

Mancano meno di 30 giorni all’inizio ufficiale dell’Anno Santo 2025, ma a Roma i cantieri giubilari sono diventati il centro di un acceso dibattito politico.
Dopo mesi di silenzio, l’opposizione capitolina si fa sentire, con Forza Italia in prima linea.
Gli azzurri, durante una conferenza stampa nella sede di via della Greca, hanno alzato il velo su quelli che definiscono ritardi preoccupanti e promesse disattese, scagliandosi contro il sindaco Roberto Gualtieri.
“Forza Italia esprime grande preoccupazione per l’avanzamento dei lavori legati al Giubileo,” hanno dichiarato i consiglieri del partito.
Al centro delle critiche ci sono soprattutto i progetti infrastrutturali e di mobilità: “Registriamo ritardi su numerosi cantieri e promesse mancate, in particolare per quanto riguarda la realizzazione di parcheggi strategici e interventi sulla rete dei trasporti pubblici.”
Due dei progetti simbolo del piano giubilare, i parcheggi interrati di Lungotevere Castello e Piazza Risorgimento, si trovano ancora in alto mare.
Sul parcheggio di Lungotevere Castello, previsto per portare 390 posti auto vicino a Castel Sant’Angelo, pende un contenzioso legale. Il concessionario ha infatti impugnato la decisione di interrompere i lavori, rallentando ulteriormente un progetto già controverso.
Sebbene il sindaco, in qualità di commissario straordinario, abbia firmato un’ordinanza il 15 novembre per istituire un pool di esperti incaricato di effettuare verifiche tecniche, è ormai chiaro che l’infrastruttura non sarà pronta per il Giubileo.
La situazione non è migliore per il parcheggio di Piazza Risorgimento, dove i 288 posti auto originariamente previsti sono stati cancellati in favore di una soluzione “light”.
La nuova proposta prevede una riqualificazione in superficie e una parziale pedonalizzazione dell’area, ma anche questo progetto appare in ritardo.
Le critiche di Forza Italia non si fermano ai parcheggi. “Le quattro tramvie promesse non sono neanche partite, i nuovi treni della Metro C non sono arrivati e le fermate Porta Metronia e Colosseo saranno operative solo a fine 2025,” denunciano i consiglieri.
Un ritardo che mina uno dei pilastri del piano giubilare, ovvero migliorare la mobilità di milioni di pellegrini attesi in città.
Anche l’annunciata app per la mobilità integrata, destinata a rivoluzionare l’accesso ai trasporti pubblici, sembra essere sparita dai radar.
Nonostante i 5 milioni di euro stanziati e una fase di sperimentazione avviata nell’estate 2023, il progetto si è arenato senza aggiornamenti concreti.
La situazione dei cantieri giubilari si sta trasformando in un banco di prova politico per il sindaco Gualtieri.
Nonostante gli sforzi per sbloccare alcune situazioni critiche, i ritardi accumulati stanno alimentando lo scetticismo non solo dell’opposizione, ma anche di molti cittadini.
L’ultimo report dell’Osservatorio Pnrr e Giubileo mette in luce che al 24 settembre solo l’1 per cento delle opere era stato ultimato, e che il 50% dei lavori era stato avviato.
Il Campidoglio però assicura che tutta l’area attorno a San Pietro sarà pronta per l’apertura della Porta Santa.
Certo, ci sono una serie di opere che andranno ‘lunghe’, come la riorganizzazione del mercato di piazza dell’Unitá, via Giulia che non sarà completata prima di febbraio, il mercato Metronio che sarà del tutto rilanciato solo tra due anni, via Sannio dove non sono iniziati nemmeno i sondaggi.
Insomma, lontano dal Vaticano o da Termini si continuerà a lavorare anche nel 2025.
Le foto presenti su abitarearoma.it sono state in parte prese da Internet, e quindi valutate di pubblico dominio. Se i soggetti o gli autori avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione, non avranno che da segnalarlo alla redazione che le rimuoverà.