, un’ex allieva di Chopin che lo avviò seriamente allo studio del pianoforte. Entra al Conservatorio di Parigi nel 1872 e lo frequenta per 12 anni. Nel 1884 ottiene il “Prix de Rome” e soggiorna nella Capitale per tre anni. Con il “Prélude à l’après midi d’un faune” nel 1894 arriva la sua prima grande affermazione, seguita da altre numerose conferme negli anni seguenti. Dopo il matrimonio con Rosalie Texier nel 1899 e la drammatica separazione coincisa con un nuovo rapporto con Emma Bardac, nel 1904, la sua produzione proseguì intensa fino all’ultimo, nonostante difficoltà di vario genere e i primi sintomi di una malattia incurabile. Compose opere, balletti, lavori per orchestra, pagine corali, pianistiche, vocali da camera. Tra le tante opere musicò “Le martyre de St. Sebastien” su testo di Gabriele D’Annunzio.
Morì a Parigi il 25 marzo del 1918 durante la prima guerra mondiale, mentre l’esercito tedesco bombardava la città. Il funerale si snodò lungo le strade deserte e sconquassate dai cannoneggiamenti tedeschi. Dopo un breve momento di obbligato abbandono, il mondo culturale francese lo annoverò e lo celebrò come uno dei suoi migliori rappresentanti.
Wolfgang Amadeus Mozart
Mozart Wolfgang Amadeus via – da via della Vanga a largo Johann Sebastian Bach.
Strada dedicata al celebre musicista austriaco Wolfgang Amadeus Mozart nome di battesimo: Johannes Chrysostomus Wolfgangus Theophilus Mozart, nato il 27 gennaio 1756 a Salisburgo e deceduto il 5 dicembre 1791 a Vienna.
Già a quattro anni Amadeus suonava il violino traendo profitto dalle lezioni del padre e a sei anni scriveva le sue prime composizioni. La sua infanzia di bambino prodigio la trascorre con concerti ed esibizioni musicali tenuti da solo o accompagnato dalla sorella Nannerl in giro per diverse città e corti europee.
Tre viaggi in Italia nel 1770, nel 1771 e nel 1772 lo introducono negli ambienti artistici, ancora accompagnato dal padre ma già celebre ed acclamato esecutore noto per la sua straordinaria capacità di improvvisare. Mozart ha già al suo attivo numerose composizioni tra cui alcune sinfonie, sonate, cantate, composizioni sacre e due piccole opere. L’Italia musicale gli tributò ammirazione ed onoreficenze.
A partire dal 1773 la vita artistica di Mozart si svolge a Salisburgo in qualità di Konzertmeister presso il principe-vescovo Colloredo. Mozart trovò insopportabile l’ambiente salisburghese e il servizio presso la corte, decidendo di troncarlo nel 1781, anno in cui si trasferì a Vienna. Le spoglie di Mozart riposano in un luogo approssimativo del cimitero di San Marco di Vienna e soltanto nel 1859 fu posto, a ricordo del triste evento, un monumento funebre.
Franz Schubert
Schubert Franz Seraph Peter via – da via Wolfgang Amadeus Mozart, strada senza uscita.
Strada dedicata a Franz Seraph Peter Schubert, musicista e compositore austriaco, nato il 31 gennaio 1797 a Lichtental (Vienna) e deceduto il 19 novembre 1828 a Vienna. Quarto di cinque figli; il padre, maestro di scuola e violoncellista dilettante sarà il primo insegnante del giovane Franz Schubert. Il futuro compositore studia canto, organo, pianoforte e armonia guidato da Michael Holzer, organista e maestro del coro parrocchiale di Lichtental. Nel 1808 Schubert diviene cantore nella cappella di corte e, dopo aver vinto una borsa di studio, riesce ad entrare nell’imperialregio Stadtkonvikt di Vienna compiendo studi regolari e perfezionando la propria preparazione musicale sotto la guida dell’organista di corte Wenzel Ruczicka e del compositore di corte Antonio Salieri. Nel 1815 Schubert scrive il “Erlkönig”; alla fine del 1816 si contano già oltre 500 Lieder per voce e pianoforte. Franz Schubert muore prematuramente, a causa di una malattia venerea contratta durante il soggiorno presso la residenza estiva del conte Esterházy in Cecoslovacchia, a soli 31 anni.
