Inaugurata la Metro C nel tratto Pantano, Monte Compatri – Parco di Centocelle
Impegno del vice sindaco Nieri e degli assessori Improta e Masini per la soluzione dei problemi pendenti dell'uscita pedonale di via delle TuberoseE daje… la testardaggine del Sindaco Marino ha avuto il sopravvento sui ritardi dovuti ad inconvenienti vari e al “battere cassa” delle Imprese affidatarie dell’appalto e finalmente la mattina del 9 novembre 2014, come comunicato e con mezza giunta al seguito il Sindaco ha tagliato il nastro di un’opera che rivoluzionerà e migliorerà il trasporto pubblico dai confini dei Castelli Romani all’Ospedale S. Andrea. Quando (ma quando?) tutto il progetto sarà realizzato.
Sui costi e prezzi lievitati (nota dolentissima) è stata aperta una procedura della Corte dei Conti, ma stamattina ai primi viaggiatori interessava solo esserci, per dire un giorno: “c’ero anch’io) e “saggiare” questo mezzo pubblico supertecnologico che in pochi minuti percorre il tratto Pantano-Monte Compatri/Parco di Centocelle senza macchinista e con banchine blindate e supersicure le cui porte di accesso, in corrispondenza di quelle del mezzo, si aprono solo all’arrivo del treno.
Adesso però si tratterà di vedere come funzioneranno le navette (il bus 50) che partiranno in direzione Termini e soprattutto come il 451 (già da tempo affollatissimo e con corse divenute più rade) riuscirà a smaltire i viaggiatori diretti alle linee A e B della metropolitana. Si dovranno quantificare i benefici della diminuzione del traffico automobilistico che si determinerà, grazie alla metro, sulla via Casilina e su viale Palmiro Togliatti. Gli abitanti della zona sono chiamati a pagare un tributo in termini di congestione, almeno fino a quando le banchine automatiche non si apriranno alla stazione Metro C di S. Giovanni.
Insieme al sindaco Marino, raggiante come neanche lo fu all’indomani del risultato elettorale del 26 maggio 2013, erano presenti il vice sindaco Luigi Nieri, l’assessore alla Mobilità Guido Improta, l’assessore alle Periferie Paolo Masini, l’assessore Daniele Ozzimo. Per il Municipio Roma V abbiamo notato la presenza dell’ex presidente della Commissione Speciale Metro C Pietrosanti e del capogruppo del Pd Callocchia.
La mattinata è stata particolarmente proficua in quanto al rientro dal viaggio inaugurale insieme ad alcuni residenti di via delle Tuberose abbiamo letteralmente placcato l’assessore Improta per chiedergli un impegno a risolvere un annoso problema che da una parte riguarda la presa in carico al patrimonio pubblico della strada su cui – è bene ricordarlo – è stata realizzata un’uscita pedonale e dall’altra la verifica del rispetto di Metro C nell’esecuzione dei lavori compensativi come illuminazione e fogne e nella riparazione dei danni (ammonta a 26.000 €.) provocati dai mezzi pesanti del cantiere che avevano distrutto parte della rete fognaria con sversamento dei liquami in strada.
Non soddisfatti delle assicurazioni ricevute dall’assessore Improta abbiamo investito della cosa anche il vice sindaco Nieri e l’assessore Masini. Tutti e tre hanno mostrato di comprendere le richieste dei residenti e l’importanza strategica che ha via delle Tuberose per l’uscita pedonale e si sono impegnati già da martedi 12 novembre per garantire la soluzione definitiva della controversia.
Due note positive su tutto, colte al volo. La prima riguarda un signore che abbiamo sentito dire alla moglie: “Ma ci pensi, tra dieci minuti siamo a casa”. La seconda nota riguarda l’utilizzo della metro da parte di numerosi ciclisti che, biglietto alla mano, hanno varcato i tornelli con le loro mountain bike.
La metro C apre le porte
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