Vinòforum 2025 sarà nella prestigiosa Piazza di Siena

La 22 edizione, nel cuore verde di Roma, dall'8 al 14 settembre. L'annuncio nella conferenza stampa in Campidoglio

Mercoledì 19 marzo 2025 si è tenuta, presso la Sala della Protomoteca in Campidoglio, la conferenza stampa con una importante novità: la ventiduesima edizione di Vinòforum si terrà per la prima volta nel mese di settembre, ma con un’anticipazione nel mese di giugno sulla Terrazza Caffarelli.

La conferenza stampa è stata condotta da Stefano Carboni, docente all’Università Tor Vergata, che, dopo una breve introduzione, ha subito dato la parola al CEO Emiliano Venuti.

“Organizzare Vinòforum a settembre e in una location così importante e romantica – ha affermato il CEO Emiliano De Venuti – è una scelta fatta prendendo in considerazione il valore aggiunto che questo mese potrà portare alle strategie di ampliamento commerciale delle aziende partecipanti. La programmazione 2025/2026 ci permetterà di rafforzare le sinergie già create con le istituzioni, gli enti e tutti gli importanti player del territorio. Il nostro obiettivo è sempre stato quello di supportare le aziende vitivinicole e gastronomiche italiane e, al tempo stesso, predisporre contenuti su misura in grado di soddisfare le esigenze di operatori, stampa di settore e appassionati. Oltre al business, non dimentichiamo che Vinòforum ha sempre lavorato per promuovere un consumo responsabile del vino, argomento di grande attualità oggi che l’Unione Europea ha avviato un importante percorso normativo volto a ridurre il consumo dannoso dell’alcol, senza per questo demonizzare il vino, soprattutto quello di qualità. Il biennio si articolerà in una serie di appuntamenti strategici…alziamo l’asticella – ha aggiunto De Venuti – partendo a giugno con Vinòforum Class, evento dedicato agli operatori del settore, con 300 buyer tra i più importanti della regione, che si terrà sulla Terrazza Caffarelli. Nel 2026 si tornerà al Circo Massimo, sperando di avere lo stesso successo dell’anno scorso. Questi i numeri del 2024: 80.000 visitatori, 19.650 operatori del settore, 800 aziende e 75 chef e maestri pizzaioli, che, indubbiamente fa di Vinòforum il più grande evento sul vino (e non solo n.d.r.) del Centro-Sud Italia”.

La conferenza stampa, gremita di giornalisti e operatori del settore, è proseguita con la dichiarazione di Massimiliano Raffa, Commissario Straordinario Arsial – Agenzia Regionale per lo sviluppo e l’innovazione dell’agricoltura del Lazio: “La Regione Lazio sta investendo molto sugli eventi come Vinòforum; è una regione dove la cultura del vino è radicata, dinamica e proiettata verso il futuro…Eventi di prestigio come Vinòforum rappresentano un’opportunità strategica per le imprese del nostro territorio, consentendo loro di affermarsi su mercati sempre più competitivi e di valorizzare l’identità produttiva regionale. Roma, oltretutto, con la sua risonanza internazionale, è il palcoscenico ideale per promuovere il nostro settore vitivinicolo e la scelta di spostare a settembre nella prestigiosa Villa Borghese sarà un’ulteriore occasione per far conoscere meglio i nostri prodotti”.

Presente anche Sabrina Alfonsi, Assessore all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo Rifiuti di Roma Capitale, che ha affermato: “Vinòforum, è uno degli appuntamenti dove far apprezzare la Roma agricola, visto che è stata premiata dalla commissione europea per il recupero delle vigne storiche e saremo supportati dal professor Di Rienzo…la città di Roma ha più di 2000 aziende agricole… Sicuramente con questi progetti aumenterà il turismo enogastronomico. La forza di Vinofòrum è proprio quella di far affluire un pubblico numeroso in qualsiasi parte dell’Urbe.  Roma tra qualche giorno verrà nominata Città del Formaggio 2025 e abbiamo presentato anche il progetto Città del Pane. Daremo grande rilevanza al progetto sui vigneti urbani, che riconnette Roma alla sua storia e alle relazioni che ha avuto con il resto del mondo. Siamo stati premiati come il miglior progetto pubblico europeo per la promozione culturale del vino e della vite: a maggio inaugureremo il primo vigneto nel parco di San Sisto con ben 1100 barbatelle, che saranno curate dall’Associazione Nazionale Le Donne del Vino”. 

