Villa De Sanctis da quartiere modello al degrado
Con poche risorse e tanta incapacità si sta massacrando un quartiere, Villa De Sanctis. Un quartiere riconosciuto da tutti i cittadini del V Municipio un modello da seguire, in questi ultimi 10 anni è scaduto verso un degrado che è sotto gli occhi di tutti.
Un Piano di Zona nato grazie al mondo cooperativistico che ha fatto proprie le soluzioni urbanistiche frutto del progetto del’Arch. L. Quaroni. Il quartiere Casilino, noto a tutti come “Casilino 23”, dal nome del piano di zona, si trova all’interno del quinto municipio di Roma, in un’area compresa tra la consolare Casilina, viale della Primavera, via Lombardi Romolo e via dei Gordiani verso Ovest. Quest’ultima separa la zona dal parco urbano Villa De Sanctis, il cui nome è stato recentemente esteso anche al quartiere per volontà degli abitanti stessi.
Prima della sua costruzione il terreno versava in uno stato di completo abbandono, occupato abusivamente da demolitori di auto, vecchi casali e baracche, analogamente ai vicini quartieri del Mandrione e del Pigneto raccontati da Pasolini.
Successivamente l’area venne scelta per lo sviluppo di uno dei 16 Piani di zona del programma biennale di attuazione del Piano per l’Edilizia Economica e Popolare (PEEP) del 1964, regolamentato dalla legge 167 del 1962. Lo schema del progetto dell’area è composto da ventinove edifici ordinati “a ventaglio. Purtroppo negli ultimi dieci il quartiere ha subito una pesante involuzione. Ha infatti perso servizi importanti come l’Ufficio Postale, un centro prelievi ematici privato, il Centro Sociale Anziani, il Centro Sportivo Polivalente di via O. Petrini, il Centro Culturale che via via sono venuti per varie ragioni a mancare, creando notevoli disagi ad una popolazione che sta lentamente invecchiando. Per non dimenticare poi la chiusura del Consultorio Familiare di via Casilina 711. La fotografia attuale parla della presenza di un Mercato Rionale, del Centro Commerciale Primavera, di un Supermercato e di un Asilo nido e di scuole materna, elementare e media.
Nella fase di crescita il quartiere ha vissuto stagioni in cui è stata realizzata una piazza diventata centro centro nevralgico della comunità cittadina, la nascita del parco di Villa De Sanctis, il giardino Camilli, la limitazione del traffico di attraversamento su via Romolo Balzani fino alla Casilina, creando a compensazione l’incrocio di viale della Primavera-Casilina, con l’allargamento dei marciapiedi su gran parte del quartiere e la contestuale messa in sicurezza dei pedoni, con l’installazione di moltissimi parapedoni e la realizzazione di alcune piastre stradali di rallentamento della velocità, con la sistemazione di alcuni spazi urbani come su via Valentino Banal e la “rotonda” di via dei Gordiani e infine la trasformazione di tutte le strade del quartiere a Zona 30.
Poi l’involuzione e la trascuratezza patite con le ultime ultime Amministrazioni municipali hanno impoverito il quartiere e questo nonostante un paio di incontri che i cittadini e il CdQ hanno avuto con il Presidente Mauro Caliste e alcuni Assessori della sua Giunta.
Dei poco più di 10.000 residenti oggi i più penalizzati sono i bambini e gli anziani che nello svolgere la funzione di nonni non riescono più nemmeno a far giocare i nipotini su una semplice altalena e che per farlo debbono recarsi in trasferta nientemeno che a piazza dei Gerani dove il Comune , ma soprattutto la Rete d’impresa Castani vincendo un Bando Regionale uniti e con il contributo di sponsor ha realizzato un’area giochi super attrezzata per bambini. Come detto il CSA è chiuso da circa tre anni e agli anziani non rimane che recarsi al Centro Anziani Sandro Pertini in via degli Aceri.
Non è accettabile che questi elementari servizi non siano più disponibili per gli abitanti di un quartiere di oltre 10mila anime e soprattutto non è giusto aver eliminato giochi come al giardino Camilli o al Parco di Villa de Sanctis dove ne è prevista la sostituzione per però tarda ad avvenire. I cittadini di Villa De Sanctis chiedono di essere ascoltati e soprattutto avere risposte e alle richieste per bambini e anziani si aggiunge quella per la lotta al degrado dovuto soprattutto alle erbe infestanti, alla potatura degli alberi che Impediscono addirittura il passaggio della luce dei lampioni stradali e infine del l’ammaloramento dei marciapiedi e delle sedi stradali. Insomma, appare indispensabile un confronto pubblico da tenere ad esempio presso la Casa della Cultura di via Casilina, va ricucita la distanza ormai più che evidente tra l’Istituzione Locale e i Cittadini.
Ha collaborato all’elencazione delle problematiche anche il consigliere Massimo Piccardi.