La Casa Libre di via dei Sabelli 9 a San Lorenzo è un locale insonorizzato multifunzionale che mette a disposizione la sala a persone e o associazioni che vogliono insegnare,…
Castelverde: 27 famiglie rischiano di perdere la casa
Le periferie romane, alla luce dei nuovi risvolti politici, sono in attesa di un cambiamento. Tante le promesse, ogni volta sono quasi sempre le stesse. Roma è una città complessa, e le sue periferie lo sono ancora di più, come realtà parallele, così diverse dai lustrini e dal turismo del centro storico, e così fragili al contempo.
Una di queste è Castelverde dove, proprio in questi giorni, 27 famiglie vivono ore di ansia e di angoscia. Il motivo è comune a molte altre famiglie italiane: la possibilità, purtroppo in questo caso molto concreta, di perdere la casa. Ma non si fraintenda, non si tratta del solito argomento trito e ritrito dell’occupazione abusiva, o di famiglie cadute in disgrazia che non possono più permettersi di pagare l’ipoteca. Niente di tutto questo. Si tratta invece di normalissime famiglie che hanno acquistato regolarmente una casa che in gran parte è già stata pagata, peccato però che la società che ha realizzato gli edifici sia fallita e le case siano state, nonostante tutto, messe all’asta.
E come si fa a chiedere ulteriori sacrifici a queste famiglie, in un momento economico così particolare dove sempre più famiglie sono indebitate, dove molti ricorrono alla richiesta di carte di credito senza reddito perché hanno perso il lavoro e non riescono ad andare avanti? E di queste 27 famiglie non si può dire che navighino nell’oro, ma che con sacrifici, magari con i risparmi di una vita, avevano coronato il sogno di una casa. Ora invece si ritrovano quasi sulla strada, quasi, perché è da diversi mesi che l’ombra inquietante dell’ufficiale giudiziario minaccia di concretizzarsi in via del Cerquete. Per adesso lo sfratto è stato solo rimandato fino al 13 settembre, poi si vivranno nuove ore di angoscia con il pericolo imminente di trovarsi senza un tetto sulla testa.
E oltre al danno la beffa: le famiglie implicate in questa triste vicenda continuano anche a pagare per una serie di servizi che non stanno ricevendo.