Tor Sapienza, ruspe in azione: parte il cantiere del nuovo deposito tram

I lavori dureranno in tutto due anni. In linea con la transizione ecologica, il deposito sarà anche energeticamente autosufficiente, grazie all’installazione di pannelli solari

C’è chi, passando in via Gino Severini in questi giorni, si è fermato a guardare i primi mezzi a lavoro. Ruspe che scavano, operai che misurano e segnano il terreno: è ufficialmente iniziata la costruzione del nuovo deposito tram di Tor Sapienza, un’opera attesa da quasi vent’anni.

Un progetto fondamentale per il futuro del trasporto pubblico romano, che ora inizia finalmente a prendere forma.

Le prime fasi, avviate nei giorni scorsi, riguardano lo sbancamento dell’area e le indagini preliminari del sottosuolo. Ma già da queste attività si percepisce la portata dell’intervento: su sei ettari di superficie, sorgerà una struttura capace di ospitare fino a 90 nuovi tram, con tanto di officine centrali e impianti di manutenzione. Un vero e proprio cuore pulsante per la mobilità elettrica della Capitale.

Ad annunciare l’avvio dei lavori è stato l’assessore alla Mobilità, Eugenio Patanè, che ha condiviso sui social le prime immagini dal cantiere. Uno snodo strategico che servirà la nuova tranvia Togliatti – dal valore di 93 milioni di euro – i cui lavori sono cominciati lo scorso marzo. Il deposito diventerà il fulcro della “cura del ferro” lanciata dalla giunta Gualtieri.

Dietro a questo cantiere, però, c’è una storia lunga e tortuosa. Del deposito di via Gino Severini se ne parla dal 2005. Già nel maggio 2006 era stato stipulato un primo contratto d’appalto con un consorzio di imprese.

Foto: Eugenio Patanè

Ma nel 2012, l’Atac ha revocato tutto, cancellando l’aggiudicazione e bloccando l’opera. Per anni, il progetto è rimasto in un cassetto. Poi, l’accelerata: con la nuova amministrazione capitolina, è stato riconsiderato come tassello essenziale per rivoluzionare il trasporto urbano su ferro.

A febbraio 2024, il primo bando è andato deserto. Ma ad ottobre è arrivata la svolta: il cantiere è stato assegnato in via definitiva, per un importo complessivo di 115 milioni di euro. I lavori sono stati affidati all’associazione temporanea di imprese composta da Conpat Scarl e Consorzio Stabile Energos.

Il progetto prevede non solo lo spazio per i tram, ma anche infrastrutture moderne: un raccordo a doppio binario che collegherà il deposito a viale Palmiro Togliatti, la realizzazione di una nuova rotatoria tra via Severini, via Campigli e piazza Pino Pascali, oltre alla creazione di locali tecnici, portineria e spazi per la manutenzione.

In linea con la transizione ecologica, il deposito sarà anche energeticamente autosufficiente, grazie all’installazione di pannelli solari.

Il cronoprogramma parla chiaro: due anni di lavori per completare un’opera che potrebbe cambiare il volto del trasporto pubblico nell’area est di Roma. Questa volta, il traguardo sembra davvero vicino.


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Un commento su “Tor Sapienza, ruspe in azione: parte il cantiere del nuovo deposito tram

  1. AVANTI TUTTA SUBITO SU LINEA D, A1 PER ROMA MONTE MARIO FS,A2 PER ACQUAFREDDA E LINEA M METRO LEGGERA CORVIALE-CIRCONVALLAZIONE CORNELIA (INCONTRANDO LINEA TVA)

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