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Ha senso fare cinema nel cuore di un parco naturale popolato da tantissimi animali notturni?”

Stupisce che le associazioni ambientaliste non abbiano ancora preso posizione sull’uso poco consono della Cervelletta

Nell’articolo del 25 giugno 2024. “Caos a Colli Aniene per il Cinema in piazza abbiamo riportato il grave disagio dei residenti del quartiere per i problemi – anche di sicurezza – causati dall’imponente afflusso di auto dirette la sera di domenica alla Cervelletta nonché della mancanza della Polizia locale e quindi di qualsivoglia tutela della sicurezza pubblica. 

Un altro problema, ancora molto più sentito dai collianienensi, viene sollevato dagli amanti della Cervelletta ed in generale da chi si sente in qualche modo coinvolto nel rispetto della natura; per evidenziarlo prendiamo a spunto un post di facebook che si interroga:  “… quanto senso ha fare ancora questo cinema nel cuore di un parco naturale popolato da tantissimi animali notturni, che vengono ogni estate disturbati nel loro ciclo vitale, nel dover sopravvivere, cacciare, riprodursi, in un casino di auto, persone, volume altissimo etc ribadisco nel CUORE di un parco naturale? Nei paesi civili queste cose non si fanno, a Roma si. Osceno. Perché non sfruttare ad esempio piazzale Loriedo?“ 

Si evidenzia così la perplessità per ciò che si è materializzato intorno a questo bene, oggi patrimonio del Comune di Roma e di tutti i cittadini. Per la Cervelletta i cittadini si sono battuti per anni ed hanno pure pagato profumatamente il conto. Tutta l’area naturalistica, per decenni decantata come paradiso naturale da sottrarre alla cementificazione, da proteggere per la particolare rarità floristica e faunistica ancora presente, per la biodiversità, per essere nel bel mezzo di una grande città un provvidenziale rifugio di specie faunistiche stanziali e di passo, infine ideale anche come luogo di riproduzione, ed oggi? Oggi il loro paradiso è diventato un luogo spaventoso per gremiti e rimbombanti assembramenti umani. 

Ora i cittadini non comprendono come le associazioni ambientaliste, la Lega Italiana Protezione Uccelli (LIPU), il World Wide Fund for Nature (WWF), Pro Natura e Legambiente non abbiano ancora preso posizione sull’uso poco consono che della Cervelletta, di questo sopravvissuto precario santuario di specie animali e vegetali così decantato, si sia fatto in passato, si faccia tuttora, e si progetti di fare in futuro sorvolando quanto numerosi e gravi siano gli effetti dell’inquinamento acustico e luminoso sulle specie animali e sulla biodiversità.


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