No allo stadio A.S. Roma a Teano
La contrarietà all'ipotesi progetto Stadio nel comprensorio archeologico Ad Duas Lauros«Forte e unitaria preoccupazione sulla possibile valutazione da parte del Campidoglio di realizzare il nuovo stadio del club A.S. Roma nel quadrante Teano» viene espressa – in un comunicato congiunto – da Mauro Caliste, vincitore alle primarie del centrosinistra nel V Municipio, e da Maurizio Mattana, Francesco Sirleto, Francesco Tieri, Stefano Veglianti, tutti candidati alla carica di presidente del V Municipio nelle recenti primarie del centrosinistra.
L’ipotesi è emersa dalla pubblicazione sul quotidiano “il Tempo” di una short list dei possibili siti per il nuovo impianto sportivo.
«Raccogliendo l’allarme dell’Ente museale territoriale “Ecomuseo”, – scrivono nel comunicato i cinque esponenti del centrosinistra – la notizia ha suscitato immediatamente la comune preoccupazione per l’assetto urbanistico dell’area».
I motivi paesaggistici archeologici
Il quadrante Teano rientra integralmente nel comprensorio Ad Duas Lauros, un’area di importante interesse archeologico (Art. 1, lettera m, della Legge 431 del 8.8.1985) sottoposta a vincolo paesistico attraverso il D.M. del 21.10.1995. Il quadrante viene definito dal PTPR vigente come “Paesaggio naturale di continuità” e “Area di notevole interesse pubblico” per “vaste località e presenze di interesse archeologico”.
Un quadrante di estremo pregio paesaggistico e culturale, che andrebbe valorizzato e non seppellito sotto milioni di metri cubi di cemento.
I motivi di inadeguata viabilità
La costruzione dello Stadio, inoltre, renderebbe la viabilità dell’area di Teano, servita da un sistema di arterie già complessivamente inefficienti per la mole dell’attuale flusso automobilistico e per l’alta densità abitativa, assolutamente inadeguata per sostenere l’afflusso/deflusso dell’alto numero dei fruitori dall’impianto sportivo.
«Per tali ragioni – concludono i cinque esponenti del centrosinistra – lo stadio appare elemento non integrabile nel tessuto urbano del V Municipio, mentre sforzi politici e risorse economiche devono essere rivolte a realizzare e potenziare i progetti di collegamento cittadino ancora in una fase di stallo: dall’accelerazione per l’avvio e il completamento dell’hub ferroviario del Pigneto, snodo di interscambio fondamentale, bloccato da impedimenti burocratici, alla concretizzazione dei lavori delle linee tramviarie locali, ancora in fase progettuale».