

E’ polemica per la tariffa di 94 euro applicata dal Campidoglio ai residenti di Testaccio per ottenere il permesso ztl.
L’Assessore alla Mobilità Guido Improta – dichiarano il consigliere capitolino Giovanni Quarzo e l’esponente del Pdl Alessandro Cochi – con l’Agenzia della Mobilità sotto la mancata tutela del presidente del I Municipio Sabrina Alfonsi, garantisce il periodo di sperimentazione, che dovrebbe scadere il 6 ottobre, e che finora non ha mai registrato la prevista presenza dei vigili urbani per impedire il passaggio ai varchi ai non autorizzati.
Nel frattempo, l’Agenzia ha da tempo inviato le lettere prioritarie informative su come e dove effettuare il versamento non tenendo conto della sperimentazione ancora in corso, della concertazione e partecipazione, che molti richiedono. Perché ancora non si è mai discusso sull’applicazione di piccole ma importanti modifiche, in modo da consentire ai residenti infastiditi e oppressi dalla crisi, di non pagare il permesso per la prima auto per accedere ai varchi elettronici.
E’ necessario scrivere subito un’apposita delibera in Giunta capitolina, ma per questo occorre la volontà politica, che dovrebbe tenere in seria
considerazione che i varchi sono già stati ben pagati dall’appalto appositamente bandito dall’Agenzia della Mobilità durante le passate
consiliature, tenendo presente che le prime fasi del progetto sulla Ztl risalgono addirittura all’ex sindaco Rutelli (poi proseguito dai due
successori)”.
“Si dovrebbero anche destinare parte dei fondi ricavati dal rilascio dei permessi – continua Cochi – per coprire la grande buca del
cantiere del Pup revocato del Campo Testaccio per restituirlo all’uso esclusivamente sportivo, senza dimenticare che i lavori per il rifacimento di Piazza Testaccio, aspettano ancora di essere ultimati (si stanno utilizzando fondi di bilancio fatti stanziare dal PdL) e rifinanziati.
“Dopo i vari passaggi in Commissione e sul Territorio – proseguono Quarzo e Cochi – sarebbe opportuno decidere di comune accordo, dopo aver sentito il parere delle Associazioni dei residenti e degli operatori di zona, se i varchi debbano essere messi in funzione alle 21:30 o alle 23.
Si dovrebbe anche capire meglio perché parte di via Galvani, strada di accesso ai locali della movida notturna di Testaccio, non è stata inserita. Forse per permettere che si parcheggi nel grande Pup sottostante.
La fascia oraria dalle 23 alle 3, tuttora in vigore, è il minimo che possano sopportare, soprattutto i ristoranti della caratteristica cucina romana, in tempi di dura crisi”.
“Sarebbe estremamente importante – concludono – anche ampliare l’area di estensione dei varchi perché chi abita appena fuori dalla Ztl e dai suoi
varchi non può accedere nel rione, anche se per competenza territoriale ne fa parte. Di conseguenza, i residenti che abitano a ridosso del perimetro della Ztl chiedono giustamente di poter avere anche loro la possibilità di ottenere il rilascio del permesso.
Infine, ci sarebbe da rivedere la richiesta di rinnovo annuale, invece che quinquennale, della tassa di 94 euro, che consentirebbe a molti pensionati che abitano in zona di dilazionare in un periodo più lungo il pagamento della “Tassa Marino”, fermo restando di ricorrere ad ogni mezzo legale per impedirne l’applicazione”.
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