

Una “settimana mariana” per ricordare nell’81° anniversario, “il voto per la salvezza di Roma” alla Madonna del Divino Amore, del 4 giugno 1944, alla quale il Papa Pio XII conferì il titolo di “Salvatrice dell’Urbe”.
L’iniziativa, promossa dalla Parrocchia di Santa Maria Madre della Misericordia a Nuova Gordiani al Prenestino, con la presenza “dell’Icona pellegrina del Divino Amore” è stata un’occasione di conoscenza fra fede, preghiere e arte, oltre che di ricordi, di memoria e di conoscenza del Santuario dei romani.
In questa circostanza, attraverso la “settimana mariana”, si è manifestata la devozione popolare verso la Madre di Gesù, in un programma religioso di otto giorni che ha visto celebrazioni di messe, recita del santo Rosario a cura di Gruppi e catechisti, poi omelie, catechesi e spiegazioni su ciò che rappresenta, non solo a Roma, il Santuario della Madonna del Divino Amore. Un itinerario che ha cercato di far conoscere il perché di una storica venerazione nei confronti del Divino Amore da parte dei romani.
Episodi, situazioni, richiami ad eventi, un insieme di vicende, non in ordine cronologico, che nel corso della “settimana mariana” hanno fatto rivivere fra i fedeli della parrocchia dei Gordiani il profondo legame fra il popolo di Roma e il Divino Amore. Questo percorso di conoscenza è iniziato raccontando la storia del “voto della Chiesa di Roma alla Madonna”, del 4 giugno 1944, per la salvezza della Città Eterna, con argomentazioni e fatti spesso poco noti a tante donne e uomini da Don Federico Corrubolo. Aspetti significativi sono emersi delle “parole di Maria nel Vangelo” illustrate con grande passione da Suor Giuseppina Di Salvatore.
Nell’omelia della Santa Messa solenne per la conclusione della ”settimana mariana”, concelebrata da Don Michele Pepe degli Oblati del Divino Amore, alla presenza di tanti parrocchiani, è stato ricordato come l’icona del Divino Amore è stata realizzata fra il 1200 e il 1300 dalla scuola romana di pittura di Pietro Cavallini, e il primo Miracolo è dell’anno 1740.
È stata fatta memoria della figura di Don Umberto Terenzi, che per 44 anni è stato parroco infaticabile, che dopo aver risanato il Santuario, ha fondato le opere e le attività religiose del Divino Amore. Oggi è Servo di Dio ed è avviato il processo di beatificazione.
Al termine della cerimonia nella Parrocchia i sacerdoti e i diaconi, guidati dal parroco Don Saju Perumayan Varghese che ha promosso questa iniziativa mariana, hanno affisso sul lato sinistro della Chiesa due quadri con l’immagine della Madonna del Divino Amore, a ricordo di questo evento tenutosi nell’Anno Giubilare del 2025.
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