La risposta dei professori del Benedetto da Norcia
Alla lettera di un genitore pubblicata con il titolo "Benedetto da Norcia... ma non dalla Telecom"Riceviamo (sul nostro numero di Watsapp 3922092736) e pubblichiamo la risposta dei docenti del Benedetto da Norcia alla lettera del genitore che lamentava il malfunzionamento del collegamento internet della scuola per il 50% degli alunni che, a turno, seguono le lezioni a distanza.
«Comprendiamo l’amarezza e la rabbia che gli alunni e, di conseguenza, i genitori provano e soffrono per i problemi di connessione presenti nei due plessi del nostro Liceo.
Si è consapevoli delle difficoltà esistenti ma il corpo docente si è sempre impegnato tantissimo per cercare di aiutare i ragazzi e far vivere loro una didattica adeguata, soprattutto in questa particolare situazione storica.
La pandemia ha evidenziato le carenze di un sistema scolastico nazionale inadeguato e obsoleto con strutture che necessitano di interventi ed investimenti. Moltissime scuole vivono le nostre stesse problematiche e la frustrazione di essere inascoltati da chi sarebbe preposto ad intervenire in modo tempestivo e risolutivo. Quando una scuola richiede un intervento di manutenzione i tempi di azione/reazione sono dilatati: se si è fortunati mesi, altrimenti ci vogliono anni prima che la richiesta venga espletata.
Quando la scuola è potuta intervenire, poiché le condizioni e la burocrazia lo permettevano, ha agito con tempestività e rapidità: infatti durante l’estate sono iniziati i lavori che hanno portato migliorie ai due plessi. L’équipe che ruota intorno alla dirigenza si è vista impegnata nei mesi estivi per adeguare la scuola alla nuova situazione e far rientrare gli alunni in sicurezza. Sono stati svolti lavori importanti che hanno lasciato aperta la scuola per tutti i mesi estivi e impegnato il personale ATA, inoltre sono stati acquistati computer e maxi televisori touch.
La nostra scuola è stata doppiamente colpita dall’emergenza sanitaria poiché condivide la dirigenza con un’altra istituzione scolastica, pertanto, in una situazione di emergenza come questa, diventa difficilissimo poter gestire adeguatamente due realtà scolastiche molto grandi.
I problemi, comuni a tante scuole, sono oggettivamente molti e noi docenti ce ne siamo fatti carico, cercando, dove era possibile, di far fronte alle difficoltà con tutte le nostre forze. Grande è stato il nostro impegno e la voglia di “riconsegnare” al più presto nelle mani dei nostri alunni il diritto allo studio, infatti molti docenti hanno usato i propri dati per avviare la ripresa didattica e messo a disposizione della scuola i device. Il corpo docente si è messo in ascolto delle difficoltà e delle problematiche degli alunni e in alcuni casi, quando possibile, alcuni hanno permesso la registrazione delle lezioni e inviato materiale didattico sulla piattaforma istituzionale. Ovviamente non può ritenersi sufficiente tutto questo e soprattutto non è stato possibile protrarre a lungo l’uso dei dati personali che deve ritenersi assolutamente d’urgenza e non una questione di nostra pertinenza.
Ciò che era in nostro potere è stato fatto e continua ad essere fatto tutti i giorni, ma ci sono competenze che spettano solo al Dirigente e sono a noi negate e sulle quali non possiamo intervenire e agire in alcun modo.
Ora una luce è visibile, poiché, dopo tante sollecitazioni, finalmente i lavori per potenziare la linea Internet sono iniziati e non avranno tempi biblici. In attesa che tutto quello che è stato richiesto prenda miracolosamente vita noi docenti lavoriamo, ci impegniamo e lottiamo ogni giorno, così come abbiamo fatto lo scorso anno scolastico.
Vorremmo infatti ricordarle che, quando nel marzo del 2020 è stata improvvisamente interrotta la didattica in presenza, i nostri alunni sono stati da noi immediatamente contattati attraverso la piattaforma di Office365, cui ciascuno di loro aveva già accesso gratuito da tempi non sospetti, e attraverso videoconferenze, lezioni sincrone o asincrone, messa a disposizione di materiali ecc… abbiamo attivato sin da subito la DaD ben prima che questa diventasse obbligatoria, proprio per garantire il diritto allo studio dei nostri ragazzi, che non hanno perso praticamente alcun giorno di “scuola”; cosa che non è avvenuta in tutte le scuole (del territorio, ma anche d’Italia) e che, ci permetta di ricordaglielo, abbiamo fatto a nostre spese, utilizzando i nostri pc, le nostre connessioni, la nostra energia elettrica!
Che a fronte di così grande impegno e dedizione, sia nel passato che nell’attuale a.s., si possa parlare di “nulla”, lo troviamo veramente offensivo!»
I docenti del Liceo Classico e delle Scienze Umane Benedetto da Norcia di Roma
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