

Dopo il blitz alla fabbrica Basf sigilli sono stati messi anche al laghetto di pesca sportiva di via di Salone. Alle origini del sequestro, disposto dalla Procura, l’inquinamento delle acque.
I prelievi effettuati mesi fa avrebbero infatti evidenziato la presenza di arsenico, manganese, bario e piombo oltre i livelli consentiti dalla legge. A breve verranno effettuati ulteriori esame sulla fauna del lago e si cercherà di capire se c’è un collegamento tra l’inquinamento del lago e l’attività della fabbrica.
Le foto presenti su abitarearoma.it sono state in parte prese da Internet, e quindi valutate di pubblico dominio. Se i soggetti o gli autori avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione, non avranno che da segnalarlo alla redazione che le rimuoverà.