Jean Sibelius
Sibelius Jean via – da via Wolfgang Amadeus Mozart, strada senza uscita.
Strada dedicata a Johan Christian Julius Sibelius, musicista finlandese, nato a l’8 dicembre 1865 Hämeenlinna e deceduto il 20 settembre 1957 a Järvenpää. Insieme a quelle di Elias Lönnrot e Johan Ludvig Runeberg, la sua figura è il simbolo musicale dell’identità nazionale finlandese. In Finlandia è conosciuto anche con il nome di Janne Sibelius. Le sue composizioni più note sono Finlandia, Valzer Triste, il Concerto per violino e orchestra, la suite Karelia e Il cigno di Tuonela, un movimento della suite Lemminkäinen.
Sibelius scrisse molta altra musica, tra cui altri pezzi ispirati al Kalevala, sette sinfonie, oltre cento canzoni per voce e pianoforte, musiche di scena per 13 drammi, un’opera, Jungfrun i tornet, inedita, musica da camera tra cui un quartetto d’archi, musica per pianoforte, musica corale e musica rituale massonica. Il grafico finlandese Erik Bruun usò Jean Sibelius come tema per la banconota da 100 marchi dell’ultima serie di tale valuta.
Richard Wagner
Wagner Richard via – da via Claude Debussy a largo JohannSebastian Bach
Strada dedicata a Richard Wagner musicista e compositore, nato il 22 maggio 1813 a Lipsia e deceduto il 13 febbraio 1883 a Venezia.
A 16 anni assiste ad una rappresentazione del “Fidelio”, ne è tanto colpito che da quel momento decide di diventare musicista. Dai disordinati studi musicali nascono le prime sonate, un quartetto d’archi e un tentativo mai completato dell’opera “Die Hochzeit”. Finalmente Wagner, nel 1830, intraprende studi più approfonditi di musica, prende lezioni di composizione da Christian Theodor Weinlig dirigente del coro di Lipsia, Il Thomanerchor, al quale dedica la sua prima composizione “Klaviersonate in B-Dur” e, l’anno dopo, prosegue gli studi all’Università di Lipsia.
Nel 1833 ottiene la nomina a direttore del coro del teatro di Würzburg, che gli offre la possibilità di ricoprire saltuariamente le cariche di direttore di scena, di suggeritore e, successivamente, di direttore d’orchestra. Il 1842 vede il vero debutto teatrale di Wagner con l’esecuzione del “Rienzi”, avvenuta a Dresda ed il successo ottenuto gli procura, l’anno seguente, la carica di Musikdirektor all’opera di corte.
Il re Ludwig II di Baviera, suo appassionato ammiratore, dal 1864, finanzia, con una cospicua rendita, il dispendioso stile di vita di Wagner e la costruzione del Festspielhauses di Bayreuth. Il Festspielhauses fu il primo Teatro dell’Opera come lo intendiamo noi oggi, con la buca per l’orchestra, la cura per i problemi dell’acustica corretta, frutto dell’attento studio architettonico e scenico di Wagner, dove ogni anno, da fine luglio fino a fine agosto, ha luogo il Festival Wagneriano.
Ormai famoso ed economicamente soddisfatto Richard Wagner si dedica ad un altro progetto: la stesura del “Parsifal”, che inizierà nel 1877 per concluderlo nel 1882 a Palermo. In seguito ad un attacco cardiaco Wagner muore a Venezia il 13 febbraio 1883 nel palazzo Vendramin, dove si era trasferito con la famiglia l’anno prima e viene sepolto a Bayreuth non lontano dal teatro a lui intitolato.
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