Il sindaco di San Benedetto del Tronto, Antonio Spazzafumo, ha promesso che, durante Vinòforum, ci sarà il loro piatto più famoso (la zuppa di pesce).

Elia Del Pizzo, responsabile Progetti UNAPROL, Consorzio Olivicolo Italiano ha precisato quanto fosse importante l’olio nell’antica Roma, tanto è vero che più 2000 anni fa fu dedicato a Ercole Oleario il Tempio in marmo che si trova nel Foro romano (fatto costruire da un imprenditore olivicolo di Tivoli, Marco Ottavio Erennio, n.d.r.). “…in Italia dobbiamo volerci più bene – ha dichiarato Elia Del Pizzo – così come fanno all’estero, che prendono l’Italia come modello da seguire; noi facciamo comunicazione e formazione professionale e a Vinòforum avviciniamo il pubblico facendogli assaporare i vari prodotti. È importante far capire la qualità dell’olio e saperlo abbinare al cibo”. 

Alla fine della conferenza stampa, abbiamo intervistato Rossella Macchia nuovo Presidente del consorzio di Tutela Vini Roma D.O.C. (nonché responsabile area manager marketing e comunicazione di Poggio le Volpi n.d.r.): “…sono sempre stata nel consorzio come vicepresidente e quello che voglio continuare a fare è raccontare la cultura e la grande storia di questo vasto territorio. Quindi un consorzio che tuteli le aziende, che hanno nella diversità territoriale il punto di forza…stiamo ultimando il censimento, a tutt’oggi sono 60 le aziende sotto la tutela del consorzio… la Roma D.O.C. accomuna un vasto territorio, dalla zona vulcanica al mare…il nome Roma è altisonante per la sua millenaria storia: quindi il mio compito è comunicare l’eccellenza enogastronomica della regione e tutte le persone che gravitano attorno ad essa”.                                                                                             

La passione che traspare da Rossella Macchia ci suggerisce di chiederle un parere su una questione tanto dibattuta in questo periodo: cosa ne pensa di questa demonizzazione del vino?       E’ stata provocata dall‘informazione, trasmessa dai media, che l’alcol nuoce gravemente alla salute e averlo poi associato unicamente al vino“.

Presenti alla conferenza stampa Michelangelo Bruno Bossio Responsabile Attività di Valorizzazione Agricola ed Agroalimentare ARSAC – Regione Calabria, Francesco Guercilena, Presidente AIS Lazio partner di Vinòforum e promotore di masterclass e di formazione all’interno della manifestazione, Alessandro Scorsone, uno dei più importanti sommelier italiani e amico storico di Vinòforum.

Pare opportuno, in questo contesto, fare una breve riflessione sul momento cruciale che sta vivendo il mondo del vino, che sta trattenendo, letteralmente, il fiato in attesa di capire se la notizia dei dazi al 200%,  preannunciati dall’amministrazione statunitense nei confronti dell‘UE, sia fondata, dal momento che gli effetti potrebbero essere davvero rilevanti, se non addirittura catastrofici. Infatti il solo export italiano di vino verso gli U.S.A. vale quasi 2 miliardi di euro, senza considerare le conseguenze anche su altri settori dell’economia americana. Dopo una corsa all‘immagazzinamento dei prodotti, c’è stato uno stop agli ordini da parte delle aziende oltreoceano, che hanno paralizzato i commerci, temendo eventuali ritorsioni e perdite. 

La chiusura totale non gioverà a nessuno, le politiche autarchiche non sono adeguate ai tempi moderni e soprattutto alle richieste di un consumatore sempre più curioso, esigente e informato.

In conclusione, siamo nelle mani della diplomazia e delle politiche economiche, che dovranno far prevalere il buon senso, oltre che l’idea che il vino da sempre è stato ambasciatore di amicizia, scambio culturale e solidarietà, un‘antica storia che intreccia il sacro e il profano.


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