Al via la nuova stagione al Teatro Biblioteca Quarticciolo
Da venerdì 6 ottobre in scena il Gruppo della Creta con "Beati voi"Si riparte! Il Teatro Biblioteca Quarticciolo alza il sipario con una nuova stagione, sul solco del lavoro intrapreso negli anni dall’attuale direzione e cioè di fare teatro per creare comunità, di decentrare la creazione artistica contemporanea per raccontare il presente attraverso spettacoli, performance, residenze, laboratori, incontri e una programmazione per le nuove generazioni in grado di creare una connessione sempre più vitale tra la comunità artistica nazionale, gli spettatori e il tessuto urbano e sociale in cui il Teatro opera.
«Sarà una “stagione da perdere la testa», spiegano Giorgio Andriani, Antonino Pirillo e Valentina Marini alla guida del TBQ dal 2020. «Ispirandoci all’idea di cultura come fatto pubblico e collettivo, Da perdere la testa è soprattutto lasciare uno spazio sospeso, privo di giudizi, che va componendosi in una pluralità di voci e storie artistiche, grazie all’immaginazione libera di chi crea, di chi programma, di chi guarda. Da perdere la testa è accendere di vita la casa altrimenti disabitata dei teatri».
Per l’apertura di stagione venerdì 6 e sabato 7 ottobre alle 21 e domenica 8 alle 17 il Gruppo della Creta presenta “Beati Voi” che pensate al successo noi soli pensiamo alla morte e al sesso, scritto da Tommaso Cardelli, Tommaso Emiliani e Alessandro Di Murro,che firma anche la regia. Uno spettacolo irriverente che, partendo dalle opere di Juan Rodolfo Wilcock, uno degli autori più interessanti (ma dimenticati) della cultura italo argentina, grazie a dispositivi scenici efficaci, si prende gioco delle macerie della società dei consumi e deride l’evoluzione che punta solo al progresso tecnologico e che crea la falsa illusione di esserne tutti protagonisti.
Lo spettacolo, pur prendendo ispirazione dalla potenza immaginativa dalle opere di Wilcock, ha un’autonomia autoriale nel giocare intorno all’idea di un’epoca che grazie alla tecnologia, adesso identificata nei filtri dei social e nel metaverso, passando per le nuove Intelligenze Artificiali creative, ci illude di essere noi tutti protagonisti e autori di una società veramente diversa da quella del passato, che promette per ogni essere umano realizzazione e amore.
“Come per il percorso fatto con i racconti di Borges, noi ci nutriamo, come vampiri, del sangue di Wilcock per mostrare il nostro cuore ferito – si legge nelle note di presentazione dello spettacolo. Il Gruppo della Creta è in continua ricerca di pratiche e dispositivi scenici efficaci. Questa necessità, che ci ha portato in Argentina tra le finzioni di Borges,adesso ci mette a confronto con il caos di Juan Rodolfo Wilcock e le sue allucinatorie narrazioni.
Mentre si leggono la raccolta di racconti Il Caos o il romanzo anomalo I due allegri indiani si ride di brutto. Si ride come si rideva da ragazzi mentre si leggeva Rat Man di Leo Ortolani, come quando si legge Agosto, moglie mia non ti conosco di Achille Campanile o si rivedono gli sketch dei Monty Python. Lo scrittore ci fa divertire mentre si prende gioco delle macerie della nuova società dei consumi e delle scienze, che nello stesso decennio il ben più noto Pasolini definiva e denunciava nelle sue opere. Questa demenziale genialità ci appartiene, la sentiamo nostra, possiamo entrarci in contatto. Anche noi, come l’autore, vogliamo liberare le nostre perversioni giocando con i nani assassini e i futuri impossibili, facendo scontrare il caos con la scienza e rimanere nudi di fronte a ipotetiche difese filosofiche”.
Per info e prenotazioni: biglietteria@teatrobibliotecaquarticciolo.it
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