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Tiziana Foschi torna in teatro con lo spettacolo “Lettere di Oppio”

Dal 5 al 7 dicembre al Teatro Tor Bella Monaca e dal 9 al 14 dicembre al Cometa Off

Tiziana Foschi torna in teatro con il nuovo testo del giovane autore Antonio Pisu “Lettere di Oppio”, che debutta a Roma dal 5 al 7 dicembre al Teatro Tor Bella Monaca e dal 9 al 14 dicembre al Cometa Off.

Attrice estremamente versatile, Tiziana Foschi qui nelle vesti della protagonista, la signora Wellington, spazia dal comico al drammatico, dando corpo a una donna particolarmente intensa. Il testo di Antonio Pisu ci accompagna in un’epoca affascinante, parlandoci di dinamiche tra esseri umani eterne nel tempo. Una storia sempre attuale, narrata con taglio moderno, che fa divertire, riflettere e appassionare. Accanto a Tiziana Foschi sul palco troviamo l’autore Antonio Pisu, nei panni del giovane maggiordomo.

“Quest’anno avevo bisogno di muovere ancora la mia esistenza: i miei primi 50 anni! – afferma Tiziana Foschi – e cosa potevo regalarmi di più dinamico se non un nuovo progetto teatrale? In un periodo storico che si beffa di tutte quelle che sono state le nostre certezze, come rimanere inermi? E allora mi sono detta che la ricetta giusta per un nuovo debutto fossero “parole nuove”. O parole vecchie con nuove combinazioni. Antonio Pisu, (col quale avevo già lavorato in qualità di attore)non aveva ancora compiuto 30 anni quando mi parlò della sua commedia. Un ragazzo. A cui però interessava raccontare di un periodo storico lontano dal nostro, di una guerra tra Inghilterra e Cina che pochi conoscono, di un rapporto tra un uomo e una donna che hanno le stesse problematiche profonde della contemporaneità ..

Tiziana Foschi-Antonio Pisu Lettere di oppioMi piaceva. Poteva funzionare. Mi ha meravigliato come un ragazzo possa sentire l’urgenza di parlare della solitudine profonda tra gli esseri umani. Siamo a ridosso della rivoluzione industriale, la parola operaio si affaccia prepotentemente nella società inglese del 1860, a Londra s’inaugura la prima metropolitana e da questo momento per il mondo la parola COMUNICAZIONE sarà il vademecum del progresso. Eppure gli uomini e le donne oggi sentono quell’ancestrale solitudine ingigantirsi “ho tremila contatti e nessuno che mi abbracci”….
Ecco. Mi interessava indagare, approfondire e ancora ironizzare sulla parola comunicare.

Io in questi 50 anni ho usato tutti i mezzi che ho incontrato, la scrittura, il teatro, la televisione, a volte il cinema e la radio, molto più spesso i bar, gli scompartimenti dei treni, le veglie in campagna…ora i social. Forse un giorno gli antropologi diranno ‘l’uomo ha cercato in tanti modi un rapporto con il suo habitat, poi è entrato in face book ed ha incominciato ad esistere’. E’ una commedia dove si lavora sull’attore, sul corpo, sul non detto. Dove si suda come nei veri mestieri, finalmente”.

1860: il Regno Unito, a causa delle dispute commerciali per l’oppio, è in guerra con la Cina da diciotto anni. A Londra Margaret Wellington, una nobildonna devota ai suoi abiti eleganti, attende con ansia, ormai da diversi anni, il ritorno dal fronte del marito George. A farle compagnia, nelle sue lunghe giornate di attesa e false speranze, c’è Thomas, un giovane, cinico ma fidato maggiordomo, il cui compito è quello di rassicurare costantemente Margaret, leggendo e interpretando, in maniera piuttosto eccentrica e su richiesta della donna, la corrispondenza del marito in guerra. Quello che la signora Wellington ignora è che il marito è deceduto, ma Thomas, per paura di perdere il lavoro, le legge delle finte lettere scritte da lui stesso.

In un gioco continuo tra sogno e realtà i pensieri dei due protagonisti si scontrano, si intrecciano, si sfidano, instaurando un rapporto intimo, divertente, ironico, ma soprattutto profondo. Thomas però, sentendo il peso della menzogna, non sa come rivelare la verità alla donna di cui si è intanto innamorato. Margaret, dal canto suo, non è così candida e ingenua come sembra e a questo punto i ruoli s’invertono…
La regia è di Federico Tolardo, i costumi sono di Gisa Rinaldi, le scene di Tiziana Massaro, il disegno luci di Marco Macrini, l’organizzazione di Antonella Lepore, la produzione Vitamina T.

Info e prenotazioni: Tel 06 2010579/promozione@teatrotorbellamonaca.it


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