

Il tecnico torinese ha firmato un contratto triennale con i giallorossi
Finalmente la telenovela relativa al nuovo allenatore della Roma è finita anche ufficialmente. La squadra giallorossa ha ufficializzato l’ingaggio per tre anni dell’ormai ex allenatore dell’Atalanta Gian Piero Gasperini.
Dopo mesi di incertezza, curiosità, e illazioni di tifosi giornali e radio è arrivata la fumata bianca. Da quando Sir Claudio Ranieri aveva dichiarato, per l’ennesima volta, la sua volontà di smettere di allenare, malgrado la fantastica cavalcata che ha portato la Roma ad un solo punto della Champions, le voci di mercato avevano inondato la città su chi potesse prendere la sua eredità a Trigoria.
Ormai da una decina di giorni era pressoché ufficiale l’arrivo del tecnico arrivato terzo in classifica nell’ultima stagione grazie ai rapporti intrapresi con Ranieri e – speriamo – anche grazie al programma presentato dalla società giallorossa. Da dire che lo stesso Gasperini, dopo aver incontrato il Presidente Friedkin, il DS Ghisolfi e Ranieri a Firenze, era stato contattato dalla Juve ma lui – malgrado i suoi natali torinesi ed essere cresciuto come allenatore nelle giovanili della squadra bianconera – ha deciso di accettare l’offerta della Roma, segno forse che il quadro prospettato dalla società è stato realmente convincente e ciò fa bene sperare i tifosi giallorossi.
A proposito di tifosi, la piazza all’inizio non ha reagito benissimo. Gasperini in questi anni non si è certo reso famoso per la sua proverbiale simpatia soprattutto nei confronti di Roma, dei romani e dell’AS Roma con esternazioni, mai sopra le righe per carità, ma sempre condite da un certo astio salvo le ultime uscite con dichiarazioni del tipo :”la Roma è come la Nazionale, chi non vorrebbe allenarla?“. Da qualche giorno però l’umore della tifoseria sembra essere un po’ cambiato anche in considerazione di ciò che sta accadendo in altre squadre di serie A.
Il presidente del Napoli per accontentare Conte e farlo rimanere dopo lo scudetto gli ha promesso che forse prenderà solo grandi campioni, l’Inter ha visto andare via a suon di petroldollari il suo tecnico Inzaghi malgrado uno scudetto (ne ha persi altri tre per la verità) e due finali perse di Champions (l’ultima con un umiliazione pesantissima) e si è dovuta arrangiare alla bene e meglio con Chivu. L’Atalanta ancora non sa con chi sostituirà lo stesso Gasperini (Motta?), stessa cosa la Fiorentina dopo l’addio improvviso con porta sbattuta di Palladino. La Lazio ricicla Sarri così come il Milan che riporta Allegri a Milanello.
In questo quadro la Roma ha fatto sicuramente la miglior scelta tecnica possibile. Ha preso un allenatore che gioca da sempre con la difesa a 3 e la Roma con questo modulo gioca da anni, è un allenatore capace di tirare fuori il succo dalle rape e anche di rianimare giocatori che sembrano finiti e questa è manna dal cielo per i dirigenti di Trigoria visto il blocco per i prossimi due mercati che non consentiranno di spendere grandi cifre. È un cultore del lavoro e della fatica ma le sue squadre volano e alla fine vincono.
Di contro è un allenatore spigoloso con i giocatori (ricordiamo la vicenda Papu Gomez che a Bergamo era un idolo ma fu mandato via) e con i giornalisti, e si sa che a Roma giornali e soprattutto radio contano e pesano tantissimo. La speranza è quella di ripetere in tre anni quello fatto a Bergamo dove prese l’Atalanta 9 anni fa che lottava per la retrocessione e in questo lasso di tempo l’ha portata stabilmente in Champions perdendo due finali di Coppa Italia ma vincendo soprattutto l’Europa League giocando uno dei più bei calci d’Europa.
Roma di certo non è Bergamo, l’Olimpico può fare paura agli avversari ma anche agli stessi giocatori e allenatori giallorossi se le cose non dovessero andare bene. A Roma la passione per la sua squadra è di un livello 10 volte superiore a quella di Bergamo e di conseguenza la pressione sulla squadra sarà altissima soprattutto su un allenatore non amatissimo dal punto di vista umano.
Sarà fondamentale a questo punto il ruolo della società e probabilmente del consigliere, direttore tecnico, factotum Ranieri che dovrà costruire sopra Gasperini una campana di protezione e soprattutto ribadire con fermezza che è Gasperini che comanda, sia quando le cose andranno bene, lo speriamo tutti, sia se le cose non dovessero andare subito nel migliore dei modi.
Partire bene potrebbe essere essenziale in modo da portare dalla sua anche la parte di piazza che ancora non digerisce bene il suo arrivo, perché si sa che si diventa l’allenatore più simpatico del mondo e più amato dalla città se si vince (Capello docet).
Ora la società dovrà assecondare, nei limiti già detti, i desideri di Gasperini perché non tutta la rosa è da buttare e non tutti sono da tenere malgrado la grande rincorsa di questa stagione. Le illazioni di questi giorni su chi vuole Gasperini, chi è in forse e chi verrà mandato via sono ancora tutte da dimostrare, vedremo cosa si riuscirà a fare e a costruire.
Per ora i tifosi dovranno avere una fiducia assoluta in lui nel suo lavoro e nelle scelte che si faranno perché l’importante è il bene della Roma, l’importante è che la Roma faccia bene, l’importante è che la Roma vinca.
Quindi… BENVENUTO MISTER GASPERINI e in bocca al lupo perché da oggi sarà anche lei insieme a milioni di tifosi a gridare FORZA ROMAAAA.
Le foto presenti su abitarearoma.it sono state in parte prese da Internet, e quindi valutate di pubblico dominio. Se i soggetti o gli autori avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione, non avranno che da segnalarlo alla redazione che le rimuoverà.