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Campidoglio, da MEF 150 mln di sblocco di patto di stabilità

Scozzese: "Il riconoscimento del piano di rientro ci indica ora la strada per i prossimi anni"

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) ha acconsentito alla richiesta del Campidoglio di assegnazione di ulteriori spazi di Patto di stabilità, pari a 150 milioni, per l’anno 2014. Le risorse sono immediatamente spendibili. Ciò consente alla Giunta di chiudere agevolmente l’assestamento di bilancio per l’anno in corso, garantendo il pagamento delle spese programmate sia dell’amministrazione centrale che dei Municipi.

CampidoglioCon questo risultato, il Campidoglio si vede riconosciuto il lavoro di rigore e correttezza amministrativa intrapreso con la stesura del Piano di rientro triennale dal debito di Roma Capitale, di cui il bilancio 2014 rappresenta il primo importante tassello. Si avvia dunque a normalità l’azione finanziaria del Comune, che chiuso l’anno difficile, si appresta a predisporre il bilancio 2015 nel pieno rispetto degli obiettivi del Piano di rientro.

“Siamo molto soddisfatti per la positiva interlocuzione con il Mef e il ministro Pier Carlo Padoan, che ringrazio – spiega il sindaco di Roma Ignazio Marino – perché, a fronte di nostri impegni seri e inderogabili, il Governo ci ha riconosciuto attendibilità e responsabilità. Questa amministrazione ha avviato un nuovo corso per la città di Roma e per i suoi bilanci: rigore e trasparenza, tagli agli sprechi e uso delle sole risorse che si hanno. Una linea che sta dando i suoi frutti e che speriamo possa presto dare nuovo impulso per il rilancio economico e occupazionale della città”.

“Lo sblocco di Patto per 150 milioni – aggiunge l’assessore al Bilancio Silvia Scozzese – riflette il lavoro puntuale che insieme, Roma Capitale e Mef, hanno intrapreso in questi mesi, con l’obiettivo di rimettere la spesa del Comune sui binari della correttezza contabile e dei costi standard per ogni singola voce di spesa. Il Piano di rientro triennale che abbiamo scritto, e che ha avuto il riconoscimento del Governo, ci indica ora la strada per i prossimi anni”.


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