Il Campidoglio spinge per lo smart working in Atac: mistero sulla fase sperimentale

Il 4 settembre è previsto un nuovo incontro convocato da Zannola, che coinvolgerà i vertici di Atac e l’assessore alla Mobilità, Eugenio Patanè

Il Campidoglio punta sullo smart working per i dipendenti Atac: una fase sperimentale al via dal 2 settembre? Mentre il conto alla rovescia per l’avvio del lavoro agile scorre, i dettagli sono ancora avvolti nel mistero. La sperimentazione, prevista per iniziare il 2 settembre, resta una questione aperta, con comunicazioni ufficiali che non sono ancora arrivate.

La motivazione dietro questa iniziativa è chiara: il Comune di Roma desidera che lo smart working diventi un’opzione stabile e continuativa per i dipendenti amministrativi di Atac, al fine di evitare ulteriori spese per l’azienda.

Questo dopo che, ad aprile, circa 200 amministrativi avevano sollevato la richiesta di lavorare in modalità agile alcuni giorni alla settimana, un desiderio che inizialmente non aveva trovato ascolto.

La situazione si è fatta urgente dopo l’annuncio dei lavori di ristrutturazione presso la sede principale dell’Atac. Questi lavori costringeranno 75 dipendenti a un trasferimento temporaneo.

Per fronteggiare l’emergenza, l’azienda aveva iniziato a cercare un nuovo immobile da affittare per almeno due anni, ma la proposta è stata stoppata dal Comune, che ha fortemente preferito il lavoro remoto come alternativa.

Il presidente della commissione Mobilità, Giovanni Zannola, supportato dalle opposizioni, ha chiarito che sarebbe meglio evitare l’affitto di nuovi uffici e optare per il lavoro agile. Nonostante Atac avesse ricevuto offerte per nuovi spazi, la decisione di bloccare il contratto di locazione è stata presa, con l’idea di esplorare lo smart working come soluzione.

Le discussioni tra Atac e i sindacati hanno portato a un impegno per avviare una fase sperimentale di smart working, con l’obiettivo di strutturare un modello funzionante grazie a nuovi strumenti tecnologici e formativi. Tuttavia, al momento non ci sono dettagli concreti su come questa fase sperimentale sarà implementata.

La situazione rimane in evoluzione, e il 4 settembre è previsto un nuovo incontro convocato da Zannola, che coinvolgerà i vertici di Atac e l’assessore alla Mobilità, Eugenio Patanè. Questo incontro sarà cruciale per definire i dettagli della sperimentazione e stabilire i prossimi passi per il lavoro agile.


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