“Forza venite gente” in scena a S. Ireneo a Centocelle
La chiesa, il primo ottobre, si è trasformata in teatro il musical che nonostante l'età, resta sempre godibileDomenica primo ottobre 2023, la chiesa di Sant’Ireneo a Centocelle si è trasformata in teatro, per accogliere nuovamente, a distanza di parecchi anni, il musical “Forza venite Gente” che, nonostante l’età, resta sempre godibile.
L’allestimento era particolarmente curato, l’audio, le luci e le scene- semplici ma efficaci- con una regia capace di alternare scene travolgenti a quadri più intimi e toccanti. Bellissimi anche i costumi, che quattro sarte – volontarie come tutta la compagnia “La Macedonia di S. Ireneo”– hanno cucito ex novo con abbondanza di colori e grande cura dei particolari.
“Forza venite gente, che in piazza si va, un grande spettacolo c’è…” è il coro che apre la rappresentazione.
La storia di S. Francesco è ben nota a tutti e si gioca su un doppio binario: da un lato Francesco, i suoi compagni e Chiara, che la fede nella Provvidenza rende liberi di amare e liberi nella povertà, e perciò cantano con un gioioso linguaggio che comprendono tutti, o quasi, anche gli uccelli e i lupi. Dall’altro, il padre, messer Bernardone, che dialoga e litiga con la Cenciosa, questa strana donna, stracciona e un po’ matta, capace di accogliere, senza capire, Francesco e le sue scelte. Forse Bernardone parla con sé stesso, con il proprio cuore…Nella sua logica economica, non comprende, cerca conferme, si interessa “a distanza” del figliolo, vuole capire cosa pensa, come vive e quale ragione sia così forte da stravolgere una vita agiata e felice, almeno in apparenza.
La scena di apertura è la cifra dello spettacolo: un giovane matto si spoglia e resta nudo e non prova vergogna! Francesco con la sua nudità – ben diversa da quella vergognosa di Adamo ed Eva – dice di non aver bisogno di nulla, se non di Dio e della Provvidenza, neanche di ricchi vestiti, “maschere” che possono impedirgli di farsi prossimo di tutti, uomini, donne, animali, la natura e soprattutto gli ultimi. Ecco il grande spettacolo!
E così, mentre Bernardone si chiede che gusto ci sia ad essere poveri, ad insistere nell’essere poveri, Francesco risponde a distanza, lodando Dio e il creato fino ad abbandonarsi tra le braccia della sorella morte, dopo aver vissuto per mano con madonna povertà: eh già, la povertà si sceglie, come una sposa, la morte ci accompagna tutta la vita, come una sorella.
La rappresentazione era sotto l’attenta regia di Diego Nestovito – che impersonava uno straordinario messer Bernardone – mentre Alessia Monterosso era Cenciosa, interpretata magistralmente, confermando anche il dono del canto; Andrea Moriconi era un misurato Francesco, oltre che direttore di un coro più che valido. Da ricordare anche la voce angelica -come altrimenti? -di Ilaria Nestovito, attrice di teatro, che indossava le vesti di Chiara. E poi i simpaticissimi e bravi fraticelli, le spirituali e convincenti suore Clarisse, il sole, la luna , la morte – la cui danza intrigante ha manifestato tutta la bravura di Sara Mazzolena; il diavolo dalla voce ghignante e tonante; infine i bambini- dolcissimi alberi e uccelli. Tutti si sono impegnati con bravura e passione, emozionando e facendo riflettere gli spettatori che gremivano la chiesa.
La compagnia “La Macedonia” replicherà “Forza venite Gente” il 29 Ottobre alle 18.00 nella sala “Biavati” del Borgo Ragazzi Don Bosco, in via Prenestina 468.
Sostieni Abitarearoma è importante! ↙
Le foto presenti su abitarearoma.it sono state in parte prese da Internet, e quindi valutate di pubblico dominio. Se i soggetti o gli autori avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione, non avranno che da segnalarlo alla redazione che le rimuoverà.