"Dopo la batosta presa sul Piano di assetto del Parco di Veio, la Giunta del XX Municipio è arrivata al proprio epilogo". Questo il commento del Pd del XX Municipio…
É crisi nera nel III Municipio: presentata mozione di sfiducia a Roberta Capoccioni, ma la sindaca Raggi la blinda
Sottoscritta dagli ex grillini Burri, Di Giacinti e Scamarcia, ora a caccia del sostegno di altri 10 consiglieri“La crisi amministrativa che si è aperta è da considerarsi sostanziale e profonda” – si legge nel documento preparato dai consiglieri Burri, Di Giacinti e Scamarcia, grillini “dissidenti” approdati, poco prima di Natale, al Gruppo Misto. Già, perché proprio questi ex consiglieri penta stellati hanno firmato ora un documento di sfiducia rivolto alla Presidente del III Municipio Roberta Capoccioni. Trema l’establishment romano del M5S, che dopo il fallimento dell’amministrazione Pace nell’VIII Municipio, rischia di veder collassare un altro, importantissimo, feudo grillino.
Secondo l’art. 72 del Regolamento Municipale infatti la mozione di sfiducia al Presidente del Municipio deve essere motivata e sottoscritta da “almeno la metà più uno dei consiglieri assegnati”, dunque 13. La caccia alle firme necessarie, è aperta a Piazza Sempione. In alternativa, nel caso in cui la minisindaca non dovesse recepire e quindi procedere alle sue dimissioni, le altre armi in mano alle opposizioni sarebbero tredici contemporanee dimissioni, per decretare definitivamente l’epilogo dell’esperienza del M5S alla guida di un territorio importante come quello del III Municipio, zoccolo duro della forza elettorale di Roberta Lombardi, candidata per la Regione Lazio.
La Presidente punta il dito contro i tre firmatari “dissidenti”, affermando in un breve post su Facebook come le ragioni che spingerebbero gli ex grillini a portare avanti la fronda non siano politici, ma personali, di rivalsa. Ironizzando amaramente sulla “manciata di preferenze” ottenute da Burri, Di Giacinti e Scamarcia, e sulla loro volontà di far crollare una “Giunta eletta con 46.375 voti”, la Capoccioni pare sia convinta che l’investitura popolare che permette ad un gruppo politico di essere rappresentativo di una comunità sia sinonimo di una qualche sorta di blindatura della carica, qualsiasi cosa succeda.
Crisi nera dunque, che è arrivata fino alla scrivania del Campidoglio della sindaca Raggi che ha espresso la volontà di sostenere la Presidente del III Municipio senza se e senza ma. E se sfiducia sarà, la sindaca Raggi potrebbe nominare come commissario proprio l’attuale minisindaca. Capoccioni in un modo o nell’altro, dunque, rimarrebbe al comando, anche senza Consiglio. Linea dura, che secondo certi ambienti del M5S, è stata decisa dalla Sindaca in persona, che ha deciso di prendere il timone per cercare di guidare da una potenziale deriva, un Municipio strategico.